Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] si è arricchito di prestiti germanici e neolatini. L’alfabeto usato dalle lingue slave è, oltre al glagolitico ormai morto, il cirillico per le lingue della Slavia greca e il latino per le lingue della Slavia latina.
Religione
Le conoscenze sulla ...
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Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè [...] analogamente in altre lingue germaniche, sopra le lettere a, o, u, sono il segno della metafonesi (Umlaut); sulla e dell’alfabeto cirillico indicano la pronuncia i̯ò della vocale.
Come segno d’interpunzione, il p. (o p. fermo) indica fine del periodo ...
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Popolazione dell’Asia centrale, che nel 13° sec. fondò un grande impero, esteso dalla Cina all’Asia Anteriore, e dominò poi anche parte dell’Europa orientale.
Il nome in senso stretto designava in origine [...] che è tuttora in uso nella Mongolia Interna (nella Repubblica di Mongolia è stato adottato nel 1937 un alfabeto derivante dal cirillico). Ancora al 13° sec. risale la redazione (1240) dell’importante Storia segreta dei Mongoli, mentre nel 14° sec. la ...
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(Bălgarija; A. T., 16 bis, 81).
Sommario. - Geografia: Il nome, i confini (p. 66); Storia della conoscenza del paese (p. 66); Geologia (p. 66); Morfologia (p. 67); Clima (p. 69); Acque continentali (p. [...] . XVII. Né mancarono tentativi di far penetrare le idee della Rifomma nella Bulgaria, con l'introduzione di libri stampati nell'alfabeto cirillico: come tentò di fare Hans von Ungnad, fra il 1561 e il 1564. Ma si trattava sempre di rapporti sporadici ...
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GABIANO, Baldassarre da (di)
Mario Infelise
Di antica famiglia del Monferrato trasferitasi ad Asti nel sec. XII, nacque ad Asti nella seconda metà del XV secolo. Libraio-editore e mercante, il G. era [...] , e di Nicola Dalla Vecchia (Vucović), marito di Dionora, tipografo originario di Cattaro specializzato nella stampa di libri in cirillico con ampie relazioni a Levante.
Dal testamento di Giovanni Bartolomeo, rogato il 13 ott. 1536, risulta che all ...
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Vedi Croazia dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
La Croazia è uno stato dei Balcani occidentali dichiaratosi indipendente dalla Repubblica Socialista Federale di Iugoslavia nel 1991. Tale atto [...] -etniche sono ancora esistenti: nel settembre 2013, in seguito all’emissione di avvisi pubblici anche in alfabeto cirillico (ossia serbo), nella città di Vukovar sono scoppiate violente proteste. Ai sensi della legge costituzionale sulle minoranze ...
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MARDERSTEIG, Giovanni (Hans)
Neil Harris
– Nacque a Weimar l’8 genn. 1892, da August, avvocato, e da Clara Bläser.
Il nonno paterno, Friedrich Wilhelm, era stato un noto pittore, e il nonno materno, [...] un’edizione del Trattatello in laude di Dante di G. Boccaccio (1955). Nel 1962 fornì anche una consulenza relativa al carattere cirillico creato da V. Lazurski, diffuso nell’Unione Sovietica con il nome dell’incisore e in Occidente noto come «Pushkin ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I popoli slavi
Alessandro Cavagna
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le popolazioni slave, rimaste al margine delle grandi invasioni del [...] e di una forza di espansione maggiore: in particolare, il mondo orientale deve soprattutto all’opera dei fratelli Cirillo e Metodio e dei loro discepoli l’espansione della religione ortodossa. L’adesione alle forme cristiano-orientali del culto ...
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CASTIGLIONI, Carlo Ottavio
Angelo Paredi
Figlio del conte Alfonso e di Eleonora Crivelli, nacque a Milano il 23 ott. 1785. Il padre, deputato dalla Congregazione dello Stato di Milano a risiedere presso [...] (1836), pp. 260-280: in essa egli difende l'antichità dell'alfabeto glagolitico, anteriore all'introduzione dell'alfabeto cirillico.
Ricostituito nel 1839 il R. Istituto lombardo di scienze e lettere, l'imperatore Ferdinando I eleggeva il C. come ...
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(gr. Μακεδονία; bulg., maced. e serbocr. Makedonija) Regione storica della penisola balcanica (circa 70.000 km2 con circa 3 milioni di ab.), divisa politicamente tra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la [...] . Dopo il Congresso di Berlino (1878) la divisione politica ha favorito il differenziamento tra macedone e bulgaro. L’alfabeto, cirillico, comprende alcune lettere serbe, segni diacritici (Ќ, Ѓ ‹t’, d’›) e possiede la lettera S ‹ʒ›. L’accento è ...
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cirillico
cirìllico (meno com. cirilliano) agg. [dal nome di s. Cirillo (827-869), al quale si attribuisce l’invenzione di quest’alfabeto (ma che in realtà fu l’inventore del glagolitico)] (pl. m. -ci). – Alfabeto c.: alfabeto introdotto nel...
glagolitico
glagolìtico agg. e s. m. [dal russo, serbo, ecc. glagolica «alfabeto glagolitico», der. dello slavo comune glagolŭ «suono, parola»] (pl. m. -ci). – Denominazione del primo e più antico alfabeto slavo, creato nella seconda metà...