Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] latini, sembra sigillare il passaggio della cultura greca classica alle città italiane. Dopo la fine dell’Impero d’Oriente (1453), M. Ficino si muoverà fra il mondo di Lucrezio, deserto di Dio, e la torbida teurgia di Proclo, mentre G. Pico della ...
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Il governo esercitato da un principe; il territorio soggetto alla giurisdizione di un principe o di un sovrano assoluto.
Il p. dell’antica Roma
Con riferimento all’esperienza giuridico-politica di Roma [...] dei castellani e dei milites. Grazie anche al Movimento della pace di Dio, si mise però in moto (10°-11° sec.) un processo di . L’imposizione dell’autorità del principe o della città dominante avvenne attraverso una serie di concessioni che finirono ...
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Musicologia
Mario Baroni
Giovanni Giuriati
Antonio Serravezza
Franca Trinchieri Camiz
Definizione, origini e sviluppi istituzionali
di Mario Baroni
In prima approssimazione la m. può essere definita [...] attorno ai Phonogramm-Archiv fondati nel 1902 in quella città.
Il termine etnomusicologia è stato usato negli anni suono del loro strumento, sollevano lo spirito e innalzano lodi a Dio (re Davide salmista, s. Cecilia cantante celeste), o trasformano ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] di quello laico, ossia essenzialmente il palazzo. Ma anche la città si presenta come un centro molto importante di produzione di i.: nulla, dove s'invoca a torto e a traverso, in certe epoche Dio e il diavolo, in altre la pioggia e il bel tempo, è ...
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Teologie
Giuseppe Ruggieri
Tra la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. non ci sono state nuove acquisizioni capaci di sconvolgere il paesaggio teologico. Semmai si è consolidata una certa diversità [...] silenzioso pellegrinaggio di inizio che portava dalla Porziuncola alla città - nelle cui chiese o piazze si sarebbe celebrata " la comune fede nel mistero dell'incarnazione del Verbo di Dio vero Dio e vero uomo. La sua divinità e la sua umanità sono ...
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Rivoluzione
RRoger Garaudy
di Roger Garaudy
Rivoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione non si definisce per i mezzi che impiega: a) la rivoluzione non si definisce per la violenza; b) [...] dentro [...] poiché l'uomo vive in Dio, e Dio in lui, Dio è nato in lui e lui in Dio".
Quando Lutero afferma dopo Giovanni Hus, anarchia urbanistica, che rende impossibile la vita nelle città, del massacro dell'ambiente, della distruzione degli spazi ...
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Liberta
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Libertà
sommario: 1. Libertà negativa. 2. Libertà positiva. 3. Libertà di agire e libertà di volere. 4. Determinismo e indeterminismo. 5. Libertà dell'individuo [...] Stati moderni e della seconda agli Stati, o meglio alle città antiche: ‟Lo scopo degli antichi - egli scrive - era allora esaltato come il ‛razionale in sé e per sé', come il dio terreno (da Hobbes a Hegel), è soltanto un riflesso della società civile ...
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Ideologia
Georges Burdeau
di Georges Burdeau
Ideologia
sommario: 1. Introduzione. 2. L'ideologia come fatto sociale. 3. Funzione delle ideologie. 4. Politica e ideologia. 5. Imprevedibilità della fine [...] i credenti tra loro. Ma in essa l'oggetto della fede non è un dio, è l'uomo stesso. L'ideologia trova il proprio fondamento non in una di oggi, ciò che può essere propizio all'edificazione della Città di domani.
Se, come non par dubbio, ammettiamo ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] sono pronti ad accettare l'Olocausto come la volontà di Dio che non bisogna discutere dissacrano la sacra incredulità di coloro la e in Israele, pur continuando a portare i nomi delle città russe, polacche e ungheresi di origine. Alla metà del ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] di altri edifici distribuiti su un vasto territorio fuori le mura della città tardoantica; il complesso di cinque qaṣr di Umm al-Walid e con un palazzo reale, un tempio-piramide dedicato al dio tutelare, un mercato e le residenze di nobili e ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...