In ogni epoca, in ogni scuola e in ogni genere di musica si è fatto uso (più particolarmente nei movimenti del canto) di speciali andamenti melodici, che, o con note di passaggio o con effetti di ritardo [...] delle scuole dei Merulo, dei Caccini, dei Diruta, si affermano nelle opere durature di Girolamo Frescobaldi, di ClaudioMonteverdi e dei loro allievi e continuatori. Da quell'epoca acquista, quindi, rigoglio pieno e completo anche il sistema ...
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. Come termine musicale la parola aria ha due diversi significati fondamentali, entrambi correnti tanto nell'uso antico quanto nel moderno. In primo luogo, in senso figurato somigliante a quello di motivo, [...] , o boschi ombrosi", alternantisi col ritornello strumentale nella prima Favola in musica di ClaudioMonteverdi. Nel prologo dello stesso Orfeo, anzi, il Monteverdi, col variare la musica solistica delle varie strofe e col riprendere quella dei ...
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Compositore di musica, nato ad Arezzo il 5 agosto 1623, morto a Firenze il 14 ottobre 1669. Il C. cantò giovanissimo al Duomo e alla Pieve, dove rimase fino a quando (giugno 1637), entrò nei minori conventuali [...] l'intensa, vivida espressività, non pur melodica, ma anche armonistica e timbrica, del maestro dei Veneziani: ClaudioMonteverdi. E veneziana appare quasi sempre, oltre le sporadiche imitazioni francesizzanti di alcuni lavori (Serenata del 1662), la ...
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Regista di opera lirica canadese, nato a Toronto il 23 giugno 1954. A partire dagli anni Novanta si è imposto come uno dei registi più innovativi per la messa in scena di spettacoli in cui la profonda [...] Sanjust, Ken Russell, Frank Corsaro, Trevor Nunn). Nel 1978 alla Bristol intimate opera allestì L’incoronazione di Poppea di ClaudioMonteverdi, ma il primo successo lo ottenne nel 1988, a Ginevra, con Mefistofele (occasione in cui collaborò per la ...
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Romano, ritenuto fratello di Felice (v.), e anch'egli compositore. In mancanza di dati sicuri circa la sua nascita, si usa seguire il Fétis, che la pone verso il 1567; si crede che sia morto verso il 1621, [...] dal padre Ancino, svolge, nel 1619, la laude draminatica che egli denomina ancora madrigale, come ClaudioMonteverdi svolgerà il madrigale drammatico nei Madrigali guerrieri e amorosi approssimandolo allo stile rappresentativo. Del Teatro armonico ...
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Significa l'uso di più semitoni che alterino la serie naturale dei suoni, base della musica occidentale, detta serie diatonica.
Mentre nella suesposta serie diatonica non vi sono che due semitoni, la serie [...] dice cromatismo. Maggiori maestri del cromatismo furono Adriano Willaert, Nicolò Vicentino, Luca Marenzio, Gesualdo da Venosa, ClaudioMonteverdi. Questa prima fioritura cromatica si può considerare compresa tra la metà del Cinquecento e la metà del ...
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Regista di opera lirica tedesco, nato a Pulheim (Renania Settentrionale, Vestfalia) l’8 settembre 1950. Esponente del cosiddetto Regietheater, caratterizzato da performance all’insegna della sperimentazione [...] in scena il Moses und Aron di Arnold Schönberg (2009), la prima mondiale di Layla and Majnun di Samir Odeh-Tamimi (2010) e il Tristano e Isotta di Wagner (2011). Nel 2014 ha diretto Il ritorno di Ulisse in patria di ClaudioMonteverdi a Zurigo. ...
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Compositore, nato a Bari verso la metà del 1500, da famiglia nobile milanese. Ignota è la data della morte. Fu maestro di cappella del duca di Mantova, dopo essere stato per 20 anni al servizio di Gesualdo [...] -1609. Due di essi sono inseriti nella Maddalena, sacra rappresentazione di G. B. Andreini, alla cui musica collaborò anche ClaudioMonteverdi. Dell'E. si conosce ancora una villanella a 3 voci Perché non m'ami della raccolta Antiquis.
Peraltro la ...
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FERDINANDO I de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, nel luglio del 1549, quintogenito maschio di Cosimo I, duca di Firenze, e di Eleonora de Toledo, figlia di don Pedro, [...] il matrimonio di Cosimo con Maria Maddalena d'Austria, l'Arianna, con testo sempre del Rinuccini e musica di ClaudioMonteverdi. A palazzo Pitti F., fedele alla antiche passioni, fece trasportare gran parte delle collezioni antiquarie raccolte a Roma ...
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FERDINANDO Gonzaga, duca di Mantova e dei Monferrato
Gino Benzoni
Secondogenito del principe e prossimo duca di Mantova Vincenzo e d'Eleonora de' Medici, F. nacque a Mantova il 26 apr. 1587; e, nel [...] si occupò la prozia paterna Margherita Gonzaga, vedova d'Alfonso II d'Este, e fu suo maestro di musica ClaudioMonteverdi) - rimase in custodia di F., coll'esplicita approvazione dell'imperatore Mattia.
Un bruciante smacco per Carlo Emanuele I, il ...
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monteverdino
s. m. e agg. Chi o che è nato o abita nel quartiere romano di Monteverde. ◆ Monteverdino di nascita, cresciuto a pane e Roma il presidente del Consiglio Massimo D’Alema. (Antonella Piperno, Repubblica, 15 novembre 1998, Roma,...