Röhrig, Walter
Stefano Masi
Pittore e scenografo cinematografico tedesco, nato a Berlino il 13 aprile 1897 e morto a Potsdam il 6 dicembre 1945. Insieme a Hermann Warm fu il personaggio più rappresentativo [...] Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene: i tre affrontarono la rielaborazione plastico-figurativa dello spazio cinematografico utilizzando in chiave antinaturalistica i fondali dipinti (un retaggio della cultura teatrale che il cinema stava ...
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Bragaglia, Arturo
Stefania Carpiceci
Fotografo e attore cinematografico, nato a Frosinone il 7 gennaio 1893 e morto a Roma il 21 gennaio 1962. Della celebre 'stirpe dei Bragaglia', formata dal padre [...] in I due marescialli (1961), sua ultima interpretazione.
Fu titolare di un corso di fotografia al Centro sperimentale di cinematografia e aprì vari studi fotografici a Roma, dove mantenne invariato, d'accordo con i fratelli, l'inconfondibile marchio ...
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Eggeling, Viking
Alessandro Cappabianca
Pittore e regista cinematografico svedese, di origine tedesca, nato a Lund il 21 ottobre 1880 e morto a Berlino il 19 maggio 1925. Il suo Diagonal Symphonie [...] con la tecnica del cartone animato. Nonostante i problemi di realizzazione (i due non avevano molta dimestichezza con la tecnica cinematografica), Richter riuscì a girare i quattro minuti di Rhythmus 21 (1921), mentre tra il 1921 e il 1924 E. 'animò ...
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Picabia, Francis
Gianni Rondolino
Pittore, scrittore e scenarista cinematografico francese, nato a Parigi il 22 gennaio 1879 e morto ivi il 30 novembre 1953. Artista multiforme, personalità tra le più [...] diretto da Clair per Relâche, spettacolo concepito da P. come un "balletto istantaneista in due atti e un intermezzo cinematografico", con musica di Erik Satie, messo in scena dalla compagnia dei Ballets Suédois al Théâtre de Champs-Elysées di Parigi ...
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Depardon, Raymond
Grazia Paganelli
Fotografo, giornalista e regista cinematografico francese, nato il 6 luglio 1942 a Villefranche-sur-Saône (Rhône). Nel corso della sua intensa carriera di regista [...] cinematografico (una trentina di titoli, soprattutto documentari) D. ha perseguito un'idea di cinema sorretta da una rigorosa ricerca stilistica. Nelle sue mani il prediletto genere documentario ha acquistato possibilità inedite, divenendo oltre che ...
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Bragaglia, Carlo Ludovico
Stefania Carpiceci
Fotografo e regista cinematografico, nato a Frosinone l'8 luglio 1894 e morto a Roma il 4 gennaio 1998. Tra i più fecondi e longevi artigiani del cinema [...] Vico Lodovici e ambientò alle cave di Carrara, per il resto l'attività registica di B. fu al servizio di una cinematografia di consumo, costellata di successi e disseminata di film di genere: commedie come Non son gelosa (1933), Un cattivo soggetto ...
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Schifano, Mario
Bruno Di Marino
Pittore e regista cinematografico, nato a Homs (Libia) il 20 settembre 1934 e morto a Roma il 26 gennaio 1998. Tra i massimi pittori italiani del dopoguerra, noto anche [...] all'estero soprattutto tra gli anni Sessanta e Settanta, S. iniziò la sua carriera, alla fine degli anni Cinquanta, come artista informale ma venne particolarmente influenzato dalla Pop Art statunitense, ...
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Bitzer, Billy (propr. Johann Gottlieb Wilhelm)
Stefano Masi
Operatore cinematografico statunitense, nato a Roxbury (Massachusetts) il 21 aprile 1872 e morto a Hollywood il 29 aprile 1944. La sua intensa [...] Way down East (1920; Agonia sui ghiacci), fa di B. il primo grande mito nella storia degli operatori e della fotografia cinematografica. In suo onore è stato creato nel 1975 il Billy Bitzer Award, divenuto uno dei più prestigiosi riconoscimenti per i ...
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Van Der Keuken, Johan
Carlo Chatrian
Fotografo e regista cinematografico nederlandese, nato ad Amsterdam il 4 aprile 1938 e morto ivi il 7 gennaio 2001. Grande documentarista, è considerato l'erede [...] di Joris Ivens per la volontà di abbracciare la globalità del mondo con la macchina da presa. Nel suo lavoro mescolò fiction e documentario, opere sperimentali e immagini intime, in una filmografia che ...
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Cardiff, Jack
Bruno Roberti
Direttore della fotografia e regista cinematografico inglese, nato a Yarmouth (Inghilterra) il 18 settembre 1914. Preminente, e di grande importanza, è stato il suo contributo [...] (1937; Sangue gitano) di Harold D. Schuster. Le opportunità tecniche offerte dall'evoluzione del mezzo e dei formati cinematografici hanno sempre stimolato l'abilità di C. nel comporre immagini di grande impatto spettacolare, come nel cinemascope di ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...