Associazionismo
Callisto Cosulich
Nel campo dello spettacolo, pur se la pratica dell'associazione nel teatro e nella danza risale al Medioevo, il termine associazionismo è entrato in uso soprattutto [...] tra l'opera e chi la fruisce: un colloquio che vada oltre il consumo passivo che si attua nella tradizionale sala cinematografica, o dinanzi al televisore entro le mura domestiche. Tale forma di colloquio, che chiameremo attiva, si è diffusa solo nel ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] studi è stato il film, analizzato in quanto testo, e cioè in quanto luogo di un operare concreto sui materiali cinematografici, ma anche in quanto oggetto che dispone tali materiali in vista di uno scambio comunicativo. Il terzo momento, più mosso ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] remake di Karl Freund (Mad love, 1935). Frankenstein (1931; Id.) di James Whale, per quanto non sia la prima versione cinematografica del celebre romanzo di Mary Shelley (1818), è per molti aspetti una sorta di archetipo dell'horror film: il mostro ...
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Nome abbreviato di Finanziaria d’investimento, società costituita a Roma nel 1978, la cui sede è stata poi trasferita a Milano nel 1979. È divenuta S.p.A. nel 1982 e l’intero capitale è detenuto direttamente [...] per il comune di Segrate), ha rapidamente esteso le sue attività a molteplici settori (assicurativo, cinematografico, editoriale, elettronico, finanziario, sportivo ecc.); nel settore televisivo ha costituito il più importante polo privato ...
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Lo sport nel cinema e nella fiction televisiva
Claudio Bisoni
L'incontro tra cinema e sport a fine Ottocento
"… e ci si è dati allo sport con sacro furore". Queste parole scritte a metà degli anni Venti [...] . Latham lo mette a contratto per una serie di incontri di sei round ciascuno da disputarsi solo a scopo di ripresa cinematografica. Siamo in una fase in cui il divismo comunemente inteso non ha ancora visto la luce. Eppure il tentativo di Latham ...
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Rivista del cinematografo
Marco Pistoia
Periodico mensile italiano, fondato nel gennaio 1928 per coordinare l'attività delle sale parrocchiali. È la più antica tra le riviste italiane di cinema ancora [...] rivolgere una certa attenzione ‒ in particolare con gli articoli di Piero Canotto ‒ ai film d'animazione e alle nuove cinematografie. Dal 1973, sotto la direzione di don Claudio Sorgi, Enzo Natta entrò in redazione e iniziarono la loro collaborazione ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] " dedicato a Psychanalyse et cinéma, che si può parlare di una vera e propria svolta psicoanalitica nell'ambito degli studi cinematografici e dell'apertura di un nuovo, importante campo di ricerca. Ne sono i capisaldi due saggi di Baudry, apparsi uno ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] Seta, e un teatrante, Vittorio De Sica, è stato forse il più completo 'uomo di cinema' italiano.
Evoluzione della recitazione cinematografica
Essenziale nel moderno teatro di regia, e lo era nelle compagnie a ruoli fissi o per i men elisabettiani, è ...
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Romanzo (1831) dello scrittore francese V.-M. Hugo (1802-1885).
Trama: la storia ha luogo alla fine del Medioevo; ha come protagonisti il giovane Quasimodo, che solo e infelice nella propria deformità [...] , criminali, ladri: una grottesca microcomunità costretta a delinquere per povertà.
Dal romanzo sono stati tratti diversi adattamenti teatrali e cinematografici, tra i quali si ricordano il film The Hunchback of Notre Dame (1939), del regista ...
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Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] noto anche come Uno scozzese alla corte del Gran Khan) di Archie Mayo, titoli recuperati in sede di appello. Inflessibile verso la cinematografia sovietica ‒ tra il 1927 e il 1936 vennero approvati non più di 17 film ‒ la c. era severa con i registi ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...