Durante la Rivoluzione francese, gli appartenenti a un’associazione politica (clubdei g.), così detta perché aveva sede nell’ex convento parigino dei domenicani (Jacobins) nella via Saint-Honoré. Sorto [...] estrema era rappresentata da J.-R. Hébert che, sebbene membro del clubdei cordiglieri, nell’agosto 1793 godeva anche fra i g. di un 1794 fu decisa la chiusura del club.
In Italia, il termine giacobinismo è adoperato per designare il movimento ...
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Orleans, Louis-Philippe-Joseph di Borbone duca d'
Orléans, Louis-Philippe-Joseph di Borbone duca d’
(detto Philippe-Égalité) Figlio (Saint-Cloud 1747-Parigi 1793) di Louis-Philippe (1725-1785), divenne [...] nell’abdicazione del cugino Luigi XVI, nutrì l’ambizione di salire al trono, almeno come reggente. Ammesso al clubdeigiacobini nel 1791, dopo la caduta della monarchia (ag. 1792) rinunciò al titolo nobiliare, accettando dalla Comune parigina il ...
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club
Circolo, associazione i cui membri si riuniscono in una sede propria con uno scopo determinato, talvolta anche solo ricreativo. I c. sono fioriti soprattutto in ambiente anglosassone, raggruppando [...] o politici (sec. 19°); passarono poi anche sul continente (1747: Casino dei nobili a Girgenti; 1748: Grande società all’Aia; 1770: c. in maniera notevole l’azione di c. come quello deigiacobini, dei cordiglieri e di tanti altri; dopo il colpo di ...
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Complesso degli eventi politici e sociali avvenuti in Francia tra il 1789 e il 1799, con la formazione della monarchia costituzionale e l'instaurazione della Repubblica, fino all'ascesa di Napoleone Bonaparte.
La [...] egualitario e antimonarchico, maggioritari nei club rivoluzionari di giacobini e cordiglieri, guidati da Robespierre, moderata, anche se sanguinose vendette furono compiute ai danni deigiacobini. La svolta fu sancita da una nuova Costituzione (1795 ...
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Uomo politico (Alençon 1757 - Parigi 1794). Membro del clubdei Cordiglieri, fondò nel 1790 il giornale radicale Le Père Duchesne, che gli assicurò un seguito anche in ambienti giacobini. Sostituto procuratore [...] attaccò violentemente i girondini che ne imposero l'arresto; liberato per intervento dei sanculotti e delle municipalità, sotto l'impulso di H. e dei seguaci furono approvate le leggi dei sospetti e del maximum (17 e 29 sett. 1793), ripresero slancio ...
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CARLO FELICE di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Nacque in Torino il 6 apr. 1765 da Vittorio Amedeo III di Savoia, poi re di Sardegna, e da Maria Antonietta Ferdinanda di Borbone, figlia di [...] ag. 1800, 23 ott. 1802).
Ossessionato dal pericolo deigiacobini, nel biennnio 1800-1801 scoprì e schiacciò alcune loro aveva fatto della sua cella la sede di una specie di clubgiacobino, e che, morto in carcere prima della sentenza, fu ...
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Rivoluzionario (n. 1752 - m. Bicêtre, Parigi, 1794). Curato a Parigi, aderì entusiasticamente alla Rivoluzione; colpito da interdetto per aver partecipato alle rivolte antifeudali dei contadini (apr. 1790), [...] maggio. Gli attacchi violenti rivolti anche ai giacobini provocarono la dura reazione di Robespierre, che il 28 giugno denunciò il comportamento controrivoluzionario di Roux. Espulso dalla Comune e dal Clubdei Cordiglieri, fu arrestato il 5 sett. e ...
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FEDERICI, Marco
Giovanni Assereto
Nacque a La Spezia il 4 genn. 1746 da Stefano e da Maria Cipollini. Appartenente ad una famiglia di antica aristocrazia (un suo antenato aveva ottenuto, nel 1444., [...] e per intrecciare rapporti con i jacobins d'Oltralpe.
Il club spezzino, nel quale il F. era il personaggio più elezioni per il Corpo legislativo ebbero un esito contrario alle speranze deigiacobini liguri e lo stesso F. non riuscì a farsi eleggere ...
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CERISE, Guglielmo Michele
Marco Gosso
Nacque il 29 settembre del 1769 ad Allain presso Aosta da Giovanni Antonio e da Maria Petronilla Bal. Il C. fece i suoi primi studi nel collegio di S. Benigno ad [...] dei barnabiti. Si trasferì in seguito a Torino presso il collegio delle Provincie: seguì i corsi di medicina ma non divenne mai medico. Nel 1793 era membro di un club arrivo della parabola politica deigiacobini italiani dovrebbe distinguere in primo ...
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BONAFOUS, Ignazio
Carlo Francovich
Nacque, nel 1758 circa, da Francesco e da Elena Margherita, ad Alba, dove visse con la moglie Teresa Barelli da cui ebbe quattro figli, esercitando il commercio e [...] terre. Fino dal 1793 aveva aderito al clubgiacobino torinese, capeggiato da G. Cerise, divenendo pp. 587-595; Id., Struttura sociale e realtà politica nel progetto costituzionale deigiacobini piemontesi, in Società, V (1949), pp. 436-475; Id., F ...
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club
s. m. [dall’ingl. club, che significò prob., in origine, «nodo, viluppo di persone»] (pron. ingl. ‹klḁb›, con la forma del plur. clubs ‹klḁb∫›; è diffusa, inoltre, una pron. ‹klöb›, che riproduce un adattam. francese della pron. ingl.)....