Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Botero
Robertino Ghiringhelli
La vita di Giovanni Botero, altalenante tra certezze e dubbi, fama e oblio, ebbe un filo conduttore mai interrotto: la ricerca di un legame duraturo tra fede e [...] tre assiomi: i regni e le vittorie sono legati a Dio; i principati e l’autorità politica sono rafforzati dal rispetto delle città, In Venetia 1589.
Della ragion di Stato, libri dieci. Con tre libri delle cause della grandezza delle città. [...] Di ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Alessandro Manzoni
Salvatore Silvano Nigro
Alessandro Manzoni non fu un filosofo. Tuttavia attraversò le discussioni filosofiche del suo tempo alla ricerca costante di una conciliazione tra filosofia [...] Immanuel Kant e Walter Benjamin) a dibattere sul mutismo diDio, sulla giustizia, sullo scandalo del male, e che Calabrie: la catastrofe e i lumi, in Città e rovine letterarie nel XVIII secolo italiano, a cura di S. Fabrizio-Costa, Bern 2007, pp. 225 ...
Leggi Tutto
GARIN, Eugenio Antonio
Michele Ciliberto
Nacque a Rieti il 9 maggio 1909, figlio di Francesco e di Teresa Barbagli.
La formazione
Il nonno, intendente di Finanza, si era trasferito dalla Savoia in Toscana [...] nato a Rieti in seguito al trasferimento in quella città del padre, che come professore di liceo aveva girato, si può dire, tutta l la dignità, dell'uomo; il rapporto tra uomo, mondo, Dio; il carattere e il significato dell'esperienza umana. È stato ...
Leggi Tutto
DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] a Pisa, iniziando a lavorare nel servizio postale della città; la famiglia che formò sposandosi nel 1702 visse modestamente: argomentazioni con cui la Chiesa avvalorava la concezione cristiana diDio, e sulla difformità da questa delle idee espresse ...
Leggi Tutto
CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] non potevano non piacermi") e, trasferitosi "dai campi nella città", si diede a dettare ben altri versi (quantunque d , che è la progressiva attuazione del regno diDio.
Cominciò dal teatro, proponendosi di dar all'Italia "del secolo nuovo", non ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Simone Porzio
Eva Del Soldato
L’aristotelismo rinascimentale è stato a lungo ritenuto una tradizione filosofica ossessionata da sottigliezze formali e del tutto rimossa dalla vita del suo tempo. Gli [...] i primi studi nella città natale per poi trasferirsi a Pisa, dove divenne uno degli allievi prediletti di Agostino Nifo (1469 protegga se non Cristo, grazie al quale è possibile divenire figli diDio a coloro che credono nel suo nome (An homo, cit., ...
Leggi Tutto
CIRILLO, Giuseppe Pasquale
Raffaele Ajello
Nacque nel 1709 a Grumo Nevano, un borgo a metà strada fra Napoli ed Aversa. Conterraneo di Nicola Capasso, trovò in quel dotto letterato non soltanto colui [...] Méditation troisième, in cui è la logica che prova l'esistenza diDio, e la speculazione si soddisfa e placa nel postulare l' era entrato ancora nella cittàdi Napoli, già il C. aveva individuato in Bernardo Tanucci l'uomo di cultura umanistica, il ...
Leggi Tutto
Spazio
Paolo Casini
Spazio è un sostantivo polisenso che designa in generale un'estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri [...] sia nell'orientamento e nella topografia di edifici di culto, templi, città.
Non è immune dai residui arcaici emanativo diDio" oppure "il sensorio diDio": un ente che esprime, insieme con il tempo, "la quantità di esistenza diDio"; ma ...
Leggi Tutto
Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] era il medico Hanana'el; si trattava di una popolazione rilevante che portò Romualdo Salernitano a parlare dicittà "Iudaica" (1866, p. 418). natura sono le azioni miracolose che sono opera diDio, come aveva sottolineato anche lo stesso Michele Scoto ...
Leggi Tutto
DEL MEDIGO (del Medigo), Elia (Helias Cretensis, Eliyahu ben Moses Abba)
Alberto Bartòla
Figlio di Moses Abba, nacque a Candia da una delle più importanti famiglie ebree cretesi - da cui Helias Cretensis, [...] il Vecchio, fondatore di una sinagoga nella cittàdi Candia; Mejuhas, morto poi senza prole; Shemarjah, filosofo, padre di Moses Abba genitore accenno fatto alla composizione di una quaestio latina sui rapporti tra Dio, intelligenze angeliche, e ...
Leggi Tutto
citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...