FENAROLI AVOGADRO, Girolamo
Andrea Quadrellaro
Nacque a Brescia il 26 febbr. 1754, da un'antichissima famiglia di nobili rurali proveniente da Tavernola sul lago d'Iseo, ascritta in seguito al patriziato [...] che per l'avvenire l'elezione fosse fatta "da tutto il corpo dei consiglieri" e che anche i non nobili avessero voce in Consiglio, col d'Oltralpe, che ben presto si acquistò fama di clubgiacobino tanto da essere chiuso dalle autorità.
Nel 1793 il ...
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MAGENTA, Pio
Arianna Arisi Rota
Nacque a Sedone, frazione di Zerbolò, in Lomellina, il 26 ott. 1771 dal fittabile Giuseppe e da Cristina Rognoni. Frequentato il ginnasio e il liceo a Pavia, conseguì [...] dell'ex provincia Lomellina, dalle pagine dei due giornali giacobini pavesi - il Giornale del Ticino e e società nell'Italia napoleonica, Milano 1988, ad ind.; S. Nutini, Club e attività "patriottiche" a Pavia nel Triennio, in Annali di storia pavese ...
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FASULO, Nicola
Renata De Lorenzo
Nacque a Napoli 11 23 nov. 1754 e non l'11 nov. 1768 (come viene per lo più riportato), da Filippo, "antico uffiziale ingegnere, poi architetto civile" (D'Ayala), e [...] Lauberg e alla citata congiura giacobina, insieme coi fratelli Giuseppe e Alessio, e "fu a capo di un club a cui molti si iscrissero" durato fino al 15 aprile, e fu presidente dei comitato centrale giacobino e del comitato di Polizia.
"E furon ...
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POLCASTRO, Girolamo
Valentina Dal Cin
POLCASTRO, Girolamo. – Nacque a Padova il 30 aprile 1763 dal conte Sertorio, esponente di una famiglia aggregata al nobile Consiglio cittadino nel 1406 e confermata [...]
I salotti e i club ebbero un ruolo nella diffusione di orientamenti filofrancesi, e molti dei loro aderenti entrarono a veste di rappresentante del Padovano. Identificati come «giacobini» per il loro coinvolgimento nei governi democratici, entrambi ...
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PALOMBA, Francesco Paolo
Cristina Passetti
PALOMBA, Francesco Paolo. – Nacque nel 1779 ad Avigliano, importante centro agricolo a poca distanza da Potenza, da Giustiniano e da Angela Maria Parrini.
Come [...] Gagliardi aprì una scuola privata e organizzò clubgiacobini che furono frequentati attivamente da Angelo Maria , ottenendo l’erezione di un cippo in onore dell’aviglianese e dei suoi compagni uccisi nella reazione popolare. Una lapide a Castel Sant ...
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CELENTANI, Nicola
Marina De Marinis
Nacque a Napoli nel 1770. Sostenitore delle idee della Rivoluzione francese, prese parte nell'agosto del 1793 alla cena di Posillipo, che vide la nascita, sotto la [...] giacobina napoletana, la Società patriottica, costituita da una rete di clubs elementari collegati ad un club contumace, alla pena di morte e alla confisca dei beni. Come la maggior parte dei profughi scampati alla reazione del 1794, si recò ...
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GALIANI, Vincenzo
Silvio De Majo
Nacque a San Pietro di Montoro Superiore, presso Avellino, il 22 marzo 1770 da Gennaro e da Maria Saveria Pepe, appartenenti a una tranquilla famiglia della borghesia [...] entusiasta, fu uno dei molti studenti conquistati nei primi anni Novanta alle idee giacobine, grazie ai contatti Il G. fu tra i principali fondatori della prima cellula ("club elementare") della Società patriottica, di cui fu nominato segretario nel ...
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BAROLO, Ferdinando
Umberto Coldagelli
Nato nel 1751 a Giaveno (Torino), si laureò in medicina a Torino ed esercitò all'inizio la libera professione. Le sue idee repubblicane lo posero presto al centro [...] giacobino piemontese, che, nel corso dei 1793, a Torino e in altre città, assunse forme organizzative più solide in vista di una decisa azione rivoluzionaria. A Torino, uno dei Vinay si riuniva anche un terzo club, che, sebbene avesse un orientamento ...
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sanculotto
(fr. «sans culotte») Il termine fu inizialmente coniato (1791-92) in accezione spregiativa dagli aristocratici francesi per indicare coloro i quali, tra i partecipanti al processo rivoluzionario [...] , Hébert, confluendo in parte tra i giacobini. Organizzati in club e sezioni, protagonisti nelle fasi più drammatiche relativi alla difficoltà dell’approvvigionamento e all’aumento dei prezzi, reclamando la regolamentazione dell’economia. Sostenitori ...
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Russo, Vincenzo
Scrittore e politico (Palma Campania 1770-Napoli 1799). Rivoluzionario giacobino-socialista, membro della Società patriottica, poi del club rivoluzionario (1794), fu coinvolto nei processi [...] repressivi ordinati da Ferdinando IV per stroncare l’attività dei primi giacobini napoletani; rimesso in libertà, visse a Milano e in Svizzera. Seguì l’esercito francese nella campagna del 1796 in Italia e svolse attività a Roma e nella Repubblica ...
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club
s. m. [dall’ingl. club, che significò prob., in origine, «nodo, viluppo di persone»] (pron. ingl. ‹klḁb›, con la forma del plur. clubs ‹klḁb∫›; è diffusa, inoltre, una pron. ‹klöb›, che riproduce un adattam. francese della pron. ingl.)....