Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] era il medico Hanana'el; si trattava di una popolazione rilevante che portò Romualdo Salernitano a parlare dicittà "Iudaica" (1866, p. 418). natura sono le azioni miracolose che sono opera diDio, come aveva sottolineato anche lo stesso Michele Scoto ...
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Paolo I, santo
Paolo Delogu
Appartenente ad una famiglia della nobiltà cittadina romana che aveva le sue case nella regione della via Lata (via del Corso), fin da piccolo venne allevato ed educato nelle [...] papa il 29 maggio 757. Il suo governo nella cittàdi Roma dovette risentire delle condizioni conflittuali in cui era avvenuta di Pipino la "chiesa diDio e il popolo romano", la "chiesa diDio e il suo popolo peculiare", mentre il complesso di ...
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Giovanni II
Maria Cristina Pennacchio
Di G. non si conoscono né la data né il luogo di nascita, ma secondo il Liber pontificalis era di famiglia romana, figlio di un tale Proietto. Durante il suo pontificato, [...] de Trinitate passus est", ma anche il titolo mariano di theotòkos ("Madre diDio"). Poiché gli Acemeti avevano inviato i loro rappresentanti, christianarum Romae. Le basiliche paleocristiane di Roma (Sec. IV-IX), I, Città del Vaticano 1937, pp. 118 ...
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ZACCARIA, santo
Paolo Delogu
Di origine greca, figlio di Policronio, apparteneva probabilmente ad una delle numerose famiglie che si trasferirono dall'Oriente a Roma tra la fine del VII secolo ed i [...] prudentemente, consentendo il ripristino delle icone della Madre diDio e dei santi. Z., informato, inviò ad Anastasio una volta ad ottenere che il re togliesse l'assedio alla città. Pochi giorni più tardi, anzi, Ratchis rinunciò al Regno e ...
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MONTEVERGINE
MMario Placido Tropeano
Montevergine, oggetto di ventisei documenti federiciani, risulta un destinatario particolarmente favorito tra le grandi abbazie benedettine. Il primo documento risale [...] di un palazzo sito nella cittàdi Bari; infine nel luglio 1250 inviò un mandatum al giustiziere di Capitanata, Gervasio di G.G. Giordano, Croniche di Monte Vergine, Napoli 1649; M. de Masellis, Iconologia della madre diDio Maria Vergine, ivi 1654; A ...
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Anastasio I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Siricio. Il Liber pontificalis menziona la sua origine romana, il nome del padre, Massimo, e la durata del suo pontificato in tre anni e dieci [...] egli si astenne dal pronunciarsi rimandando il giudizio a Dio sulla base di 1 Re 16, 7. Secondo Girolamo (Apologia 63.
Per la documentazione archeologica v.: Codice topografico della cittàdi Roma, a cura di R. Valentini-G. Zucchetti, II, Roma 1942 ...
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Alberto Melloni
La beatificazione di piazza e il concertone del 1° maggio
Al funerale di Giovanni Paolo II, spentosi il 2 aprile 2005 e sepolto nelle grotte vaticane l’8, il movimento dei Focolari si [...] stessa cittàdi Roma, invasa da una fiumana di pellegrini, ha ripreso sotto gli occhi delle telecamere la fisionomia che aveva nel funerale di con cui il pontefice dichiara che un servo diDio può essere venerato pubblicamente come beato, e ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] , secondo C., totalmente viziata dal peccato originale, e il libero arbitrio non è più in grado, da solo, di dirigersi al bene: volere questo è dono diDio, al pari della fede. Come non vi è merito umano che derivi dalle opere, così la salvezza è ...
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FESTO
Paolo Bertolini
Poco ci dicono le fonti note circa questo vescovo di Capua - l'ultimo prima della conquista della città da parte dei Longobardi beneventani - il cui nome ricorre, tra l'aprile [...] i territori di dominio imperiale. Dopo aver devastato le cittàdi Velia, di Busento, di Blanda sulla costa ., XI, Paris 1949, col. 892; J. Richards, Il console diDio. La vita e i tempi di Gregorio Magno, Firenze 1984, pp. 213, 227, 249 s.; P ...
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Calvino e il calvinismo
Massimo L. Salvadori
Le opere dell'uomo sono solo quelle che Dio permette
Il francese Giovanni Calvino è stato, dopo il tedesco Martin Lutero, il maggiore esponente della Riforma [...] in lui l'uomo che avrebbe potuto consolidare la Riforma nella città, ma, non essendo riuscito nel suo intento ed essendo stato diDio, che è il sovrano di tutto e di tutti. Quella diDio è una sovranità che non si può contrastare; il solo pensiero di ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...