Regista cinematografico (Calcutta 1921 - ivi 1992). Pittore, aiuto regista di J. Renoir, esordì nel cinema dirigendo Pather Panchali (Il lamento sul sentiero, 1955). Influenzato dal neorealismo italiano, [...] della musica", 1958; Devi "La dea", 1961; Mahanagar, La grande città, 1964; Chiriakhana "Il serraglio", 1966; Ghare Bhaire "La casa e il mondo", 1984; Agantuk "Il visitatore", 1992). È stato il maggior regista della prolifica cinematografia indiana. ...
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Regista cinematografico (Galveston 1895 - Paso Robles, California, 1982). Uno dei più significativi autori del cinema statunitense tra l'apogeo del muto e l'affermazione del sonoro, iniziò l'attività di [...] regista nel 1919. Celebrò nei suoi film i valori tipici di certa ideologia americana come il pragmatismo e l'individualismo, ma con una vocazione umanistica e una solidità linguistica ed espressiva per ...
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Regista, scenografo e costumista cinematografico (Luzarches, Seine-et-Oise, 1903 - Antibes 2000); studente di pittura all'Accad. di belle arti, esordì nel cinema come scenografo di L'Herbier e poi come [...] costumista, attività quest'ultima che non abbandonò più, alternandola in questo primo periodo con la realizzazione di cortometraggi e di versioni francesi di film americani. Iniziò una regolare attività ...
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Regista cinematografico (n. Wiesbaden 1939), uno degli autori più significativi del "nuovo cinema tedesco". Nel 1964 realizzò il suo primo lungometraggio tratto dal romanzo di R. Musil, Der junge Törless [...] (I turbamenti del giovane Törless, 1965). L'abuso del potere e la ribellione al sistema sono i temi principali dei suoi film. Tra le opere più significative: Strohfeuer (1972); Die verlorene Ehre der Katharina ...
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Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico inglese, naturalizzato statunitense (Londra 1944 - ivi 2020). Proveniente dalla pubblicità televisiva, ha diretto i cortometraggi Our Cissy (1974) e [...] Footsteps (1974) prima di esordire nel lungometraggio con Bugsy Malone (Piccoli gangster, 1976). Con il successivo Midnight express (Fuga di mezzanotte, 1977) si è segnalato all'attenzione del pubblico ...
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Pseudonimo dell'attore cinematografico statunitense D. Elton Ulman (Denver 1883 - Santa Monica 1939); dapprima attivo sulle scene, esordì sugli schermi con The lamb (1915). Fin dal suo primo film impersonò [...] quel tipo di eroe ottimista e leale, scanzonato e intrepido, sempre pronto, col sorriso sulle labbra, ad ogni rischiosa impresa fidando solo nella sua forza e agilità, che doveva poi trasferire nei film ...
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Regista cinematografico ungherese (Vác 1921 - Budapest 2014), tra i più significativi esponenti del cinema magiaro. Dopo studî di etnologia e storia dell'arte, ha girato una serie di cortometraggi negli [...] anni Sessanta e si è affermato come autore di film in cui l'uso di coreografie, canti e costumi popolari, una visione rituale e metaforica della storia, il linguaggio del piano-sequenza, definiscono uno ...
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Operatore e regista cinematografico (Connellsville, Pennsylvania, 1870 - New York 1941); operatore di attualità e (1900) direttore dei laboratorî Edison, nel 1902 passò a dirigere film a soggetto; fondatore [...] vita alla Famous players, che nel 1916 si fuse con la Lasky play company; dopo questa fusione P. si ritirò dall'industria cinematografica. Tra i più noti registi del primo cinema americano, gli si devono il primo film western e il primo esempio di ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo canadese (n. Il Cairo 1960). Figlio di pittori armeni, ha esordito nel lungometraggio con Family viewing (Black comedy, 1987), in cui emergono forme [...] narrative e stilistiche che saranno poi proprie del suo cinema: l'utilizzo continuo di filtri artificiali nella comunicazione (video, telefoni, specchi, fotografie) che creano un immaginario tipico nei ...
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Regista cinematografico spagnolo (Huesca 1932 - Madrid 2023), fratello di Antonio, tra i maggiori rappresentanti della cinematografia spagnola. Provvisto di una profonda cultura pittorica e musicale, esordì [...] con Los golfos (1960), cui seguì La caza (1965), nei quali offriva una rappresentazione della società spagnola realistica e fortemente critica, ricca di ispirazioni letterarie e suggestioni estetiche. ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...