Spagna
Stato dell’Europa Occidentale nella Penisola Iberica.
Antichità
La S. acquista visibilità storica con le contese per il suo possesso tra cartaginesi e romani nella seconda guerra punica. La presenza [...] fondazione focea di Menace, appoggiandosi probabilmente a vecchi insediamenti fenici, ma un vero e proprio dominio diCartagine si stabilì in occasione della controversia battesimale fra s. Cipriano e Stefano II. La larga diffusione del ...
Leggi Tutto
Zosimo, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Innocenzo I. Il Liber pontificalis attesta che Z. era di origine greca e figlio di un certo Abramo, il che fa supporre che fosse di discendenza ebraica. [...] diCipriano era il vescovo di Roma ad insediare o deporre il vescovo di Arles; inoltre, Z. con la sua presa di Duchesne (ibid., p. 226), tra i canoni del concilio di Laodicea e di quello diCartagine del 397.
Z. morì il 26 dicembre del 418 e fu ...
Leggi Tutto
Termine («caduti») con cui furono designati i cristiani apostati nelle persecuzioni di Decio e Valeriano. Poiché in quelle occasioni fu richiesto un atto positivo di culto pagano, attestato da un apposito [...] : s. Cipriano esortò i confessori a essere prudenti e volle riservare al vescovo o al clero il diritto di assolvere i l.; la decisione di ammettere i l. alla penitenza, secondo la gravità del peccato, fu confermata da un concilio diCartagine e lo ...
Leggi Tutto
Romano (m. Roma 257); successo a Lucio I (254), pontificò in un periodo di grande importanza per la Chiesa di Roma a causa della controversia con la Chiesa africana. Sulla condotta da tenere verso i lapsi, [...] uno dagli eretici (per Roma, semplice imposizione delle mani; per Cartagine, nuovo battesimo). Il papa ordinò di uniformarsi al sistema romano; un concilio africano diretto da s. Cipriano riaffermò la bontà della sua pratica e criticò i metodi ...
Leggi Tutto
Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] dalla presenza a Roma di due vescovi, un diacono e un notaio, inviati del vescovo diCartagine, e in genere la non è sopportata razionalmente non giova alla salvezza, secondo l'insegnamento diCipriano, per il quale "a fare il martire non è la pena ...
Leggi Tutto
L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] pose in tutte le Chiese, e quella di Roma lo affrontò in stretto contatto con quella diCartagine, che allora aveva a capo Cipriano: di comune accordo si decise di non precipitare le cose ma di attendere la fine della persecuzione per poter procedere ...
Leggi Tutto
Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] affermazione rispecchia la situazione della Chiesa diCartagine, dove le donne di classe superiore sembrano essere in netta Augsburg) c’è la tradizione della martire Afra, originaria diCipro, morta nel 304.
La Raetia Prima (Svizzera orientale ...
Leggi Tutto
GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] fu inviata a molti "referenti", Colombano, Liciniano diCartagine, Leandro di Siviglia, e fu probabilmente utilizzata dallo stesso G l'insegnamento diCipriano. Dopo il primo intervento deciso e forse troppo duro nei confronti di questa provincia ...
Leggi Tutto
«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] L’attività conciliare si sviluppa e si organizza meglio nel corso del III secolo. Era la prassi diCipriano a Cartagine e a Roma. Il concilio di Nicea del 325 codifica una prassi, abbastanza comune agli inizi del IV secolo, quando prescrive al canone ...
Leggi Tutto
Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] .
Già noto per un lavoro su Cipriano che aveva sollevato forti polemiche (in cui vi era sostenuta la tesi di un’istituzionalizzazione tardiva del primato del vescovo di Roma, di cui quello diCartagine non avrebbe riconosciuto pienamente la portata ...
Leggi Tutto