Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] del millennio, 1998-2003, Firenze, Olschki.
Antonelli, Giuseppe (2007), L’italiano nella società della comunicazione, Bologna, il Mulino.
Bonomi, Ilaria (2002), L’italiano giornalistico. Dall’inizio del ’900 ai quotidiani on line, Firenze, Cesati ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] lingua della tradizione, quella che permetteva l’immediata comunicazione nazionale e internazionale. Le accademie, che nel corso del Cinquecento nascono numerosissime in tutta Italia, con strutture organizzative e ritualità diverse, ma generalmente ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] comma dell’art. 1 della Costituzione italiana:
(5) L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.
La scelta di significato di «contro» (e a questa preferita, benché meno comune):
(9) L’esecuzione del decreto di condanna pronunciato a ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] a sinistra:
è attestata lungo tutta la storia dell’italiano, e rappresenta quindi a buon diritto uno di quei pubblicitaria e nel linguaggio giornalistico, per il ‘forte dinamismo comunicativo’ dell’elemento dislocato:
(97) La tua luminosità. ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] -russischer Übersetzungsvergleich, Tübingen, B. von Spangenberg.
Licari, Carmen (1992), I veri amici. Lessico comune francese, inglese, italiano per l’insegnamento. Apprendimento della lingua straniera, Bologna, Pitagora.
Lurati, Ottavio (2002), Per ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] [ɛ]nfatto, Bol[ɔ]gna).
Nel consonantismo (Marotta 2005), numerosi sono i tratti comuni all’intera regione e anzi condivisi da gran parte dell’Italia centromeridionale. Si può rilevare anzitutto che la distribuzione di /ʦ/ e /ʣ/ si presenta abbastanza ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] della Via Francigena, la principale arteria di comunicazione tra Roma e i territori francesi via Siena , Andrea (1992), Dalla provincia all’Europa. L’influsso del francese sull’italiano tra il 1650 e il 1715, Firenze, Le Lettere.
Dardi, Andrea ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] ;
(d) la lingua varia attraverso le situazioni comunicative.
La dimensione diacronica, vale a dire la variazione *you wash you, *he washes him, mentre il tedesco, e l’italiano, hanno una forma dedicata solo per il riflessivo alla terza persona: io mi ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] debbono italiane», raccomandando di astenersi dall’usare «in iscuola il dialetto lombardo» e di usare «sempre l’italiano finito, o, come dicesi comunemente, il toscano», e puntualizzando quanto alla pronuncia: «Il c si pronunzi ce, ci, non ze, zi ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] Ottanta del XX secolo, hanno arricchito il panorama delle varietà dell’italiano con l’insieme delle loro varietà di apprendimento, che fanno parte del repertorio comunicativo (➔ repertorio linguistico) con cui si trovano a interagire anche i parlanti ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...