Piccolo Mammifero Carnivoro (Mustela nivalis; v. fig) della famiglia Mustelidi, dalla pelliccia di color cannella, con gola e ventre bianchi. Molto comune, agile arrampicatore, assale mammiferi e uccelli [...] anche più grossi di lui. Le sue prede preferite sono i topi campagnoli, i conigliselvatici e le lepri.
In Sardegna vive M. nivalis boccamela. ...
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LOTTA BIOLOGICA
Sergio Bettini
. Varie sono le definizioni che gli autori danno del termine "l. biologica". I più usano il termine secondo un concetto classico ma restrittivo, come per es. B. P. Beirne [...] come metodo di l. b. è rappresentato dall'introduzione in Australia nel 1950 del virus mixomatoso per debellare i conigliselvatici causa di notevoli danni all'agricoltura. Per quanto riguarda i virus patogeni per gl'insetti nocivi all'uomo e all ...
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TULAREMIA (da Tulare, distretto della California dove per la prima volta fu isolata la malattia)
Agostino Palmerini
Malattia infettiva epidemica dei conigliselvatici e di altri roditori (scoiattoli, [...] milza, noduli caseosi nella milza e nel fegato. Eccezionalmente può infettarsi anche l'uomo o per contatto con carni infette (conigli, lepri), o per trasmissione del germe da parte di ectoparassiti dei quali i più importanti sono un tafano (Crysops ...
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Nidi e tane
Anna Loy
Quando si dice un nido d’amore...
Nidi e tane sono luoghi sicuri in cui gli animali trovano protezione da nemici in agguato durante le fasi più vulnerabili della loro vita, come [...] all’aperto, possiedono una prole atta e i leprotti nascono già ricoperti di pelo e con gli occhi aperti. I conigliselvatici, che invece vivono in colonie e in tane scavate sottoterra, producono una prole inetta: i piccoli nascono ciechi e nudi ...
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branchi, stormi, banchi di pesci
Enrico Alleva
Da piccoli gruppi a insiemi di centinaia di migliaia di individui
Il comportamento sociale degli animali caratterizza relazioni relativamente stabili e [...] ratto nudo dell'Africa orientale (Somalia, Kenya).
Socialità a 'intermittenza'. Esistono casi intermedi di socialità, come nei conigliselvatici. In ambiente a substrato duro, difficile da scavare per le tane, le femmine, stabilendo ruoli e rapporti ...
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Il tema dei d. è stato trattato nella Enciclopedia Italiana, nelle voci dichiarazioni dei diritti (XII, p. 760) firmata da G. Solazzi, e diritti umani nell'App. II (i, p. 786), redatta da G. Capograssi. [...] scientifica: topi, ratti, cani, gatti, primati, conigli e altri, i quali abitualmente provengono da allevamenti appositi Ripercorrendo la classificazione fatta all'inizio, per gli animali selvatici si possono rivendicare anche i d. alla vita e ...
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leoni e tigri
Giuseppe M. Carpaneto
Predatori su misura
Dai piccoli gatti selvatici alle grandi fiere come la tigre e il leone, la famiglia dei Felidi ha prodotto una serie di predatori di taglia diversa, [...] nelle foreste e nei deserti delle regioni tropicali. Sono i gatti selvatici, le cui dimensioni variano da 55 cm, nel gatto dai i difetti. Le linci attaccano prevalentemente lepri, conigli, piccoli ruminanti e roditori, che raggiungono con poderosi ...
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cani
Giuseppe M. Carpaneto
Eredi del lupo, compagni dell'uomo
Il cane è la forma domestica del lupo e il più antico di tutti gli animali addomesticati dall'uomo. Le attuali razze canine sono il risultato [...] sciacalli o da una specie che non esiste più allo stato selvatico. Secondo recenti studi di biologia molecolare non ci sono più cirnechi, adatti a penetrare all'interno delle tane dei conigli, i levrieri e i segugi capaci di rincorrere la selvaggina ...
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Rabbia
Augusto Panà
Maurizio Divizia
La rabbia è una malattia infettiva provocata da un virus neurotropo che determina un'encefalite a esito letale. Viene trasmessa all'uomo da animali infetti: fra [...] di tessuto nervoso di animali infetti come topi e conigli.
Tali vaccini presentavano però effetti collaterali, soprattutto a a seguito di morso o lambitura di ferite da parte di animale selvatico o domestico, sia esso catturato o no, è buona norma ...
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VETERINARIA (XXV, p. 250; App. III, 11, p. 108)
Pasquale Galati
Le importanti conquiste che, nell'arco dell'ultimo quindicennio, sono state realizzate nelle varie discipline biologiche e pertanto anche [...] suini (che nel mondo si aggirano sui 700 milioni) e dei conigli; b) per l'alimentazione degli animali, divenuta sempre più idonea nell'uomo senza che negli animali trasmettitori - anche selvatici - si siano manifestati gravi e significativi segni di ...
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selvatico
selvàtico (tosc. e region. salvàtico) agg. [lat. silvatĭcus (lat. volg. salvatĭcus), der. di silva «selva»] (pl. m. -ci, ant. o dial. -chi). – 1. a. Di pianta, che nasce spontaneamente e cresce e vegeta senza cure: fico, pesco, olivo...
coniglio
conìglio s. m. [lat. cunīcŭlus; cfr. cunicolo2, che ha lo stesso etimo]. – 1. a. (f. -a) Mammifero roditore della famiglia leporidi (lat. scient. Oryctolagus cuniculus), dotato di orecchie lunghe, occhi sporgenti, arti brevi, pelame...