sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] parte da un s. di assiomi sovrabbondante.
Nei s. ipotetico-deduttivi usati nella pratica, i postulati e i concettiprimitivi sono suggeriti dall’intuizione, e si riferiscono agli aspetti fondamentali della teoria; inoltre la deduzione non è puramente ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] del significato di E attraverso una formulazione delle sue condizioni di verità. La verità viene invece assunta come concettoprimitivo già compreso.
L’idea fondamentale di Davidson (e, in modo diverso, di Montague) è che spiegare il significato ...
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Il Rinascimento. Verso una nuova matematica
Enrico Giusti
Paolo Freguglia
Pier Daniele Napolitani
Pierre Souffrin
Verso una nuova matematica
Introduzione
di Enrico Giusti
A chi si volga alla matematica [...] dati ha come gradus velocitatis la somma dei gradus di questi due moti. È questa la base del successo di tale concettoprimitivo di velocità istantanea nel definire il moto uniformemente difforme (per es., uniformemente accelerato, qual è, in prima ...
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PROBABILITÀ
Italo Scardovi
Giorgio Dall'Aglio
Misura della probabilità
di Italo Scardovi
La probabilità come numero reale
Nel parlar comune, 'probabilità' è parola che esprime incertezza, ora per [...] definitorie, il 'calcolo delle probabilità', quale corpo di dottrina, si è sviluppato adducendo la probabilità come 'concettoprimitivo' e formulando regole assiomatiche per dedurne - attraverso i principî di somma e di prodotto codificati da Laplace ...
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tempo
tèmpo [Der. del lat. tempus -oris] [LSF] (a) Successione di istanti, intesa sempre come una estensione illimitata, ma tuttavia capace di essere suddivisa, misurata, e distinta, in ogni sua frazione [...] , della percezione del tramutare ineluttabile delle condizioni nelle quali si realizzano gli eventi (v. tempo). Il t. è un concettoprimitivo in base al quale gli eventi sono distinti in presenti, passati e futuri e si coordinano in una organica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La logica e i fondamenti della matematica tra Ottocento e Novecento
Mario Piazza
I fondamenti della geometria
Nella seconda metà dell’Ottocento, in tutta Europa il baricentro delle ricerche geometriche [...] 45-54) propone un’assiomatizzazione alternativa a quella peaniana che evita sia lo zero che l’uno come concettiprimitivi. In questo modo i primitivi si riducono a due soltanto (numero e successore) e gli assiomi a questi quattro:
il successore di un ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La teoria degli insiemi
Gabriele Lolli
La teoria degli insiemi
La teoria degli insiemi è universalmente considerata, nella sua concezione e impostazione [...] per l'assioma di scelta, o quello di antifondazione.
Negli anni Trenta l'idea di von Neumann di assiomatizzare un concettoprimitivo diverso da quello di insieme è ripresa con le teorie delle classi, a opera prima di Paul Bernays (1888-1977 ...
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uno
uno [agg. Der. del lat. unus] [ALG] (a) Il primo numero non nullo della successione crescente dei numeri naturali, indicato, nella numerazione con cifre arabe, con il simb. 1. Nel mondo antico, per [...] a considerarlo alla stregua degli altri numeri. Nell'aritmetica di G. Peano il numero 1 è considerato un concettoprimitivo definito implicitamente dagli assiomi. (b) Nella teoria degli insiemi, considerata la relazione di equipotenza definita nella ...
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successore
successóre [Der. del lat. successor -oris, dal part. pass. successus di succedere (→ successione)] [ALG] S. di un numero naturale: il numero medesimo aumentato di una unità; si tratta di un [...] concetto che consente di ottenere tutti i numeri naturali a partire dallo zero e che viene assunto come concettoprimitivo in tutte le teorie assiomatiche dell'aritmetica. ...
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concettoconcètto [Der. del part. pass. conceptus del lat. concipere, comp. di cum "insieme" e capere "prendere", complessivamente "accogliere in sé", e quindi "pensiero, in quanto concepito dalla mente"] [...] esiste ipotetico c. osservativo che non sia intriso di elementi teorici: v. teoria: VI 134 d. ◆ [ALG] [ANM] C. primitivo: nella matematica, e in genere nei sistemi ipotetico-deduttivi in cui un ente, operazione, ecc. si definisce facendo ricorso ad ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...