WEYERMAN (o Weyermans), Jacob Campo
G. I. Hoogewerff
Pittore e letterato, nato a Breda il 9 agosto 1677, morto a L'Aia nel marzo del 1747. Dipinse quadri con fiori e frutta più o meno nel genere di [...] , su artisti coetanei. Il W. fu a Roma verso il 1700 e vi raccolse materiale per una storia di papa Alessandro VI e CesareBorgia in due volumi, scritta a modo suo. Il romanzo della sua vita scandalosa, stampato nel 1756 e nel 1763, fu tradotto anche ...
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Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] (e quale egli stesso ben conosceva ed annotava, in altra sede), sino ai confini del mito, la figura di un CesareBorgia, c'è lo stesso abbandono alla fantasia creatrice che gli farà sbozzare nei Discorsi. con pochi fortissimi tratti di esaltazione o ...
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PIO, Giovanni Battista
Daniele Conti
PIO (Andalò Plodius, de Plodiis, de Piis, Piò), Giovanni Battista. – Nacque quasi sicuramente a Bologna (nelle sue opere si definì sempre «Bononiensis») da Giacomo [...] ); Poema de pace, ibid., G. Benedetti, 1503: in esametri, composto per la pace stipulata tra Giovanni Bentivoglio e CesareBorgia; Tactica de re militari, ibid., G.A. Benedetti, 1504: poemetto in esametri concepito come lettura introduttiva ai Punica ...
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PANDOLFI, Girolamo
Leonardo Quaquarelli
PANDOLFI, Girolamo (Girolamo da Casio, Girolamo Casio de’ Medici). – Nacque a Bologna il 16 novembre 1467, figlio del proprietario terriero Marchione, originario [...] , esperto di gioielli e intermediario con le botteghe orafe di Bologna e Roma. Fu poi inviato come oratore dei Bolognesi presso CesareBorgia, e l’anno successivo a Roma e a Napoli; nel 1503 andò in missione diplomatica per conto di Giovanni II ...
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CALLIMACO, Angelo
Giancarlo Schizzerotto
Nacque a Mazara del Vallo (Trapani), verso la metà del sec. XV, da famiglia di modeste condizioni.
Il suo vero cognome, che egli abbandonò per assumere quello [...] milanese. Nella Panegyris Trivultia, fra l'altro, il C. lamenta la cacciata di Guidobaldo I d'Urbino ad opera di CesareBorgia (1502), facendo comprendere di aver dedicato a questo fatto alcuni versi latini, che non ci sono giunti. Di un'intenzione ...
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GIUSTOLO, Pier Francesco (Pietro Francesco, Pierfrancesco)
Floriana Calitti
Nacque a Spoleto da Sallustio intorno alla metà del secolo XV, con molta probabilità tra il 1440 e il 1450, in una famiglia [...] furono pubblicate all'interno dell'edizione del 1510 (cc. Nir-Oiiv).
Nel maggio del 1500 il G. fu al seguito di CesareBorgia in qualità di segretario nella guerra contro i vicari della Marca e della Romagna. Sui servigi prestati al Valentino si sono ...
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LAPPOLI (Pollio Lappoli, Pollastra, Pollastrino, Pollio Pollastrino), Giovanni
Giovanna Checchi
Nacque ad Arezzo, da Giuliano di Bernardo, nel 1465. Al cognome Pollastra, con cui fu noto e che era usato [...] strage di Senigallia del 31 dic. 1503, in cui il Vitelli, insieme con altri feudatari dell'Italia centrale, fu trucidato da CesareBorgia. Nella seconda metà del 1503 il L. si rifugiò a Siena, dove si guadagnò da vivere come precettore dei nove figli ...
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POMPILIO, Pietro Paolo
Wouter Bracke
POMPILIO, Pietro Paolo. – Figlio di una Plotia non meglio identificata, e di padre ignoto, nacque a Roma in una casa del rione Ponte, probabilmente nel 1454.
Secondo [...] maestro di grammatica (Roma, Biblioteca Angelica, 1351, cc. 1v-107v). Alla fine degli anni Ottanta era comunque professore privato di CesareBorgia, allievo cui dedicὸ, sulla suggestione dell’amico Sperandeu Spanyol, canonico di Mallorca e tutore di ...
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FOSCHI, Domenico (Fosco da Rimini)
Guido Arbizzoni
Nacque probabilmente a Rimini intorno al 1430.
Di lui restano pochissime notizie biografiche: peraltro un certo interesse per il F. si animò in ambito [...] dell'umanismo, I, Firenze 1888, p. 577; L. Piccioni, Di F. Uberti umanista cesenate de' tempi di Malatesta Novello e di CesareBorgia, Bologna 1903, p. 94; A. Sorbelli, Storia della stampa in Bologna, Bologna 1929, pp. 12, 62; I. Sanesi, La commedia ...
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LUDOVICO da Fabriano (Ludovico di ser Romano)
Anna Falcioni
Nacque con ogni probabilità verso il 1335, a Fabriano, da ser Romano di Benincasa di Pucciolo, notaio e funzionario comunale, come si ricava [...] dal Medioevo al Rinascimento, Ravenna 1969, pp. 11-68; J. Robertson, Cesena: governo e società dal sacco dei Bretoni al dominio di CesareBorgia, in Storia di Cesena, II, Il Medioevo, a cura di A. Vasina, 2, Rimini 1985, pp. 6 s.; Rep. fontium hist ...
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aut Caesar aut nihil
‹àut čè∫ar àut nìil› (lat. «o Cesare o nulla»). – Motto di Cesare Borgia, il duca Valentino (1475 circa - 1507), superba reminiscenza di un detto attribuito a Giulio Cesare che preferiva esser primo sia pure in un villaggio...
valentino1
valentino1 agg. e s. m. (f. -a). – Della città francese di Valence (Valenza), nella Francia sud-orientale, sulla riva sinistra del Rodano: il museo archeologico v., il concilio v.; per estens., della contea e ducato del Valentinois,...