Elemento chimico del gruppo degli alogeni, scoperto da K. W. Scheele nel 1774 e isolato da H. Davy nel 1810; simbolo Cl, numero atomico 17, peso atomico 35,457; sono noti due isotopi stabili 3517Cl e 317Cl [...]
Il c. non si trova mai libero, salvo in qualche emanazione vulcanica; è molto diffuso allo stato dicloruro, specialmente come clorurodisodio, di potassio e di magnesio, che si trovano disciolti nelle acque del mare e allo stato solido in diversi ...
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La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in sé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma.
La m. si presenta sotto specie [...] ) e m. delle miniere (m. minerali metallifere quali ferro, rame, zinco, piombo; m. minerali non metallifere quali zolfo, clorurodisodio; m. combustibili quali carbone, petrolio, gas naturali); in base agli usi delle m. prime si distinguono m ...
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saturazione Processo attraverso cui un corpo (o un sistema materiale, o una sostanza) si rende o diventa saturo, cioè tale che certe sue caratteristiche, essendo salite al più alto livello possibile, non [...] un liquido fino a renderlo saturo. La s. si effettua nel procedimento Solvay di produzione della soda (➔ sodio) tra ammoniaca e clorurodisodio in soluzione acquosa (salamoia), o negli zuccherifici per trasformare, immettendo anidride carbonica, la ...
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(o piombo tetraetile) Liquido oleoso incolore, Pb(C2H5)4, dall’odore gradevole, fortemente tossico, facilmente assorbito dall’organismo, oltre che per inalazione dei vapori, anche per contatto diretto [...] vapore e purificato per lavaggio con cromato sodico o acqua ossigenata; il piombo residuo viene privato del clorurodisodio e della fanghiglia e poi viene nuovamente utilizzato. Il processo sopra descritto può essere realizzato secondo un sistema a ...
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Tecnopolimeri
Paola Fabbri
Massimo Messori
Francesco Pilati
Maurizio Toselli
Col termine tecnopolimeri (engineering plastics o engineering polymers) si indicano, in genere, le materie plastiche utilizzabili [...] . - La preparazione del PPS consiste nella reazione di solfuro disodio con p-diclorobenzene in un solvente polare. La produzione di polimero è accompagnata dalla formazione diclorurodisodio come sottoprodotto. Il polimero che si ottiene ha ...
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Processi di separazione nell’industria chimica e nelle tecnologie ambientali
Stefano Carrà
La separazione dei singoli componenti dalle loro miscele o da soluzioni liquide costituisce un’operazione importante [...] .
Il materiale R, una resina contenente ioni sodio, è in grado di scambiare lo ione calcio con la fase acquosa. In seguito la resina carica di calcio viene trattata con una soluzione diclorurodisodio, in modo da rigenerarne la forma originaria ...
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In chimica, composto derivante da un acido per sostituzione totale o parziale degli atomi di idrogeno ionizzabili con atomi di metallo o con altri cationi.
Nome usato correntemente per indicare il cloruro [...] in Toscana (Volterra), in Calabria, in Sicilia e in Germania, nei quali si ha il 98% e oltre diclorurodisodio. L’estrazione è semplice poiché, data la compattezza della roccia, si possono scavare ampie gallerie lasciando come sostegni pilastri ...
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Elemento chimico, simbolo H, peso atomico 1,008, scoperto da H. Cavendish nel 1766. Il suo nome deriva dal fr. hydrogène, termine coniato come aggettivo («che genera l’acqua») dal chimico francese G. de [...] (per il catodo si usano metalli nobili o nichel sintetizzato; per l’anodo perowskiti contenenti ossidi di cobalto, lantanio ecc.). Si adottano soluzioni diclorurodisodio quando si vuol produrre soda caustica e cloro; l’i. in tal caso è un prodotto ...
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Chimica
Perdita spontanea o sottrazione forzata di acqua da un corpo. Se l’acqua contenuta nel corpo è di impregnamento la d. non altera la struttura molecolare del corpo: più propriamente si dovrebbe [...] depressione della grande fontanella, stato tossico. Il trattamento è basato, tra l’altro, sulla somministrazione di soluzioni diclorurodisodio (per via orale o fleboclisi).
Tecnica
La d. forzata si effettua con procedimenti diversi: per semplice ...
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Composti chimici (indicati anche con la sigla PCB) costituiti da due anelli benzenici legati fra loro, con alcuni atomi d’idrogeno sostituiti con atomi di cloro. Hanno trovato in passato un diffuso impiego [...] un trattamento chimico con una miscela costituita da sodio borano (NaBH4), titanocene dicloruro e un’ammina: il sodio reagisce selettivamente con il cloro contenuto nei p. dando luogo a clorurodisodio e a bifenili non alogenati, caratterizzati da ...
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sodio
sòdio s. m. [lat. scient. sodium, der. del lat. mediev. soda «soda»]. – Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalini, di simbolo Na, numero atomico 11, peso atomico 23, mai libero per la sua facile ossidabilità ma molto diffuso in...
clorurazione
clorurazióne s. f. [der. di clorurare]. – 1. Operazione con cui, mediante cloro gassoso o alcuni composti del cloro, s’introducono, in presenza di catalizzatori, uno o più atomi di cloro in un composto organico, per saturare doppî...