BOLGENI, Giovan Vincenzo
Renzo De Felice
Nato a Bergamo il 22 genn. 1733, il 31 ott. 1747 fu accolto come novizio nella provincia romana dei gesuiti. Studiò teologia a Roma, ove ebbe per maestro G. [...] altrettanto immune da ogni infiltrazione conciliarista o gallicana e altrettanto convinto, per usare una e veramente vittoriosa") il B. sviluppa la teoria dell'unità della Chiesa, della "monarchia" del pontefice come unica garanzia di tale unità, del ...
Leggi Tutto
GUALTIERI (Gualterio), Sebastiano
Nicola Avanzini
Nacque a Orvieto il 22 genn. 1513, primo dei dodici figli di Raffaele, di antica famiglia patrizia. A nove anni fu affidato al cardinale Agostino Trivulzio, [...] nonostante egli conoscesse la situazione francese. L'eco della crisi gallicana non si era ancora spenta e la guerra di Siena era anno le coste del Regno di Napoli e dello Stato della Chiesa.
I rapporti tra Giulio III ed Enrico II erano destinati a ...
Leggi Tutto
CAPUANO, Pietro (Capuanus, Petrus de Capua)
Norbert Kamp
Apparteneva a una famiglia di origine longobarda che sin dal secolo XI era entrata a far parte del patriziato di Amalfi e che nel corso del secolo [...] a Parigi lo predestinava a svolgere le funzioni di protettore delle chiese francesi in Curia; il necrologio di Notre-Dame di Parigi elogia infatti i suoi meriti per "tota ecclesia Gallicana". D'altra parte, nel 1225 anche gli ambasciatori inglesi ...
Leggi Tutto
BRAMANTE, Francesco
Roberto Zapperi
Oscuro esponente di quel mondo di protonotari che affollavano la Curia romana, il B. emerse dall'anonimato nell'autunno del 1570, allorché Pio V lo inviò come suo [...] più funeste conseguenze per la monarchia francese e per la Chiesa di Roma. Solo se il trattato nascondeva l'effettivo posizioni che si accordavano assai male con l'antica tradizione gallicana fortissima nel clero francese, e il B. non esitò a ...
Leggi Tutto
BURGOS, Alessandro (al secolo Giovanni Battista Francesco)
Giuseppe Pignatelli
Nato a Messina il 26 dic. 1666 da Orazio Burgos e Isvaglia e da Rosa Fedele, iniziò gli studi nella città natale distinguendosi [...] 100), in cui, sfoggiando un'assoluta padronanzadella letteratura gallicana, tenta una mediazione tra le pretese curialistiche e pp. 63, 166; M. Condorelli, Note su Stato e Chiesa nel pensiero degli scrittori giansenisti siciliani del sec. XVIII, in ...
Leggi Tutto
BROGLIA, Carlo
Gaspare De Caro
Figlio di Giovanni Antonio, signore di Santena, e di Giovanna Benso, dei signori di Albugnano, nacque a Chieri nel 1552. Avviato alla carriera ecclesiastica, dopo gli [...] lasciano più di un sospetto di qualche sua inclinazione gallicana: vero èche in qualche circostanza mostrò di prendere 101 (pubblica una lettera del B.); G. B. Semeria, Storia della Chiesa metropolitana di Torino, Torino 1840, pp. 293-296; M. Grosso- ...
Leggi Tutto
GIOVANNI
Paolo Chiesa
Non si conoscono dati biografici su G., alto dignitario della Chiesa romana vissuto nella seconda metà del VII secolo, precedenti al 678 quando fu incaricato da papa Agatone di [...] Beda afferma che G. era "archicantator" (o "archicantor") della chiesa di S. Pietro Apostolo e abate del monastero di S. Martino di riproporre la liturgia di stile romano contro quella gallicana in vigore in quelle zone, è quella comunemente accettata ...
Leggi Tutto
gallicano
agg. [dal lat. Gallicanus, propr. «della Gallia», der. di Gallĭcus «gallico1»]. – Relativo alla Chiesa cattolica di Francia, soprattutto con riferimento alle sue affermazioni di indipendenza, durante il periodo dell’assolutismo monarchico,...
gallicanesimo
gallicanéṡimo (o gallicanismo) s. m. [der. di gallicano]. – Insieme di tendenze dottrinali e di atteggiamenti politici, delineatisi in Francia dal sec. 14° e affermatisi soprattutto nei sec. 16° e 17°, che miravano a ottenere...