Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] tendenza allo ➔ scempiamento delle geminate e delle consonanti lunghe per posizione, quindi anche delle affricate; è presente il grafema ‹i› (per es., cialda ~ calda), mentre quella velare davanti a i ed e si ha se è presente il grafema ‹h› ( ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] frequente in alternativa al nesso ‹ch› nella resa dell’occlusiva velare sorda) o assegnazione di nuovo valore a segni dell’alfabeto digramma).
Mentre l’influsso del latino resisteva nei nessi di consonante + l (‹cl› ‹pl› ‹fl›) e nella rappresentazione ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] o], fuga [ˈfuːga] e fugga [ˈfugːa]; [ŋ], invece, è un allofono (➔ allofoni) di /n/: se la consonante nasale precede una consonante occlusiva velare, per il fenomeno della coarticolazione anticipatoria (➔ assimilazione; ➔
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La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] e minore mobilità degli articolatori attivi nel gesto velare (cfr. Lavoie 2001). Anche le occlusive variabile, anche di quelle sonore poste tra vocali, dopo legamento o consonante liquida: ricordo > [riˈhordo]. Il centro propulsore della gorgia ...
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La dissimilazione è un processo per il quale due suoni situati nella stessa parola o in parole contigue, e aventi uno o più tratti in comune, mutano al fine di differenziarsi tra loro. Diversamente dal [...] -ale che, se preceduto da una base contenente una consonante laterale, subisce dissimilazione di -l- in -r-, come in navale, episcopale, palatale rispetto a solare, militare, velare.
Un altro caso di dissimilazione anticipatoria sistematica è quello ...
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Il termine anafonesi (composto del gr. ana- «sopra, indietro» e phṓnēsis, da phōnḗ «voce, suono», attestato per la prima volta nelle Meraviglie d’Italia, 1939, di Carlo Emilio Gadda, poi specializzato [...] Si distinguono due tipi di anafonesi in base alla consonante o al nesso consonantico coinvolti. Nell’anafonesi più si innalzano, rispettivamente, in [i] e [u] se seguite dalla nasale velare, come in vĭnco > vinco e lĭngua > lingua per la serie ...
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Gli allomorfi sono le diverse forme che un morfema assume e che non determinano cambiamenti nel suo significato; il procedimento connesso si chiama allomorfia (➔ morfologia). Un esempio di allomorfo è [...] come illogico, impossibile, inutile, irreale; un altro esempio è rappresentato dalla diversa realizzazione della consonante finale della radice di amico: occlusiva velare al singolare [aˈmiko], affricata palatale al plurale [aˈmiʧi].
Va ricordato che ...
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L’espressione variante combinatoria indica, fra le possibili realizzazioni di un fonema (➔ allofoni), quelle determinate dal contesto, che cioè dipendono dall’intorno fonetico in cui compaiono e sono quindi [...] regionale campano [ˈʃtupido] ∼ [ˈstupido] (Camilli 19653: 88; ➔ Napoli, italiano di); la nasale velare [ŋ] in finale di sillaba anche davanti a consonanti non velari ([ˈmaŋdo] mando, [ˈteŋpo], tempo, ecc.), tipico tratto regionale settentrionale; la ...
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I fonemi di ogni ➔ sillaba formano una struttura analizzabile in tre parti: l’attacco, il nucleo e la coda. Il nucleo, costituito sempre da una sola vocale, è l’elemento cruciale, necessario e sufficiente [...] qua.re).
Si tengono però unite le sequenze formate da s + consonante (co.spi.ra.re, co.sto) e quelle tradizionalmente indicate come lo), e i digrammi ‹ch› e ‹gh› usati per mantenere il valore velare di ‹c› e ‹g› davanti a vocale palatale (ri-chie-de- ...
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I nessi -cie e -gie in posizione finale di parola occorrono, nella maggior parte dei casi, nelle forme plurali dei nomi in -cia e -gia (in parole come superficie o effigie questi nessi sono però singolari). [...] segnalare il valore palatale di ‹c› e ‹g› davanti alla vocale velare a (camicia [kaˈmiʧa] e non *camica [kaˈmika dei nomi i cui nessi -cia e -gia sono preceduti da consonante (provincia → province, quercia → querce, frangia → frange), oppure dei ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
velare1
velare1 agg. e s. f. [der. di velo1]. – Del velo palatino. In fonetica, di articolazione in cui il dorso della lingua tocca o fronteggia a distanza variabile il velo palatino: consonanti, vocali v.; suoni, fonemi velari. In italiano...