Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] e in particolare di p. animale. Il risultato più cospicuo di questa revisione fu la fondazione del behaviorismo (➔), o comportamentismo, da parte di J.B. Watson nel 1913. Secondo questa nuova impostazione, che tra gli psicologi nordamericani sarebbe ...
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Scienza cognitiva
Antonio Rainone
Con la locuzione scienza cognitiva, dalla fine degli anni Settanta, si è soliti designare l'insieme delle discipline che hanno per oggetto lo studio dei processi cognitivi [...] 'altra fonte storica da cui ha preso l'avvio la costituzione della s. c. è naturalmente la reazione al comportamentismo rappresentata dalla nascita della psicologia cognitiva (v. App. V; v. anche psicologia, in questa Appendice), la quale, basata sul ...
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Fantasia e immaginazione
Luciano Mecacci
La psicologia cognitiva e le neuroscienze contemporanee hanno introdotto una significativa differenziazione tra due processi mentali, denominati in inglese imagery [...] Settanta del 20° sec. il concetto di immagine mentale venne considerato nella sua complessità. Infatti, nella psicologia comportamentista del primo Novecento il tema dell'immaginazione non era stato affrontato così come erano stati rifiutati come ...
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GAGNÉ, Robert Mills
Graziella Ballanti
Pedagogista statunitense, nato a North Andover (Massachusetts) il 21 agosto 1916. Ha insegnato Psicopedagogia nelle università di Yale, Berkeley e Tallahassee [...] è l'istruzione.
La posizione di G., benché aperta a problemi intellettuali cognitivi, rimane rigorosamente comportamentista: l'apprendimento è capacità di risposta, determinato da condizioni esterne e vincolato da condizioni interne soggettive ...
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Identita personale e collettiva
Loredana Sciolla
di Loredana Sciolla
Identità personale e collettiva
La categoria 'identità' al crocevia delle scienze sociali
Il termine 'identità', che deriva dal [...] nello svolgimento dell'interazione e nella costruzione attiva del mondo sociale.Sul piano teorico il suo distacco dal comportamentismo, ma anche da autori come Cooley, che avevano precedentemente focalizzato l'attenzione sul Sé, si evidenzia nello ...
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Intelligenza
Domenico Parisi
Introduzione
Il contributo che la scienza, e in particolare le scienze sociali, ha dato alla comprensione del fenomeno dell'intelligenza è difficile da valutare e, in un [...] lo più creano le differenze tra le diverse intelligenze e i diversi comportamenti, quindi proprio ciò a cui il comportamentismo non dà molto peso. Al massimo, ciò che viene considerato come ereditato geneticamente è la tendenza ad associare stimoli ...
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PSICOLOGIA DELL'ETÀ EVOLUTIVA
Anna Silvia Bombi
(App. IV, III, p. 105)
Negli ultimi 15 anni vi sono stati importanti cambiamenti di prospettiva in questa disciplina, per quanto riguarda gli obiettivi [...] anche la nitida contrapposizione tra grandi teorie (o correnti di pensiero), quali l'approccio piagetiano, psicoanalitico, comportamentista, che ha caratterizzato il panorama della disciplina per quasi mezzo secolo. Attualmente si assiste a una ...
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PSICOLOGIA SOCIALE
Luciano Arcuri
. Benché si ritrovino alcuni temi d'indubbio interesse psicosociale nella speculazione filosofica e nelle tradizionali discipline morali, si può collocare la nascita [...] spinta di un rinforzo esterno, in un'autopersuasione e quindi in una modificazione di atteggiamento. Altri autori d'impronta neo-comportamentista, come C. I. Hovland, I. L. Janis e H. H. Kelley, hanno utilizzato le tipiche categorie di analisi della ...
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Pregiudizio
Giovanni Jervis
di Giovanni Jervis
Pregiudizio
Definizione del concetto
Alla lettera e in senso generale il pregiudizio è un giudizio anticipato rispetto alla valutazione dei fatti. Risponde [...] , oltre a tematiche freudiane, anche aspetti ideologici di orientamento pragmatista e specifici contributi tecnici della scuola comportamentista. La genesi dell'aggressività era ricondotta dai due autori a meccanismi di risposta alla frustrazione, e ...
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Pragmatismo
Tiziano Bonazzi
di Tiziano Bonazzi
Pragmatismo
Origini e significato
Il pragmatismo è un movimento filosofico che, sorto negli Stati Uniti negli ultimi decenni dell'Ottocento, vi ha conosciuto [...] vita al problema dell'emergere dell'intelligenza - la mente - dal comportamento irriflesso. Il suo approccio è quindi di tipo comportamentista, anche se non nel senso restrittivo di John B. Watson.In linea con i fondamenti del pragmatismo, Mead non ...
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comportamentismo
s. m. [der. di comportamento]. – 1. a. In psicologia, indirizzo di studio (detto anche, con adattamento del corrispondente termine ingl., behaviorismo), che estende i metodi osservativi della psicologia animale e l’analisi...
scatola
scàtola s. f. [prob. metatesi del lat. mediev. castula, di origine germ.]. – 1. a. Involucro di forma varia (per lo più parallelepipeda, talora cilindrica), generalm. fatto di cartone, ma anche di legno, metallo, plastica, ecc., sempre...