Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] .
De Mauro, Tullio & Vedovelli, Massimo (a cura di) (1999), Dante, il gendarme e la bolletta. La comunicazione pubblica in Italia e la nuova bolletta Enel, Roma - Bari, Laterza.
Gazzola, Michele (2006), La gestione del multilinguismo nell’Unione ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] di origine longobarda è braida «campagna, podere», molto comune nei nomi di luogo, appellativo tuttora usato, quindi meno che si è chiamato Pino fino al 1863; Isola del Gran Sasso d’Italia (Teramo), Isola fino al 1863; Sant’Angelo di Piove di Sacco ( ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] : 416), e che «mal si concilia con il luogo comune dell’affinità stilistica tra il Petrarca e gli stilnovisti» (Trovato (Hegel 1997: 1094).
Hegel, Georg W.F. (1997), Estetica, ed. ital. a cura di N. Merker, introduzione di S. Givone, Torino, Einaudi ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] maschili e femminili, singolari e plurali; Corbett 20062: 730), che in italiano comprende ➔ aggettivi, ➔ nomi e ➔ pronomi:
(1) ho appena finito da una decina o da un’unità, l’elisione è poco comune con uno, otto e undici, e con mille è decisamente da ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] (fig. 2).
La peculiarità del friulano tra le parlate dialettali dell’Italia settentrionale è stata messa in luce in concomitanza con l’individuazione di una serie di fenomeni comuni a un gruppo di varietà romanze settentrionali, a cui è stato dato ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] di persona in nomi comuni negl’idiomi romanzi, Genève, Olschki.
Rüfer, Elisabeth (1981), Gallizismen in der italienischen Terminologie der Mode, Königstein, Anton Hain.
Sanga, Glauco (a cura di) (1986), L’abbigliamento popolare italiano, «La ricerca ...
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La conversazione è uno scambio verbale tra due o più partecipanti, come tipo di attività socialmente organizzata, prevalentemente di carattere informale e basata sulla ➔ lingua parlata. La conversazione, [...] it. Logica e conversazione. Saggi su intenzione, significato e comunicazione, Bologna, il Mulino, 1993).
Monzoni, Chiara & Zorzi, Daniela (2003), Le telefonate d’emergenza: un confronto fra l’italiano e l’inglese, in Thüne & Leonardi 2003, pp ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] fine (le chiameremo qui finali tipiche) hanno in comune il contenuto finale, un insieme di forme di espressione spesa. L’ho fatto per rimanere un po’ con te.
Nell’italiano delle origini, le frasi finali hanno una grande varietà di forme, destinata ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] di ortografia, Torino, E.I.A.R.
Caffarelli, Enzo & Raffaelli, Sergio (1999), Il cambiamento di nome dei comuni italiani (dall’Unità d’Italia a oggi), «Rivista italiana di onomastica» 5, pp. 115-147.
Còveri, Lorenzo (1981-1982), Dialetto e scuola ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] 1999; Maturi 2006): dall’intonazione, che nel linguaggio comune viene indicata come calata o accento, alla lunghezza ci, a Milano come a Palermo, e di le al maschile, in Italia centrale e anche nel Nord-Ovest; si tratta però di tratti marcati anche ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...