Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] Si tratta di articolazioni che possono essere sonore o sorde, mentre sono rare le affricate con diverse caratteristiche di sonorità a seconda della fase articolatoria. Come le altre consonanti, sono prodotte frequentemente con flusso d’aria egressivo ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...]
Mentre l’influsso del latino resisteva nei nessi di consonante + l (‹cl› ‹pl› ‹fl›) e nella sonora) e con altre combinazioni meno diffuse (per es., ‹ss› per la s sorda in area settentrionale).
Il peso del modello latino ben si lega al discorso sulle ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] di coarticolazione con le vocali anteriori (o palatali), tali consonanti si realizzano non più come velari ma come prevelari ([k kwesto], quale [ˈkwaːle].
Nelle antiche grafie l’occlusiva velare sorda è liberamente indicata con ‹k, qu, ch›. Un es. ...
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Il termine anafonesi (composto del gr. ana- «sopra, indietro» e phṓnēsis, da phōnḗ «voce, suono», attestato per la prima volta nelle Meraviglie d’Italia, 1939, di Carlo Emilio Gadda, poi specializzato [...]
Si distinguono due tipi di anafonesi in base alla consonante o al nesso consonantico coinvolti. Nell’anafonesi più antica -79) in base alla maggiore forza articolatoria della velare sorda rispetto alla velare sonora, in grado di indebolire il potere ...
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Le consonanti palatali si realizzano mediante il sollevamento del dorso della lingua verso la volta palatina, nella parte mediana della cavità orale (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di; ➔ [...] fricative palatali [ç] e [ʝ], rispettivamente sorda e sonora, non trova riscontro nel sistema andamenti formantici delle vocali a determinare la percezione di una o dell’altra consonante (fig. 5).
L’italiano scritto non aiuta a tenere distinti i tre ...
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L’espressione variante combinatoria indica, fra le possibili realizzazioni di un fonema (➔ allofoni), quelle determinate dal contesto, che cioè dipendono dall’intorno fonetico in cui compaiono e sono quindi [...] es., la cosiddetta lisca, difetto di pronuncia che consiste nel realizzare la consonante fricativa alveolare sorda /s/ come [ɬ] (laterale fricativa alveolare sorda) e la fricativa alveolare sonora /z/ come [ɮ] (laterale fricativa alveolare sonora); o ...
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I fonemi di ogni ➔ sillaba formano una struttura analizzabile in tre parti: l’attacco, il nucleo e la coda. Il nucleo, costituito sempre da una sola vocale, è l’elemento cruciale, necessario e sufficiente [...] rappresenta [ks], e per l’affricata alveolare sorda intervocalica (foneticamente sempre intensa) quando è scritta .qua.re).
Si tengono però unite le sequenze formate da s + consonante (co.spi.ra.re, co.sto) e quelle tradizionalmente indicate come muta ...
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In linguistica, mezzo morfologico molto usato, che può consistere nella ripetizione della parola (it. piano piano), o in quella della radice più o meno mutilata (lat. mur-mur-are) o della prima consonante [...] delle regole sul r. è sottoposta ad alcune condizioni generali: a) non sono soggette a r. quelle consonanti iniziali che sono sempre doppie quando si trovano tra vocali: z sorda, z sonora, gl(i), gn, sc(i): cfr. uno zio e tre zii; b) non sono ...
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Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica La sua forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con il vertice in alto e con il lato destro prolungato verso il basso; [...] fricativa) o con vibrazioni miste a una articolazione fricativa (come la consonante ř del ceco). L’r italiana non è mai sorda (com’è invece l’r francese finale di parola dopo consonante: es., encre ‹ãkr›), e non ha mai funzioni di vocale (quali ...
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Quindicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma è rimasta pressoché immutata dalla scrittura romana del periodo imperiale fino all’età moderna. La P della scrittura romana più antica differiva [...] l’asta minore a sinistra.
La lettera p rappresenta in italiano come in tutte le altre lingue la consonante esplosiva bilabiale sorda ‹p›, la cui pronuncia, come quella della corrispondente sonora ‹b›, richiede una chiusura e riapertura delle labbra ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
sordo
sórdo agg. [lat. sŭrdus]. – 1. Riferito a persone (o anche ad animali): a. Mancante, in tutto o in parte, della facoltà di percepire i suoni: essere s. dalla nascita; essere s. da un orecchio, dall’orecchio sinistro, da tutte e due le...