Attore cinematografico e teatrale spagnolo (Águilas, Murcia, 1926 - Bordeaux 2001), interprete di personaggi mistici e introversi e di figure di duri uomini d'azione. Dalla fine degli anni Cinquanta affinò [...] le sue capacità di interprete lavorando in Spagna con L. Buñuel (Nazarín, 1958) e interpretando in Italia film di autori importanti (L'eclisse, 1962; Le streghe, 1967; Il deserto dei Tartari, 1976; La ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico danese (n. Copenaghen 1948). Ha esordito nella televisione in qualità di direttore della fotografia. Il suo debutto nel cinema ha coinciso con la regia di Honning [...] maane (Luna di miele, 1978), ma il riconoscimento internazionale è avvenuto nel 1987 con Pelle erobreren (Pelle alla conquista del mondo), Palma d’oro al Festival di Cannes e premio Oscar per il miglior ...
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Attore teatrale e cinematografico austriaco (Vienna 1922 - Marburgo, Germania, 1984). Giovanissimo, è entrato a far parte della prestigiosa compagnia del Burgtheater di Vienna. Annoverato tra i più grandi [...] fondato la compagnia Theatre Ensemble Oskar Werner. Seppure prediligesse il teatro, W. ha recitato anche in diverse produzioni cinematografiche ottenendo visibilità e riconoscimenti con pellicole quali Jules e Jim (1962), Ship of fools (1965, La nave ...
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Regista cinematografico, il cui cognome originario era Milstein (Kišinëv, oblast´ di Odessa, 1895 - Los Angeles 1980); laureatosi in ingegneria a Gand, entrò nel cinema come montatore. Passato alla regia, [...] ha diretto: The garden of Eden (1928); The racket (1929); Betrayal (1929); All quiet on the western front (1930), tratto dal romanzo di E. M. Remarque, che gli valse l'Oscar e che rimane tra i migliori ...
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Attore teatrale e cinematografico statunitense (Filadelfia 1882 - Hollywood 1942). Esordì nel 1903 al Cleveland's Theatre di Chicago; recitò poi negli Stati Uniti e in Australia con la compagnia di William [...] Collier; tra le sue migliori interpretazioni, quelle della Cena delle beffe, di Riccardo III (1920) e di Amleto (1922 e poi a Londra 1925). Nel 1920, raggiunto un grande successo in teatro, passò al cinema ...
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Critico e storico cinematografico (Nancy 1904 - Parigi 1967); prof. di storia del cinema all'Institut des hautes études cinématographiques e critico delle Lettres françaises dal 1939; inoltre segretario [...] generale della Federazione internazionale dei cineclub. Tra le sue opere, d'impronta marxista, ricordiamo: Histoire générale du cinéma (5 voll., che vanno dal 1832 al 1919 e dal 1939 al 1945, 1946-55; ...
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Produttore e regista cinematografico statunitense di origine polacca (New York 1928 - Melville, New York, 1998). Dopo aver lavorato in teatro e come assistente produttore alla Paramount, produsse tra il [...] 1957 e il 1968 alcuni film diretti da R. Mulligan. Esordì nella regia con The sterile cuckoo (Pookie, 1970), delicato ritratto di due giovani. Autore capace di utilizzare i generi tradizionali per originali ...
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Regista cinematografico cileno (n. Palmilla, Rancagua, 1942). Tipica figura di regista impegnato e militante, appartiene alla generazione di cineasti che dagli anni Sessanta hanno portato il cinema cileno [...] principali rassegne ottenendo numerosi riconoscimenti. È stato responsabile, sotto la presidenza Allende, dell'ente di stato preposto alla cinematografia. Tra i suoi film, improntati a una lucida analisi del mondo contadino e della lotta di classe ...
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Scrittore e regista cinematografico statunitense (New York 1894 - ivi 1964); autore di commedie (The front page, 1928; Twentieth century, 1934; A flag is born, 1946) e di opere narrative (A Jew in love, [...] 1930), tentò con Ch. McArthur di realizzare a New York film d'autore: Crime with out passion (1934); Once in a blue moon (1935); The scoundrel (1935); Soak the rich (1936). Fallita l'iniziativa, si dedicò ...
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Regista cinematografico (n. Leopoli 1940 - Varsavia 2016). Dopo studi di cinema in Francia, fu assistente di A. Wajda, critico e sceneggiatore; esordì con Trzecia cześć nocy (La terza parte della notte, [...] 1971), cui seguì Diabel (Il diavolo, 1972), segnati da una cupa e violenta carica espressiva. Ostacolato dalla censura, si trasferì in Francia, dove ha realizzato un cinema deliberatamente provocatorio, ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...