Acido carbossilico aromatico, C6H5COOH, derivabile dal benzene per sostituzione di un atomo di idrogeno dell’anello con un gruppo carbossilico −COOH; in natura è largamente diffuso sia libero sia come [...] di anice ecc. Cristalli aghiformi a scaglie bianche, dall’odore caratteristico, solubili in alcol, in etere, in cloroformio e in benzene, poco in acqua. Sinteticamente si ottiene per decarbossilazione dell’anidride ftalica, per idrolisi alcalina del ...
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IPOTENSIVI
Alberico Benedicenti
Farmaci che abbassano la pressione del sangue nei vasi. Come per il gruppo antagonista, i farmaci ipotensivi debbono la loro efficacia sia a una modificazione degli equilibrî [...] , come dimostrò T. Lauder Brunton, il tono periferico dei vasi per una vasoparalisi periferica. Il cloralio e il cloroformio, solo a dosi molto elevate, sono in grado di determinare una paralisi vascolare periferica. Per contro alcuni metalli, quali ...
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Contrazioni muscolari involontarie, accompagnate da dolore. I crampi colpiscono spesso muscoli sopraffaticati o insorgono durante e dopo il movimento. Alcuni individui sono più predisposti degli altri. [...] uno dei sintomi principali della tetania (v.); possono manifestarsi anche in molte forme d'intossicazione (alcoolismo, cloroformio, stricnina, piombo, ecc.), nella donna durante l'allattamento, in seguito a malattie infettive. Fra i crampi ...
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Ossiacido organico, di formula C15H20O4; cristalli incolori, alquanto solubili in acqua. Il lattone dell’acido s. costituisce la santonina, di formula C15H18O3, contenuta nelle sommità fiorite di alcune [...] , di sapore amaro, inalterabili all’aria, che alla luce si colorano rapidamente in giallo, solubili in alcol, in cloroformio, quasi insolubili in acqua. La santonina è un vermifugo particolarmente efficace contro i nematodi (ascaridi ecc.): agisce ...
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. Questa sostanza, scoperta fin dal 1848, da Stenhouse che le diede il nome, ebbe il suo quarto d'ora di notorietà nel tempo della guerra, quando fu usata come aggressivo. Corrisponde alla formula C Cl3 [...] sopra un grande numero di composti organici: si può ottenere facendo agire l'acido nitrico concentrato sul cloralio o sul cloroformio e in molti altri modi.
Il metodo pratico di preparazione della cloropicrina consiste nel far agire il cloruro di ...
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LANOLINA
Alberico Benedicenti
. È il grasso che si ricava dall'untume della lana della pecora. Era noto a Dioscuride, che insegna il modo di prepararlo col nome di οἴσυπος, ed è descritto da Celso e [...] Fonde a 35°-40°: brucia con fiamma fuligginosa. È parzialmente solubile in alcool bollente, solubilissima in etere, cloroformio, solfuro di carbonio, ecc. Chimicamente consta in massima parte di esteri della colesterina e dell'isocolesterina: esteri ...
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Sostanze che si ottengono nella scissione della clorofilla per azione dell'acido ossalico, scissione assai blanda in confronto di quella operata dagli alcali e che conduce alla semplice sostituzione del [...] Le feofitine sono sostanze cerose, colorate in azzurro scuro, poco solubili in acqua, abbastanza solubili in etere, acetone, cloroformio, con colorazione verde oliva. Formano complessi organometallici col rame, col ferro e con lo zinco, assumendo una ...
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Prodotto fornito dall'Andira araroba Aguiar, albero della famiglia Leguminose, sottofamiglia Papilionate. Questa pianta cresce nel Brasile, nella regione di Bahía; ha foglie alterne, imparipennate con [...] , si sminuzza il legno e si ricava la sostanza cristallina gialla, polvere di Gôa o di Araroba, da cui con benzolo bollente e cloroformio s'estrae la crisarobina che ne costituisce il 70-80%. La polvere di Gôa s'usa anche come veleno per la pesca di ...
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VITALI, Dioscoride
Agostino Palmerini
Chimico farmaceutico e tossicologo, nato a Cortemaggiore (Piacenza) nel 1832, morto a Venezia il 1° marzo 1917. Prese parte alla guerra di Crimea e fu volontario [...] fu chiamato alla cattedra di chimica farmaceutica. Al suo nome sono legati due metodi: uno per il riconoscimento del cloroformio, l'altro per la dimostrazione del pus con la tintura di guaiaco.
Scrisse: Sulle odierne dottrine chimiche, Milano 1874 ...
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denaturante
Agente di natura fisica o chimica, in grado di provocare la denaturazione di alcune macromolecole biologiche, quali proteine e acidi nucleici, a seguito della rottura dei legami che ne stabilizzano [...] . I d. chimici di uso più comune sono gli acidi e gli alcali forti, l’urea, la guanidina, il dodecilsolfato di sodio, le soluzioni concentrate di alcuni sali inorganici (solfato d’ammonio), molti solventi organici (acetone, etere, cloroformio). ...
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cloroformio
clorofòrmio s. m. [dal fr. chloroforme (termine coniato nel 1834 dal chimico J.-B. Dumas), comp. di chlor(ure) «cloruro (d’idrogeno)» e (acide) form(ique) «acido formico»]. – Composto organico, di formula CHCl3 (più propriam. detto...
cloroformiato
s. m. [der. di cloroform(ico), col suff. -ato]. – In chimica: 1. Nome degli esteri dell’acido cloroformico; sono liquidi molto volatili, di odore soffocante, usati un tempo come aggressivi chimici. 2. Sale dell’acido cloroformico.