Una delle più singolari figure dell'antica Roma. Nato a Tuscolo nel 234 a. C. da una famiglia di agricoltori di media agiatezza, trascorse la sua adolescenza semplice e attiva lavorando di sua mano i campi [...] nella provincia Ulteriore, ove i Turdetani avevano assoldato un grosso corpo di bellicosi Celtiberi; C. si recò in loro aiuto e tentò di indurre i Celtiberi a staccarsi dai Turdetani senza peraltro riuscirvi. Passando vicino a Numanzia, che i ...
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L'Europa in eta protostorica. I Celti
Daniele Vitali
I celti
Fonti storico-letterarie
Nell’antichità i Celti furono conosciuti con nomi diversi: i Greci li chiamarono Kελτοί e Γαλάται; quest’ultimo [...] di delineare solo una minima parte di lingue celtiche antiche: il celtico e il gallico dell’Italia del Nord, il celtiberico della Penisola Iberica e il gallico dell’Europa temperata; esse sono raccolte nel Récueil des Inscriptions Gauloises (RIG). Le ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province iberiche
Sergio Rinaldi Tufi
Le province iberiche (hispania romana)
I Romani chiamavano Hispania la provincia iberica nel suo complesso, riconoscendo [...] e concussione.
Il malgoverno fu fra le cause di gravi e persistenti rivolte di popolazioni iberiche: quella dei Lusitani e dei Celtiberi terminò con la presa di Numantia, dopo un lungo assedio, da parte di P. Cornelio Scipione (141 a.C.) e con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le grandi conquiste oltremare
Giovanni Brizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il cinquantennio successivo alla guerra annibalica è segnato [...] C.) fino al 133 a.C. Grandi guerrieri, i Lusitani, sotto la guida di Viriato (150-139 a.C.), e i Celtiberi sconfiggono più volte le truppe di Roma. Scipione Emiliano, figlio di Emilio Paolo e nipote adottivo dell’Africano, riesce infine a distruggere ...
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SEGOVIA (A. T., 39-40)
Giuseppe CARACI
Federico PFISTER
José F. RAFOLS
José A. DE LUCA
Città della Vecchia Castiglia, capoluogo dell'omonima provincia (40° 57′ N.; 4° 7′ 34″ O.). È edificata sopra [...] . In età imperiale appartenne al Conventus iur. Cluniensis. La città, distrutta in gran parte durante le guerre dei Celtiberi, fu ricostruita dai Romani.
Durante la dominazione saracena Segovia cadde in potere dei maomettani; poi, riconquistata, fu ...
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Per comunismo s'intende un sistema sociale caratterizzato dalla comunione di beni fra gli associati: concetto affine a quelli di socialismo e collettivismo, in quanto esprimano esistenza o esigenza della [...] Africa, alternando soste di agricoltura a tappe di viaggi.
Ma per lo più l'origine si perde nella notte dei tempi: per i Celtiberi, di cui parla Diodoro (V, 44); per i clans scozzesi fra cui S. Girolamo (VI, 22) spiega il divieto di proprietà private ...
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La derivazione del nome - che compare nelle fonti occidentali fin dal sec. VIII - dal lat. castella (posti di guardia, eretti nei primi secoli della Reconquista nell'ultimo lembo di territorio spagnuolo [...] fra Hispania citerior, a cui spettò la parte maggiore, e Hispania ulterior: abitata da popolazioni varie, Celtiberi, Vaccei, Carpetani, Vettoni, contò pochissime città di qualche importanza (Toletum, Bilbilis, Cauca, Clunia Castulo, Pisoraca ...
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È la scienza che studia i popoli componenti l'umanità attuale (contemporanea o storica) nella loro localizzazione, nelle reciproche relazioni, nelle manifestazioni della loro cultura materiale, sociale [...] dubbio a Marsiglia e persino a Cadice). Sono ricostruibili quali excursus delle storie almeno cinque descrizioni etnografiche dei Celti, dei Celtiberi e Lusitani, dei Libî, dei Liguri, degli Etruschi, vale a dire di tutti, si può dire, i popoli più ...
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Tutti i popoli dell'antichità disponevano gli accampamenti dei loro eserciti secondo certe norme rispondenti alle esigenze della sicurezza e all'opportunità che i varî reparti sapessero dove collocarsi [...] 88. Regolare è il vallo del campo estivo di Almazan sul Duero a sud di Numanzia, del tempo della guerra contro i Celtiberi: ottagonale è invece il campo, attribuito a D. Bruto Callaico (138-137 a. C.), a Viseu nel Portogallo.
Parecchi campi di Cesare ...
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BARBARI
La parola barbaro, di origine onomatopeica (Strabo, xiv, 2, 28), indica originariamente l'individuo che pronuncia suoni inarticolati, che balbetta (Aristoph., Aves, 521, per gli Sciti, 1681, [...] da una cintura. Nella stessa corazza sono pure raffigurate, sotto aspetto di donne mestamente sedute, le personificazioni di Hispania, per i Celtiberi soggiogati nel 21 a. C., e di Gallia, per la rivolta gallica del 19 a. C.
Altre figurazioni di b ...
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celtibero
celtibèro (o celtibèrico) agg. – Relativo o appartenente all’antica popolazione dei Celtibèri (gr. Κελτίβηρες, lat. Celtibēri), stanziati nella Spagna centrale.
numantino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Numantinus]. – Di Numànzia, antica città della Spagna, capitale dei Celtibèri, situata su un altopiano alla confluenza del fiume Tera col Duero; abitante, nativo, originario di Numanzia. Guerra n.,...