Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] sua città natale, fu scomunicato dallo stesso padre per le sue idee religiose. Di agiata diDio, buono e amorevole, pieno d'indulgenza e di compassione. Gesù Cristo, Figlio diDio, non può essere perciò figlio del Dio del Vecchio Testamento, ma di ...
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Forma latinizzata del cognome del mistico tedesco H. Seuse (n. forse Costanza o Ueberlingen 1293 circa - m. Ulma 1366). Allievo di Eckhart, improntò la sua dottrina sull'analisi delle sue frequenti esperienze [...] , conseguenza delle lotte tra Ludovico di Baviera e la Curia, e dell'interdetto papale onde la città fu colpita, e fu perciò il tema del severo giudizio diDio e dell'espiazione; la seconda parte descrive la vita di chi si deve apprestare a morire ...
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Storico del mondo antico e filologo italiano (n. Bari 1942). è professore emerito di filologia greca e latina presso l’Università di Bari, profondo conoscitore della cultura classica e autore di importanti [...] Treccani, dirige la rivista Quaderni di storia e la collana La città antica. I suoi numerosissimi studi, con G. Zagrebelsky, 2014; Augusto figlio diDio, 2015; Gli occhi di Cesare. La biblioteca latina di Dante, 2015; Tucidide. La menzogna, ...
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Sorrentino, Paolo. – Regista e sceneggiatore italiano (n. Napoli 1970). Tra gli autori più interessanti del cinema italiano contemporaneo, in grado di conciliare il rigore formale con sceneggiature, da [...] e F. Opzetek a pochi giorni dal sisma che ha sconvolto la città abruzzese; This must be the place (2011), che l'anno successivo 2021 ha scritto e diretto il film È stata la mano diDio, candidato al Premio Oscar 2022 come miglior film straniero, che ...
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Scrittore norvegese (Kvikne, Hedmark, 1832 - Parigi, 1910). Studiò dapprima a Molde e poi nella capitale, dove conobbe Ibsen, Vinje e J. Lie, ma li lasciò ben presto per passare a occuparsi di letteratura, [...] 1877) a Støv ("Polvere", 1882), da Det fiager i byen og på havnen ("Bandiere sulla città e sul porto", 1884) a På Guds veje ("Sulle vie diDio", 1889) c'è più volontà di bene e buon senso che acume psicologico e senso dell'arte. Persino il dramma che ...
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Scrittore, storico dell'arte e critico italiano (Novate Milanese 1923 - Milano 1993). Narratore dall'intensa produzione, che ebbe avvio con I segreti di Milano, ciclo inteso a rappresentare, in chiave [...] presso l'università Cattolica di Milano, ha esordito nel 1954 con un racconto, Il diodi Roserio, che, con (1988) e Verbò (1989). Nel 2012 il Museo d'Arte della Cittàdi Ravenna ha reso omaggio all'intellettuale con la mostra Caravaggio, Courbet, ...
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Mistico (Strasburgo 1300 circa - ivi 1361). Discepolo di Eckhart, influenzato dallo Pseudo-Dionigi, T. volse tutta la sua speculazione all'intento di raggiungere Dio e unirsi a Lui. Grazie forte apprezzamento [...] queste due città tutta la sua attività pastorale, soprattutto in conventi femminili. Strasburgo fu l'anima di un gruppo di mistici, tra della propria anima, in modo assolutamente ineffabile, l'immagine diDio: qui brilla la luce divina in cui l'uomo, ...
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Regista italiano (Roma 1911 - Firenze 1999); allievo dell'Accademia naz. d'arte drammatica, si perfezionò a Parigi con J. Copeau. Nel 1948 ha fondato il Piccolo Teatro della cittàdi Roma che ha diretto [...] 1986); Luzi (Ipazia e Il messaggero, 1979; Rosales, 1983); Fabbri (Al dio ignoto, 1980); Betti (Corruzione al palazzo di giustizia, 1983); ecc. Negli ultimi anni ha proseguito la sua attività in Italia e all'estero continuando, anche come insegnante ...
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Anabattista (Münster, Vestfalia, 1490 circa - ivi 1536). Mercante di panni, si legò dapprima (1524) con M. Hofmann; capeggiò la rivolta antinobiliare a Münster (1532) dove con B. Rothmann introdusse l'anabattismo; [...] borgomastro di Münster (1534), partecipò alle vicende del "regno diDio" con Jan Matthys (o Matthysen) e Giovanni di Leida. Passata la città in mano dei cattolici, K. fu imprigionato, torturato e ucciso. ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] appare come guida a Dio non solo di D. ma di tutti gli animi gentili. E aristocratica è la lirica di lui, come aristocraticamente raffinato in quella città nel 1320; ma qualche studioso ha espresso dei dubbî sulla paternità dantesca di tale opera. ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...