Regista cinematografico ungherese (n. Budapest 1938), tra i più significativi esponenti del nuovo cinema ungherese degli anni Sessanta e Settanta. Dopo studî cinematografici e diverse esperienze nel cortometraggio, [...] esordì nel 1964 con Álmodozások kora ("L'età delle illusioni"). Legato nei primi film a tematiche autobiografiche e generazionali, in seguito S. ha spesso rievocato episodî e personaggi della storia con ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico francese (n. Parigi 1944). Cineasta di grande raffinatezza, dopo L'an 01 (1972) ha attirato l'attenzione della critica con Les doigts dans la tête (1974), Un sac [...] de billes (1975), La femme qui pleure (1978), La drôlesse (1979) e La fille prodigue (1981). Collocato ai margini dei normali circuiti distributivi, è autore di un cinema intimo e inquietante, capace di ...
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Cosulich, Callisto. – Critico cinematografico italiano (Trieste 1922 – Roma 2015). Abbandonati gli studi di Ingegneria navale ha iniziato a occuparsi di cinema durante la seconda guerra mondiale, nel 1947 [...] americano. Con il suo stile colto ma pulito si è sempre rivolto direttamente al pubblico per diffondere il più possibile la cultura cinematografica. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Hollywood Settanta (1978) e I film di Alberto Lattuada (1985). ...
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Regista cinematografico e autore drammatico (Chicago 1898 - New York 1959); compiuti gli studî in Francia, Germania, Svizzera, nel 1932 si trasferì a Hollywood per la riduzione cinematografica di una sua [...] commedia, Strictly dishonorable. Dopo aver scritto varie sceneggiature, nel 1940 diresse un suo soggetto, The great MacGinty, premiato con l'Oscar. Tra i film da lui diretti, per lo più commedie sofisticate ...
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Attore drammatico e cinematografico austriaco (Praga 1890 - Berlino 1969). Al Deutsches Theater di Berlino interpretò, per la direzione di Reinhardt, opere moderne di grande impegno (Bettler di Sorge, [...] sue ultime interpretazioni, Dantons Tod di Büchner, 1951; Edipo re, rielaborato da Hofmannstahl, 1951. Notevole la sua attività cinematografica (Monica Vogelsang, 1919; Das alte Gesetz, 1924; Der Prozess per la regia di Pabst, 1947; Alle wege füren ...
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Attore cinematografico giapponese (Ringdao, Shandong, 1920 - Mitaka City, Tokyo, 1997); avviato al cinema da A. Kurosawa (Yoidore ten shi, L'angelo ubriaco, 1948), con la sua maschera dura e l'efficace [...] aderenza ai personaggi s'impose subito all'attenzione ottenendo fama internazionale con Rashōmon (1950). Interprete di moltissimi film, molti dei quali noti anche in Europa, è uno dei pochi attori giapponesi ...
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Sceneggiatore e regista cinematografico statunitense (Filadelfia 1912 - Beverly Hills 1992), i suoi primi film sono caratterizzati da una forte problematica sociale: Deadline U.S.A. (L'ultima minaccia, [...] 1952), Blackboard jungle (Il seme della violenza, 1955), The last hunt (1956), Something of value (1957). Poi ha diretto film tratti da grossi successi teatrali e da romanzi: The brothers Karamazov (1958) ...
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Regista cinematografico statunitense (Filadelfia 1924 - New York 2011); dapprima attore teatrale, poi regista televisivo, H. Fonda lo volle regista di Twelve angry men (La parola ai giurati, 1956). Abile [...] direttore di attori, ha saputo esprimere, specialmente nel genere poliziesco, una spregiudicata analisi della realtà. Tra i suoi film si ricordano: A view from the bridge (1960); Long day's journey into ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense (n. Waxahachie, Texas, 1932). Formatosi all’Università del Texas e alla Columbia University (in giornalismo e sceneggiatura) e già noto nel mondo dell’editoria [...] (rivista Esquire), sul finire degli anni Sessanta ha iniziato la carriera cinematografica firmando diverse sceneggiature in coppia con D. Newman; tra queste quelle per Bonnie and Clyde(1967, Gangster story) e There was a crooked man... (1970, Uomini ...
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Regista e produttore cinematografico statunitense (n. Boston 1930). Tra i maestri del cinema documentario e artista di rara coerenza, la sua intera opera è volta ad additare – pur nell’astensione da ogni [...] giudizio e nella creazione di spazi di totale libertà interpretativa per lo spettatore – fragilità e contraddizioni dell’America contemporanea, indagando con sguardo antropologico le microrealtà locali ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...