Bonifacio I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Zosimo. Secondo il Liber pontificalis fu di origine romana e figlio del presbitero Giocondo.
Era anch'egli un presbitero, della Chiesa di Roma, [...] come in tempi più recenti, durante il pontificato di Innocenzo, molti vescovi orientali in un momento di crisi nella comunione con la Sede apostolica si fossero adoperati per ristabilire la pace (con allusione ai contrasti che seguirono alla condanna ...
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Nel Medioevo, giovane che serviva alla corte di principi e grandi personaggi; poteva essere di nascita nobile e dopo il servizio come p. diventare scudiero, poi essere armato cavaliere.
Si chiamava p. [...] anni) che si proponeva di rendere onore all’Eucaristia con la pratica quotidiana della visita al Ss. Sacramento e con la comunione frequente. Proposta da mons. G.B. Scalabrini, vescovo di Piacenza (1880), attuata alcuni anni dopo da C. Molinari (1904 ...
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Zosimo, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Innocenzo I. Il Liber pontificalis attesta che Z. era di origine greca e figlio di un certo Abramo, il che fa supporre che fosse di discendenza ebraica. [...] o altrove senza lettere di presentazione ("formatae") di Patroclo e dei suoi successori nella sede di Arles pena l'esclusione dalla comunione con il papa; che i vescovi della provincia di Vienne e delle due provincie Narbonensi (la I e la II) fossero ...
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Pelagio II
Claire Sotinel
Nato a Roma da una famiglia di origine germanica, forse gota, come suggerisce il nome del padre Vnigildus, P. succedette a Benedetto I, dopo una vacanza di quasi quattro mesi, [...] condurli con la forza a Ravenna. Con la violenza e la minaccia dell'esilio, Smaragdo obbligò i prigionieri a entrare in comunione con l'arcivescovo Giovanni di Ravenna rinunciando in tal modo alla difesa dei Tre Capitoli. Si ignora la parte avuta dal ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] II si misura, per esempio, dall'ingresso degli antichi avversari di Benedetto III nella cerchia pontificia: Anastasio, già reso alla comunione dei laici da Benedetto, al quale N. non solo promise il ritorno al sacerdozio, a patto che restasse fedele ...
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Nelle Chiese cristiane (e per analogia in altre religioni), separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale di appartenenza per motivi in prevalenza disciplinari.
1. Cristianesimo [...] . Nel Codex iuris canonici, can. 751, lo scisma è definito «il rifiuto della sottomissione al sommo pontefice o della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti». ● Nella storia del cristianesimo e della Chiesa gli scisma sono numerosissimi ...
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Cristianesimo
Bruno Forte
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il Nord del mondo: la crisi della modernità occidentale e la teologia come riserva di senso: a) Europa: verso la sintesi teologica e i ‛sistemi [...] ministero di unità universale nella Chiesa (si pensi, ad esempio, al documento del Gruppo misto di Dombes sul Ministero di comunione nella Chiesa universale del 1985, e all'enciclica Ut unum sint del 1995, ma anche ai lavori ecclesiologici di singoli ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] ma sembrava quasi costretto a farlo – la possibilità di ammettere i lapsi alla penitenza e quindi di concedere loro la comunione; d’altra parte egli esigeva che i delitti (funera) da loro compiuti fossero espiati con severi rimedi66. Se poi qualcuno ...
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Breve storia dell'unionismo e dell'ecumenismo
Riccardo Burigana
Introduzione
Le vicende storiche dell’ecumenismo in Italia sono poco note1 mentre, paradossalmente, sono più conosciuti i progetti di [...] 1-2; Non è fermo l’ecumenismo in Italia, «La Settimana», 1979, 14/2, pp. 1-2; La comunione ecumenica in Italia: tappe di un cammino, in Regno come comunione, Torino 1980, pp. 13-26.
55 Su questo aspetto rinvio J. Grootaers, Rome et Genève à la croise ...
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Giovanni III
Maria Cristina Pennacchio
G., originariamente Catelino, era nato a Roma ed era figlio di un senatore romano e governatore provinciale, il cui nome, Anastasio, farebbe pensare a un'origine [...] lettere di Gregorio Magno testimoniano però che Lorenzo, vescovo di Milano, si recò personalmente a Roma, nel 568, per ristabilire la comunione con il papa e in quest'occasione sottoscrisse la condanna dei Tre Capitoli a nome suo e di tutto il clero ...
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comunione
comunióne s. f. [dal lat. communio -onis (nei sign. 2 e 3 dal 4° sec.), der. di communis «comune1»]. – 1. a. L’esser comune a più persone, comunanza: c. di averi, di beni, di diritti; c. di vita. In partic., nel linguaggio giur.:...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...