Morte improvvisa
Paolo Emilio Puddu
È definito morte improvvisa un evento molto rapido (meno di 1-2 ore), di origine prevalentemente cardiovascolare e in particolare coronarica, che compare senza segni [...] di una cardiopatia non coronarica o di altre condizioni morbose: la sindrome di Marfan (malattia congenita del tessuto connettivo), le sindromi del QT lungo (anomalia elettrocardiografica che si accompagna a sordità congenita su base genetica), il ...
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Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso che, sotto l’impulso dell’attività cardiaca, circola nell’apparato cardiovascolare (cuore, arterie, capillari, vene), distribuendosi in tutti i distretti [...] di omeostasi, la quantità cellulare prodotta equivale a quella distrutta.
Anatomia e fisiologia umana
Il s. è un tessuto connettivo del tutto particolare che allo stato fluido è circolante all’interno dell’apparato cardiovascolare. Il s. arterioso è ...
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Chimica
Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalino-terrosi; simbolo Ca, numero atomico 20, peso atomico 40,08, di cui sono noti diversi isotopi stabili: 4020Ca, 4220Ca, 4320Ca, 4420Ca, 4620Ca, 4820Ca. [...] universale Propria dell’età giovanile e di origine incognita, si osserva nel sottocutaneo del tronco e dell’estremità e nei connettivi perimuscolari e perinervosi degli arti; si ritiene un’affezione primaria del mesenchima analoga alla sclerodermia. ...
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Gigante
Ivan Nicoletti e Marco Bussagli
Gigante è il nome che in numerose mitologie e tradizioni mitico-religiose è attribuito a figure extraumane, caratterizzate in primo luogo da una statura straordinaria [...] è una variazione del gene della fibrillina, che fa sì che tale proteina, diffusa in tutto il tessuto connettivo, risulti alterata. In futuro il trattamento sarà rappresentato, con tutta probabilità, dalla terapia genetica con la sostituzione del ...
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Organo proprio dei Vertebrati, dotato di due attività essenziali per la vita: la funzione escretoria e quella endocrina.
Anatomia comparata
I r. si originano, nell’embrione dei Vertebrati, dal mesomero [...] e i condotti papillari. Nel blastema metanefrico si differenziano frattanto i tubuli secretori che si ripiegano a S, connettendosi ciascuno a un’estremità con un tubulo collettore, mentre all’altra si costituisce un tipico glomerulo.
Più complicato ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] fra loro nei diversi strati e ne causano la trasparenza. Lo stroma della cornea è costituito da tessuto connettivo di origine mesenchimale il cui principale glicosamminoglicano è il cheratansolfato. La superficie esterna della cornea è rivestita da ...
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connettivo
agg. e s. m. [der. di connettere]. – 1. agg. a. Che connette o serve a connettere. In partic., in istologia, tessuto c. (o, come sost., il connettivo), vasto gruppo di tessuti (c. propriamente detto, c. adiposo, c. cordoide o vescicolare,...
connettere
connèttere v. tr. [dal lat. connectĕre «congiungere, annodare», comp. di con- e nectĕre «intrecciare, legare»] (coniug. come annettere). – 1. a. Unire insieme, collegare, mettere in relazione due o più cose: c. un circuito a (o...