Dottore della Chiesa (560 circa - 636). Uno tra i più rilevanti esponenti della cultura medievale, fu un instancabile compilatore di opere enciclopediche in cui raccolse e tramandò tutto il sapere dell'epoca, [...] per cui v. oltre); VI, libri e uffici ecclesiastici; VII, teologia; VIII, la Chiesa e le sètte; IX, le lingue, i popoli, i regni, le parentele, ecc summo bono), manuale di dottrina e di pratica cristiana ispirato soprattutto a s. Agostino e s. ...
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Monaco cistercense, esegeta (Celico 1145 circa - San Giovanni in Fiore, secondo altre fonti Pietrafitta, 1202). Secondo i dati tradizionali, G. era figlio d'un notaio e, dopo un viaggio in Terrasanta, [...] ), che assorbirà in sé laici, clero e la stessa gerarchia ecclesiastica, avviando tutti i fedeli alla perfezione cristiana. Una Chiesa così costituita, nella terza età, può certo attendere senza timore la venuta dell'Anticristo, con le terribili ...
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Eretico e riformatore (Ossana o Trento fra il 1492 e il 1520 - Londra 1567 circa). Nella sua opera più famosa, gli Stratagemata Satanae, è sostenuta la necessità di superare i contrasti dottrinali esistenti [...] altre edizioni e traduzioni): in essa è sostenuta la necessità di superare i contrasti dottrinali esistenti tra le varie chiesecristiane, ispirati dall'astuzia di Satana (di qui il titolo dell'opera), per ritrovare, al di là delle formulazioni ...
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Storico italiano del diritto (Roma 1900 - ivi 1981), figlio di Filippo; prof. di storia del diritto italiano dal 1927, ha insegnato nelle univ. di Urbino e Cagliari, quindi in quella di Perugia di cui [...] per gli studi storici (1972-81). Deputato della Democrazia cristiana all'Assemblea costituente e dal 1948 al 1968 alla 55). Tra le opere: I parlamenti dello Stato della Chiesa dalle origini al periodo albornoziano (1930); Guida bibliografica per ...
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Figlio (n. forse 552 - m. 616) di Eormenric. Asceso al trono nel 560, incontrò molte difficoltà nei primi decennî del regno per la forte pressione dei Sassoni occidentali; ma dopo il 593, acquistata supremazia [...] re franco Cariberto, accolse cordialmente s. Agostino di Canterbury e i suoi, sbarcati nel Kent. Abbracciò (597) la religione cristiana; fondò la cattedrale e l'abbazia di Pietro e Paolo a Canterbury e fece costruire la cattedrale di Rochester. Sotto ...
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Teologo (Roma 1808 - Firenze 1869). Sacerdote cattolico, lasciò la Chiesa cattolica (1847) e nel 1853 aderì alla Chiesa valdese, dalla quale si allontanò presto, fondando (1854) la Chiesa indipendente [...] o evangelica cristiana; osteggiato dai plymouthisti, lasciò anche questa e si ritirò (1864) a Firenze, dove si riconciliò con i valdesi e insegnò teologia presso la loro facoltà. Pubblicò varie opere (Il primato del papa, 1861; Roma papale, 1865; ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] di fede, nonché i contrasti e le differenze nei credi delle varie comunità cristiane, sono l’oggetto di studio della scienza detta simbolica.
Il più antico s. di fede è quello della Chiesa di Roma (s. romano) trasmesso in greco da Marcello di Ancira ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] selvagge fino all'avvento delle grandi civiltà, come quella greca, cristiana e moderna. Di qui il disegno grandioso ed ambizioso della nella comunità, dopo la Riforma non più contrapposta come Chiesa allo Stato, ma vissuta come superamento della loro ...
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Astronomo e cosmologo polacco (Thorn, od. Toruń, 1473 - Frauenburg, Prussia Orientale, od. Frombork, voivodato di Olsztyn, 1543). Di famiglia slesiana di lingua tedesca, ma avversa all'Ordine Teutonico, [...] a Tolomeo, cui si era ispirata anche la concezione cristiana, araba e medioevale del mondo fisico (v. solare: che finì con la condanna del copernicanesimo da parte della Chiesa cattolica. A C. cosmologo, oltre che matematico, guardavano invece ...
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Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] al Concilio di Basilea (1433), programma di una radicale riforma della società cristiana regolata dalla Chiesa e dall'Impero; il De pace fidei (1453), per richiamare la cristianità a una fede unitaria, superando le diversità dei culti. La medesima ...
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cristianismo
s. m. [der. di cristiano]. – In linguistica, termine o locuzione di origine greca o latina che deve la sua origine o diffusione al cristianesimo (per es. chiesa, prete, parrocchia, pieve, ecc.).
anti-chiesa
(anti-Chiesa, Antichiesa), s. f. Comunità ecclesiastica che si contrappone alla Chiesa universalmente riconosciuta. ◆ «le Chiese, con i loro messaggi in pietra scolpita e i loro affreschi, diventano [...] macchine da guerra da...