GONZAGA, Ferrante
Romolo Quazza
Terzo dei figliuoli maschi di Francesco e d'Isabella d'Este, nacque nel 1507. Affidato dapprima alle cure di Francesco Vigilio, fu poi avviato alla carriera delle armi. [...] fronte al francese Brissac; inoltre i suoi arbitrî, i pesi addossati alle città, la Bruxelles il malcontento contro il Gonzaga.
Ai primi di febbraio 1554 novembre 1557 morì, lasciando al primogenito don Cesare lo stato di Guastalla e agli altri figli ...
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GONZAGA, Margherita
Franco Pignatti
Figlia naturale del marchese di Mantova Francesco II Gonzaga, nacque - prima tra i figli di Francesco - nel 1487, quando il padre non era ancora unito in matrimonio [...] impossibilitati a rientrare nel loro Stato, di cui si era impadronito Cesare Borgia, a Venezia fino al 1504. Sempre al seguito della corte era morto nel 1508) Francesco Maria I Della Rovere e di Eleonora Gonzaga, che si erano recati a Roma ...
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GONZAGA, Lucrezia
Roberta Monica Ridolfi
Nacque il 21 luglio 1522, forse a Gazzuolo (o a Mantova), da Pirro, signore di Gazzuolo, fratello di Luigi, conte di Sabbioneta e da Emilia d'Annibale Bentivoglio, [...] Gonzaga, marchese di Castiglione delle Stiviere, cugino della giovane. In questa piccola corte due matrone, Ginevra Rangone, moglie di Luigi, e Costanza, sorella di lei e consorte di CesareGonzaga con Leonora, figlia dell'imperatore Ferdinando I ...
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GONZAGA, Cesare
Raffaele Tamalio
Nacque a Mantova intorno al 1475 da Giovan Pietro e probabilmente dalla seconda moglie di questo, Agostina Martinengo, dopo che suo padre era rimasto vedovo di Costanza [...] di Cesare Borgia, conclusasi con la caduta in disgrazia del Valentino, il G. richiese in quell'anno licenza al Gonzaga per a Milano per incontrare Luigi XII, col quale furono tracciati i capitoli della lega poi conclusa a Cambrai nel dicembre. Nell' ...
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GONZAGA, Galeazzo
Franco Pignatti
Figlio di Giovanni, marchese di Vescovado fratello del duca di Mantova Francesco II, e di Laura di Giovanni Bentivoglio, signore di Bologna, il G. nacque nel 1509 (non [...] altri piaceri cui indulgeva, ogni giorno giocava in castello con i giovani delle famiglie principali della città e in questo modo aveva di Mantova, istituiti nel 1562 da Giulio CesareGonzaga. Questa sarebbe anche la notizia cronologicamente più ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] comprende e oltrepassa il Veneto. A Mantova, dopo i Bonacolsi, si affermano iGonzaga e a Ferrara sono da tempo ben radicati gli di creazione di un forte Stato personale da parte di Cesare Borgia, che già nell’intervallo tra la conquista francese di ...
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MANTOVA (A. T., 24-25-26)
Clinio COTTAFAVI
Arturo SOLARI
Romolo QUAZZA
Adelmo DAMERINI
Leone Andrea MAGGIOROTTO
Tammaro DE MARINIS
Manfredo VANNI
Importante città della Lombardia, capoluogo di [...] , ebbe parte del territorio confiscato a profitto dei veterani di Cesare (41 a. C.). La parva Mantua, a detta di dominio di Reggio. Crescendo intando le fortune dei Visconti, iGonzaga ne furono qualche tempo alleati contro gli stessi Scaligeri e ...
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L'arma è uno dei più antichi strumenti dell'uomo; si può teoricamente concepire che essa sia stata preceduta da utensili che non servivano per la lotta, quali sarebbero bastoni per abbattere la frutta, [...] spallacci. Anche all'epoca di Cesarei Galli erano completamente difesi dall'armatura, mentre i Germani, anche all'età di questi strani ornamenti; come pure nella medaglia di Lodovico III Gonzaga, del Pisanello, e in quella di Carlo Grati, dello ...
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Raccolta libraria, ordinata e custodita, con opportuni cataloghi, a determinati scopi di cultura; distinta perciò dal deposito, dall'emporio, dalla bottega di libri, con o senza ordine riuniti ad altro [...] 49.000 libri, la piccola 42.800. Al tempo di Cesare la grande avrebbe noverato persino 700.000 rotoli. Queste cifre, per ed altri lenguaci e pei libri di mosicha. A Mantova sono iGonzaga, da Giovanni Francesco II (1407-44) protettore di Vittorino da ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] trovano, ad es., cinghiali anche in Lombardia, e iGonzaga e i Visconti li cacciavano con segugi esperti, non senza riportarne quale dunque viveva allora in quel paese. Anche dell'alce Cesare dà una descrizione che lo fa perfettamente rinoscere, e ...
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