Genere letterario, estesosi poi al cinema, in cui l’elemento narrativo si fonda su ipotesi o intuizioni di carattere più o meno plausibilmente scientifico e si sviluppa in una mescolanza di fantasia e [...] tratte dalla realtà quotidiana, ma anche i sogni, le fantasie e le paure proprie di ogni essere umano. Negli anni 1920 la cinematografia espressionista tedesca si impose con P. Wegener e F. Lang. Tutti e due, il primo in Der Golem (1920), il secondo ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] di E.A. Poe, E. Gaboriau e successivamente di A.C. Doyle. Questo affiatamento immediato tra letteratura poliziesca e cinematografo è testimoniato con evidenza dai cosiddetti serial del muto: dalla serie di Nick Carter (inaugurata nel 1906 da Victorin ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] di Vittorio De Sica.
L'evoluzione e i nuovi maestri
Negli anni Cinquanta si verificarono mutamenti sociali che il m. cinematografico non poteva non registrare. In particolare, fu il tema della famiglia che si impose con maggiore evidenza rispetto al ...
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Opera narrativa, cinematografica ecc. il cui argomento è costituito da un delitto, o da una serie di delitti, e dalle indagini svolte da agenti di polizia o da investigatori privati. Nato in letteratura [...] si è verificata la formazione di autori e produzioni al di là della tradizione statunitense (J. Woo, T. Kitano). La cinematografia francese, in particolare, vanta una ricca e solida attitudine al p. e soprattutto C. Chabrol ha esplorato con stile ...
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Etnografico, film
Cecilia Pennacini
Nell'ambito del documentarismo, il f. e. ha sviluppato una sua tradizione specifica che risale alle origini stesse del cinema. Già alla fine dell'Ottocento, infatti, [...] , la città indiana dei morti. Un altro autore di grande rilievo, sia per quel che riguarda le realizzazio-ni cinematografiche sia per i suoi contributi teorici, è David MacDougall, che insieme alla moglie Judith ha prodotto numerosi film in Africa ...
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Cinéma vérité
Flavio De Bernardinis
La locuzione cinéma vérité (sull'argomento v. anche documentario) fu lanciata dal sociologo francese Edgar Morin in un articolo del gennaio 1960 sul settimanale "France [...] parole approfittare della tecnologia, ormai avviata sulla strada della leggerezza, per accentuare la 'presa diretta' del mezzo cinematografico sulla realtà viva, colta nel momento stesso in cui può scattare l'evento della comunicazione fra chi gira ...
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Demenziale, cinema
Federico Chiacchiari
Filone specifico della storia del cinema statunitense trasformatosi, nel corso del tempo, secondo alcune interpretazioni, in un vero e proprio genere. Nato cinematograficamente [...] all'inizio degli anni Novanta. Tra i suoi fondamentali punti di riferimento 'storici' devono essere annoverati la produzione cinematografica dei fratelli Marx, film come Hellzapoppin' (1941) di Henry C. Potter, nonché la critica dell'American way of ...
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Giudiziario, film
Mario Sesti
Il processo è stato da sempre il rituale che, forse più di qualsiasi altra espressione dell'esercizio di un potere istituzionale, ha goduto di un'eccezionale attenzione, [...] f. g.: se è vero che il mondo giudiziario è un ambiente di segni e significati così codificato che la narrazione cinematografica lo ha adottato più che reinventato, è altrettanto vero che il cinema non è entrato nell'aula di giustizia senza lasciare ...
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Seriale, film
Monica Dall'Asta
L'espressione film seriale designa un'opera composta da più parti o episodi distribuiti a cadenza più o meno regolare. Esso può assumere la forma della serie (ciclo di [...] i Paesi in cui il serial raggiunse il maggior volume produttivo furono la Francia e gli Stati Uniti, le altre cinematografie non furono però certamente estranee al fenomeno. In effetti, se si dovesse indicare il capolavoro seriale del cinema muto, la ...
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Erotico, film
Bruno Roberti
Codificazione di una tipologia
Il f. e. rappresenta una tipologia cinematografica, codificatasi come vero e proprio genere tra gli anni Sessanta e Settanta, costantemente [...] nudista era appannaggio di un gruppo di produttori indipendenti che sfidarono la censura nell'intento di aprire un nuovo mercato cinematografico; uno dei primi esempi fu Garden of Eden (1954) di Max Nosseck, che si avvalse delle immagini di un grande ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...