PAOLO VI, papa, santo
Giovanni Maria Vian
PAOLO VI, papa, santo. – Nacque a Concesio, piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897, secondogenito di Giorgio Montini e di Giuditta [...] l’apice del concilio con l’eliminazione dalla memoria dellaChiesadi Roma e di quella di Costantinopoli delle scomuniche intercorse nel riservò un ruolo centrale alla segreteria di Stato.
La riformadella Curia – portata avanti soprattutto dall’ ...
Leggi Tutto
COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] che si fanno e concedono fuori del fine dellaChiesa e contra il beneficio publico..., perché i pontefici di mediazione e di intese con esponenti della nobiltà riformata. Ma doveva anche imporre i decreti del concilio, che solo una decisione dell ...
Leggi Tutto
PAOLO V, papa
Silvano Giordano
PAOLO V, papa. – Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552, primo figlio di Marcantonio e di Flaminia Astalli, sua seconda moglie.
Il padre, originario di Siena, [...] S. Uffizio e il re cattolico si opponeva a limitare i suoi diritti di patronato. Non rinunciò però a esplorare diverse vie per ampliare il raggio d’influenza dellaChiesadi Roma. Attraverso il nunzio in Polonia Claudio Rangoni entrò in contatto con ...
Leggi Tutto
BONUCCI, Stefano
Boris Ulianich
Nacque ad Arezzo (il Cappelletti lo dice invece, confondendo, "aretino di origine, ma nato a Modena") con ogni probabilità nel 1520.
Tale data sembra più rispondente [...] del Concilio. Si sa dal Burali che il B. cercò di ristabilire la pace "fra li Canonici della Cattedrale, e quelli della collegiata" e, inoltre, e ciò risulta anche da altri documenti, che aiutò con "cento scudi di suo proprio" a costruire una chiesa ...
Leggi Tutto
CAPOCCI, Raniero (Raynerius de Viterbio, Rainerius, Ranerius, Reinerius)
Norbert Kamp
Discendeva da una nobile famiglia viterbese che assunse il cognome "de Cardinale" con il nipote del C. Pandolfo (1250-1297) [...] il compromesso. Già nel luglio del 1245 ebbe da Lione la notizia della deposizione dell'imperatore deliberata dal concilio (e che egli divulgò subito nello Stato dellaChiesa), trasmessagli da persone di sua fiducia, che poco tempo dopo cercarono ...
Leggi Tutto
BANCHINI, Giovanni di Domenico (Giovanni Dominici, Banchetti Giovanni)
Giorgio Cracco
Nacque a Firenze tra il 1355 e il 1356 da Domenico di Banchino commerciante di sete (morto prima che il figlio venisse [...] possibilità diriformadell'Ordine e dellaChiesa intera. Allora, mentr'era oppresso sotto il peso della sconfitta, il concilio, insinuando l'invalidità delle precedenti sessioni e riuscendo così a dimostrare che il vero e unico pastore dellaChiesa ...
Leggi Tutto
DRAGIŠIĆ, Juraj (Benigno Salviati, Giorgio)
Germana Ernst-Paola Zambelli
Nacque in Bosnia, a Srebrenica, in data incerta. Indicazioni autobiografiche portano agli anni fra il 1446 e il 1448; il Ćavar [...] e dal dicembre 1512 come arcivescovo di Nazareth partecipò assiduamente alle sessioni del concilio lateranense V. Al sinodo e a Leone X inviò un non spregevole opuscolo sulla dibattuta questione dellariforma del calendario, preceduto da una lettera ...
Leggi Tutto
ARIBERTO
Maria Luisa Marzorati
Nacque tra il 970 e il 980 da famiglia professante legge longobarda, la quale aveva beni fondiari in territorio bergamasco (Codex Dipl. Langob., n. 991, a. 1000) e possedeva [...] di "riforma imperiale" perseguita da Enrico III attraverso un rigido controllo della gerarchia ecclesiastica (Violante, Aspetti della i monaci raccolsero le reliquie di A. e le posero nell'altare maggiore dellachiesa, ma l'arcivescovo Pietro Filargo ...
Leggi Tutto
MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] dedicato al conciliodi Costanza demolendo le teorie gallicane, e delle pagine relative all'origine del potere temporale dei papi, singolarmente coincidenti con quanto egli aveva scritto nella sua opera DellaChiesa. L'unica critica di sostanza mossa ...
Leggi Tutto
CORTESE, Gregorio
Gigliola Fragnito
Nato a Modena o a Venezia tra il 1480 e il 1483 da Alberto e Sigismonda di Gherardino Molza, venne battezzato con il nome di Gian Andrea. Rimasto orfano del padre, [...] dei riformatori d'Oltralpe, i cui scritti ottenne di potere leggere grazie a una rinnovata dispensa in vista di quella che nel 1536 sembrò l'imminente apertura del concilio, caldamente auspicato dal benedettino per la restaurazione della concordia ...
Leggi Tutto
postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...