horror
Ermanno Detti
Storie che mozzano il fiato
Basato su storie che suscitano nel lettore l'emozione della paura, l'horror è un genere narrativo nato nel 18° secolo. Nel corso del tempo ha conosciuto [...] in letteratura, dove ha conquistato un posto di rilievo nella narrativa per ragazzi, il genere horror è diffuso nel fumetto e nel cinema
Il piacere della paura
Ci piace, quando ci raccontano una storia, provare un po' di paura. Che gusto c'è se una ...
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Coutard, Raoul
Stefano Masi
Direttore della fotografia francese, nato a Parigi il 16 settembre 1924. Ha svolto un ruolo di primo piano nella definizione dello stile visuale della Nouvelle vague francese, [...] gli autori della Nouvelle vague. Tra il 1960 e il 1962 C. firmò le immagini dei film che fondarono la poetica del nuovo cinema francese, da À bout de souffle (1960; Fino all'ultimo respiro) di Godard a Lola (1961; Lola, donna di vita) di Jacques Demy ...
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Almendros, Nestor
Stefano Masi
Direttore della fotografia spagnolo, nato a Barcellona il 30 ottobre 1930 e morto a New York il 4 marzo 1992. È stato uno dei protagonisti della Nouvelle vague, alla quale [...] esilio, questa volta in Francia, dove Gente en la playa gli aprì le porte dei circoli nei quali si teorizzava il cinéma vérité. Grazie a Jean Rouch, si avvicinò ai cineasti della Nouvelle vague e cominciò a lavorare come direttore della fotografia (e ...
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Ejchenbaum, Boris Michajlovič
Pietro Montani
Teorico e storico russo della letteratura e delle arti, nato a Krasni il 4 ottobre 1886 e morto a Leningrado il 24 novembre 1959. Nel 1918 aderì alla Società [...] nella raccolta Poetika kino, 1927, curata dallo stesso E.; trad. it. I problemi dello stile cinematografico, in I formalisti russi nel cinema, a cura di G. Kraiski, 1971, pp. 11-52).
E. prende le mosse da un rilievo di carattere storico ‒ per la ...
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Fotografo e cineasta francese (n. Villefranche-sur-Saône 1942). Autodidatta, ha iniziato a 15 anni l'attività di fotoreporter. Trasferitosi a Parigi, è stato tra i fondatori dell'agenzia Gamma (1966); [...] 1980; San Clemente, 1980; Faits divers, 1983; La captive du désert, 1990; Délits flagrants, 1994) e scritto saggi (Depardon/Cinéma, in collab. con F. Sabouraud, 1993; Voyages, 1998). Ancora suo è il ciclo di documentari Profils paysans articolato in ...
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Pittore, scrittore e poeta, nato a Figueras (Spagna) l'11 marzo 1904. Dopo aver frequentato l'Accademia di belle arti di Madrid, dalla quale fu espulso, si stabilì a Parigi. Nel 1929 aderì al movimento [...] visible, Parigi 1930; L'amour et la mémoire, 1931; Babaouo, scénario précédé d'un abrégé d'une histoire critique du cinéma et suivi de Guillaume Tell, ballet portugais, ivi 1932; La conquête de l'irrationel, ivi 1935; Métamorphoses de Narcisse, ivi ...
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Bava, Mario
Alberto Pezzotta
Direttore della fotografia e regista cinematografico, nato a San Remo il 31 luglio 1914 e morto a Roma il 26 aprile 1980. Operatore e direttore della fotografia dalla fine [...] da Dario Argento, dopo la sua morte è stata oggetto di una rivalutazione crescente in tutto il mondo. Si avvicinò al cinema grazie al padre Eugenio (1886-1966), scenografo per la casa di produzione francese Pathé dal 1906, poi operatore, regista, e ...
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Wallace, Toby Mark. – Attore britannico naturalizzato australiano (Londra 1996). Con una carriera molto attiva come interprete televisivo di fortunate serie quali Neighbours (2012), Romper stomper (2018) [...] e soprattutto The society (2019), si è affermato per le sue doti recitative anche nel cinema (Lucky country, 2009; Return to Nim's Island, 2013; Boys on film 11: we are animals, 2014; Boys in the trees, 2016; Acute misfortune, 2018). Nel 2019 si è ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] che sviluppa una riflessione sul linguaggio figurativo e sulle modalità di produzione delle forme spazio-temporali (includendo il cinema).
In connessione con la teoria della pura visibilità si collocano gli approcci del ''formalismo'', che mirano all ...
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Warhol, Andy (propr. Warhola, Andy)
Daniela Daniele
Pittore, grafico e regista cinematografico statunitense, di origine ucraina, nato a Pittsburgh il 6 agosto 1928 e morto a New York il 22 febbraio 1987. [...] di significato. Il regista si limita a disporre e registrare l'azione e quindi manca il soggetto-autore. Su questo punto, il cinema e la pittura (per es., la sua serigrafia Campbell'soup) di W. coincidono, dal momento che, in un'era tecnologica, l ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...