Affermano generalmente gli storici che le origini colonnesi sono avvolte dall'oscurità. Taluno narrò che i C. fossero venuti dalla Germania; e questa opinione fu anche attribuita universalmente a Francesco [...] 1378, fu partigiano di Urbano VI. Morì nel 1380.
A nuovo splendore venne la famiglia C. con Oddone che, nominato cardinale da Innocenzo VII il 12 giugno del 1405, fu nel 1417 eletto pontefice dal Concilio di Costanza, e prese il nome di Martino V (v ...
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VITRUVIO (Vitruvius Pollio)
Francesco Pellati
La fama di V. è quasi unicamente affidata al suo trattato (i Dieci Libri di Architettura), che, ove se ne eccettuino alcune epitomi da esso derivate (Faventino, [...] È certo che egli dovette recarsi a Fano per costruirvi la sua celebre a ciò che fin quasi a oggi si è creduto, il trattato, che mai si era perduto, non fu quindi "ritrovato" da Cencio Rustici nel monastero di S. Gallo al tempo del concilio di Costanza ...
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Figlio primogenito di Amedeo VII e di Bona di Berry, nacque a Chambéry il 4 settembre 1383, e successe al padre il 1° novembre 1391. Per la sua giovane età, governò lo stato, secondo le decisioni paterne, [...] con Borgogna; lo consigliò nelle trattative col papa di Avignone e nell'azione al concilio di Costanza. E ne ottenne il 9 febbraio 1416, durante il suo soggiorno a Chambéry, la trasformazione della contea di Savoia in ducato, e la solenne investitura ...
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SMALCALDA (Schmalkalden, ricordata nel sec. IX col nome Smalacalda di "piccolo fiume"; A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Federico CHABOD
Cittadina della Turingia sud-occidentale, facente parte d'un [...] e di Anhalt e le città di Strasburgo, Ulm, Costanza, Memmingen, Reutlingen, Biberach, Lindau, Isny, Magdeburgo e Lutero (articoli di Smalcalda), e respingeva l'idea del concilioa Mantova, convocato da papa Paolo III.
Nonostante la costituzione, ...
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Antica regione dell'Aquitania, situata al sud della Garonna.
È un paese di colline, elevantisi dal nord al sud da 200 a 350 m. circa, e incise per l'erosione da numerose valli negli strati argillosi e [...] VI e sulla regina Isabella di Baviera, che fece relegare a Tours, una vera tirannide. Il concilio di Costanza lo dichiarò scismatico. Per non pagare il soldo alle truppe, le mandò a vivere di saccheggio nella Brie; ne profittò il duca di Borgogna ...
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Federico I nacque nel 1372: era figlio minore del burgravio Federico V di Norimberga, della casa Hohenzollern, elevato nel 1363 alla dignità di principe dell'Impero. Ereditò dal padre il territorio attorno [...] gravati molti possessi e diritti, e a ristabilire l'ordine. Nell'autunno del 1414, egli ritornò alla corte del re, dove in quei tempi l'interesse di tutti era attratto dal concilio di Costanza. Durante questo concilio, F. ebbe più volte occasione di ...
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Nato a Fossombrone nel 1247, a 23 anni vestì l'abito francescano nel convento di Cingoli e, pur senza salire al sacerdozio, si applicò assiduamente allo studio delle sacre lettere. Di carattere austero, [...] sognata. Ma anche lì incontrò opposizioni che lo costrinsero a ritornare in Italia (1293); si ritirò allora nell' beato Paoluccio Trinci (1368), i frati minori osservanti nel concilio di Costanza (1415) e, un secolo dopo, i frati minori cappuccini ...
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REICHENAU (A. T., 20-21)
Hans MOHLE
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Isoletta (superficie 4,3 kmq.) del Lago di Costanza nell'Unter See, chiamata Sintlazau anticamente e poi Au (Owe), e, in latino, Augia maior (o dives); conta poco [...] di Brandis nella seconda metà del sec. XIV, e in tali condizioni restò fino a dopo il concilio di Costanza. L'abate Federico II di Wartenburg (1427-1453) la richiamò a nuova vita; sotto l'abate Martino di Weissenburg (1491-1508) fu scritta da Gallo ...
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Teologo francese, nato a Compiègne nel 1350, morto ad Avignone fra il 1420 e il 1425. Ebbe un posto di studio nel celebre Collegio di Navarra, e si licenziò in teologia nell'Università di Parigi nel 1381. [...] come legato per la Germania e i Paesi Bassi, e presiedette alla terza sessione. ACostanza Pietro d'Ailly, come il suo discepolo Giovanni Gerson, sostenne la superiorità del concilio sul papa, domandò la riforma della Chiesa nel suo capo e nelle sue ...
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Arcivescovo di Canterbury, figlio d'un piccolo proprietario di Higham Ferrars, nato nella seconda metà del sec. XIV, morto il 12 aprile 1443. Baccelliere di diritto civile nel 1390, e nel 1396 dottore [...] la legge salica in favore di Enrico. Nel 1416 fu combinato un accordo a Canterbury fra Enrico e Sigismondo di Polonia riguardo alla politica da tenersi al prossimo concilio di Costanza. La morte di Enrico V nel 1422 diminuì molto l'autorità dell ...
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scisma
(ant. scìsmate) s. m. [dal lat. tardo schisma, che è il gr. σχίσμα, der. di σχίζω «dividere»] (pl. -i). – 1. Separazione di un gruppo di fedeli dal corpo della Chiesa cattolica, per ribellione alla disciplina e alla gerarchia della...