Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] di fondo garantisce quella forza e quella efficacia negate invece agli organismi mistilingui cari ai teorici della lingua «comune d’Italia o curiale» (Machiavelli 1982: 50, 62-69) e, potremmo aggiungere, estranei all’imitazione o emulazione del ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] costituiscono una sorta di summa dell’universo patologico medievale.
Di un linguaggio medico italiano si può parlare solo a partire dal XIII secolo, dal momento che la comunicazione medica, fino a secoli recenti, ha avuto luogo in latino. A partire ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] , Rambo, Conan, King Kong, ma anche i nostrani Fantozzi e Fracchia. In Italia, spetta a Federico Fellini il primato dei prestiti alla lingua comune (e addirittura, caso pressoché unico, anche a qualche lingua straniera): amarcord «ricordo personale ...
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La nozione di struttura tematica fa capo a un indirizzo di analisi linguistica (chiamata in inglese Functional sentence perspective «prospettiva funzionale della frase») secondo il quale una frase non [...] una struttura sintattica e semantica, ma anche una struttura informativa, variabile secondo gli obiettivi comunicativi a cui risponde (cfr. per l’italiano Sornicola & Svoboda 1991; Lombardi Vallauri 2002; Andorno 2003). In altri termini, ogni ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] vol. 1° (La frase. I sintagmi nominale e preposizionale), pp. 29-114.
Serianni, Luca (1988), Grammatica italiana. Italianocomune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET.
Simone, Raffaele ...
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Parlato in una vasta porzione delle valli del Piemonte occidentale (nelle province di Cuneo e Torino, dalla Val Vermenagna, a sud, all’Alta Valle di Susa, a nord; fig. 1) e a Guardia Piemontese (Cosenza), [...] senso stretto, ma piuttosto di dilalia, poiché, in un caso come nell’altro, l’uso dell’italiano nella conversazione ordinaria è del tutto comune; allo stesso modo, i rapporti tra provenzale e piemontese saranno improntati, nelle Valli Valdesi, a una ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] si tratta di due tempi verbali che si trovano non solo in italiano, ma anche in altre lingue romanze (come il francese), mentre, della categoria verbale dell’aspetto, la distinzione più comune è quella tra aspetto perfettivo e aspetto imperfettivo:
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Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] i termini legati a elementi, strutture, materiali d’uso comune, che nella situazione italiana sono stati a lungo caratterizzati fiorentino-toscana, arricchita dalle varianti locali di tutta Italia. Il nucleo toscano di partenza aveva la stessa ...
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Gli scambi dialogici scritti mediante più computer collegati in rete (posta elettronica e chat) rientrano nel sistema dei nuovi media (➔ Internet, lingua di). Alcune caratteristiche della posta elettronica [...] istantanea telefonica o telematica), ritenuti più immediati e anticonvenzionali.
Antonelli, Giuseppe (2007), L’italiano nella società della comunicazione, Bologna, il Mulino.
Antonelli, Giuseppe (2009), Scrivere e digitare, in XXI Secolo. Comunicare ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] che non controlla l’interferenza tra due diverse modalità comunicative e di stile. In altro luogo, la parodia amp; Descartes.
Ferrari, Giuseppe (1839-1840), Saggio sulla poesia popolare in Italia, «Revue des deux mondes» 1 giugno 1839, pp. 690-720; ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...