Vescovo di Licopoli nel Basso Egitto (m. 326 circa), autore dello scisma detto meleziano, sorto dal suo atteggiamento durante la persecuzione di Diocleziano tra il 305 e il 306: mentre molti vescovi erano [...] patriarcato alessandrino. Lo scisma continuò, e vani riuscirono i tentativi di pacificazione compiuti da Osio, vescovo di Cordova, in nome di Costantino, e nel ConciliodiNicea (325), che sostanzialmente riconobbe valide le ordinazioni fatte da M ...
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Vescovo di Antiochia (n. Melitene, Armenia Minore - m. Costantinopoli 381); eletto mentre era in atto una violenta reazione ariana alle decisioni del ConciliodiNicea, M. prese un atteggiamento conciliante, [...] M., sostituito dall'ariano Euzoio; si determinò allora nella chiesa antiochena quella situazione che sfociò, al ritorno di M. dall'esilio (362), all'epoca dell'imperatore Giuliano, nello scisma. M. conobbe nuovamente a due riprese (365-367 e 369-378 ...
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Nome di varî santi. Il più antico è supposto primo vescovo di Rouen (ma manca nelle liste episcopali) dove fu mandato da s. Clemente romano, e martirizzato con Quirino e Scubicola, discepoli di s. Dionigi, [...] nel sec. 1º, ma nel 3º. Festa, 11 ottobre. Certamente storici furono un vescovo di Die che partecipò al conciliodiNicea (325), festa, 20 aprile; e un altro, vescovo di Reims, martirizzato con la sorella Eutropia e altri cristiani in seguito a un ...
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Vescovo di Cordova (m. 358 circa), già vescovo all'epoca del Conciliodi Elvira (300 circa), cui partecipò. Fu amico e consigliere ecclesiastico di Costantino (dal 313) e presidente del ConciliodiNicea [...] (325) ove ebbe gran parte nella redazione del Simbolo niceno. Costanzo cercò in ogni modo di fargli poi condannare Atanasio, ma O. rifiutò (356) ed ebbe l'esilio; più tardi, vecchio quasi centenario, si lasciò strappare la sottoscrizione a una ...
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Vescovo (m. verso il 350) di Gerusalemme. Mutilato d'un piede, privato d'un occhio e condannato ad metalla, durante la persecuzione di Massimino Daia (tra il 305 e il 313), fece parte del clero di Gerusalemme [...] e accompagnò al ConciliodiNicea (325) il suo vescovo Macario, cui successe verso il 355. Favorevole ad Atanasio e ostile agli ariani nel Conciliodi Tiro (335), evitò di sottoscrivere la condanna di Atanasio, che nel 349 accolse al ritorno dall' ...
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Vescovo (dal 311 - m. dopo 340) di Cartagine, la cui elezione, contestata, è alle origini dello scisma donatista; ma C. fu riconosciuto legittimo dai concilîdi Roma (312 o 313) e di Arles (314). Tuttavia [...] in Italia i due contendenti, Donato e C. (questo a Brescia); i legati imperiali inviati a Cartagine per procurare l'elezione di un nuovo vescovo riconobbero però C., che poté ritornare in sede (316) e partecipare poi al conciliodiNicea (325). ...
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Polemista (m. 345 circa), vescovo di Eraclea nell'Alto Egitto; partecipando (325) al ConciliodiNicea fu un coraggioso oppositore dell'arianesimo; parlò tra l'altro contro tale eresia, persino al sinodo [...] di Tiro (335) che dagli ariani era stato riunito appunto contro s. Atanasio. Per tale sua attività P., che durante la persecuzione dell'imperatore Massimino (311) aveva perso un piede e un occhio, fu catturato dagli ariani e bastonato a morte. Festa, ...
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Fondatore (257-332), secondo la tradizione, del cristianesimo in Armenia. A lui si attribuiscono i trenta canoni disciplinari e morali aggiunti alla redazione armena di quelli del ConciliodiNicea, molte [...] altre preghiere del breviario armeno e una ventina di omelie; si tratta, nella loro forma attuale, di scritti più tardi (forse del 5º sec.), al fondo dei quali possono però essere originali greci o siriaci di Gregorio. ...
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Patriarca di Antiochia (n. Side, Panfilia - m. in Tracia nel 337). Vescovo di Berea, poi patriarca di Antiochia (323), fu al ConciliodiNicea tra i più decisi avversarî dell'arianesimo. Perciò, sotto [...] varie accuse, fu deposto (sinodo di Antiochia 330) ed esiliato. Tra gli scritti ci rimane, di sicura attribuzione, solo un trattato contro Origene, precedente peraltro alla polemica antiariana. Festa, 16 luglio. ...
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Storico ecclesiastico (sec. 5º), continuatore di Eusebio in un'opera in tre libri (redatta circa il 475), che è in gran parte una compilazione ed è talvolta designata, impropriamente, come Storia del Concilio [...] diNicea. Contiene però documenti proprî, di valore discusso (alcuni autentici): muove dal presupposto di scagionare i padri del concilio dall'accusa di monofisismo mossa loro dagli eutichiani. ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
niceno
nicèno agg. [dal lat. Nicaenus]. – Di Nicèa (gr. Νίκαια, lat. Nicaea), antica città della Bitinia a 40 miglia da Bisanzio. Simbolo o credo n., la professione di fede approvata dal I concilio ecumenico di Nicea (maggio-giugno 325) che...