Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] avviata negli anni Cinquanta e Sessanta. Si pensi, per es., a T. Stoppard, che nel 1990 ha curato la versione cinematografica del suo Rosencrantz and Guildenstern are dead (1967). Negli esiti più recenti del suo teatro (Arcadia, 1993), si mantiene un ...
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Voci e immagini della fede: radio e tv
Federico Ruozzi
Nuove forme di comunicazione religiosa crescono
Media di massa per una società di massa: modernizzazione dell’antimodernismo
L’annuncio del messaggio [...] 89.
11 Cfr. l’analisi dell’enciclica che fa il cardinale Siri: G. Siri, A vent’anni dalla «Vigilanti cura», «La rivista del cinematografo», 6-7, 1956, p. 3.
12 Cfr. De Berti, Introduzione a D. Viganò, Un cinema ogni campanile, cit., p. 7.
13 Cfr. gli ...
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Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] realtà' proposto dai C. du c., infatti, aveva un'estensione nuova rispetto ai multiformi 'realismi' della storia delle teorie cinematografiche e appariva vicino al concetto di 'materiale' dei formalisti russi. È quanto si trova nel saggio di Bazin su ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] si trovano in Entr'acte di René Clair su scenario di Francis Picabia e con musica di Erik Satie (come intermezzo cinematografico del balletto Rêlache) e in Le ballet mécanique di Fernand Léger con musica di George Antheil, entrambi del 1924. Seppure ...
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La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] parte ed equidistante appare l’opera di Ronconi, portato piuttosto a una dimensione onirica, macchinosa e immaginifica.
R. cinematografica
L’attività del regista comprende tutto quanto è necessario a dirigere, dare forma e condurre a buon fine tutte ...
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Cineforum
Marco Scollo Lavizzari
Rivista italiana di cultura cinematografica, con periodicità mensile, fondata a Venezia nel 1961 per iniziativa di Vincenzo Gagliardi (1925-1968) come quaderno della [...] per Robert Bresson, Shindō Kaneto, Dziga Vertov. Inoltre, proprio lo stretto legame con l'associazionismo e il mondo delle sale cinematografiche permise a C. di ospitare le voci e i fermenti di un'Italia in rapido cambiamento, nella quale i cinema ...
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Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] o alla metafora con gradi di evidenza del processo retorico molto diversi a seconda del contesto narrativo e del genere cinematografico. Il fascino dell'allusione risiede soprattutto in una sorta di emancipazione del gesto, il quale aspira a divenire ...
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Filosofia
Redazione
Il rapporto tra filosofia e cinema
Filosofia del cinema, da una parte, ed estetica cinematografica, dall'altra, benché strettamente connesse e talora sovrapposte al punto che spesso [...] è più nulla, poiché qui si tratta non tanto di cinema quanto di pittura, sia pure pittura che si serve del mezzo cinematografico.
Tuttavia il cinema non è la realtà. Non è la realtà, ma la rappresenta. E questa rappresentazione non è pura e semplice ...
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Tempo
Daniela Angelucci
Il tempo nel cinema
Nel periodo della nascita del cinema venne messa in crisi, in seguito alle scoperte della fisica moderna e della riflessione filosofica, la nozione classica [...] , in cui l'obiettivo prevalente era la proiezione di vedute, di immagini in movimento o la creazione di trucchi cinematografici. Dal punto di vista della pratica, con i progressi della tecnica, e soprattutto con la scoperta del montaggio, nacquero ...
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Narratologia
Daniele Dottorini
Termine con il quale si intende, in linea generale, quella parte della teoria letteraria che si occupa dei processi di rappresentazione e di comunicazione narrativa, coniugando [...] l'esistenza di una 'causalità narrativa' che va al di là della semplice successione cronologica.
Il precursore della n. cinematografica può essere considerato Albert Laffay il quale, in Logique du cinéma (1964), afferma: "Ogni film si ordina intorno ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...