Storico della civiltà del Rinascimento, nato a Basilea il 25 maggio 1818. Fra gli antenati materni, il B. stesso soleva ricordare con compiacenza un italiano, Celio Secondo Curione (1503-1569), protestante [...] lombardo rifugiato a Basilea. Grande influenza esercitarono sul B., fra i suoi insegnanti di Basilea, il teologo liberale de Wette e il filologo Wilhelm Wackernagel. Passato a Berlino, studiò dal 1839 ...
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Medico greco (prima metà del 3º sec. a. C.) di Iuli nell'isola di Ceo. Fu con Erofilo il maggior rappresentante della scuola medica alessandrina. Scrisse almeno 12 opere, citate da Galeno, Celio Aureliano [...] e altri, delle quali la più celebre era sulle febbri (Περὶ πυρετῶν). Si dedicò a ricerche di anatomia umana e ancor più di fisiologia (funzionamento delle valvole cardiache, ecc.) e di patologia. Per la ...
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Tribuno della plebe nel 59 a. C., sostenne energicamente il console M. Calpurnio Bibulo contro Cesare. Pretore del 56, forse presiedette il tribunale che doveva giudicare Celio. Nel 54 pose la sua candidatura [...] al consolato, e insieme con uno dei concorrenti, C. Memmio, strinse con i consoli in carica, Appio Claudio Pulcro e L. Domizio Enobarbo, un vero e proprio contratto, svelato poco dopo dallo stesso Memmio, ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia: Roma
Letizia Pani Ermini
Roma
Nel mese di agosto del 410 un doloroso avvenimento segnava la fine della lunga pace [...] città dalla Porta Salaria e si dirigeva verso il centro dell’Urbs operando saccheggi e distruzioni nei fori e nei quartieri del Celio, dell’Aventino e del Trastevere. Nel 455 Genserico e i Vandali, e quindi nel 472 gli armati di Ricimero, recarono di ...
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Pittore (Urbino 1560 - ivi 1620). Allievo di F. Barocci, fu uno dei tramiti per la diffusione della maniera del maestro a Roma. Attivo come frescante nei cantieri di Sisto V (Oratorio di S. Barbara in [...] S. Gregorio al Celio), nelle Marche le sue opere più significative sono: la Visitazione (Urbino, duomo) e la Vergine e santi (Ancona, cattedrale). ...
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Antica dea romana della cerchia delle divinità infere che presiedevano ai riti funebri: la sua festa si celebrava alle calende di giugno (Kalendae fabariae).
Un tempio di C., che la tradizione attribuiva [...] a L. Giunio Bruto, sorgeva a Roma sul Celio. ...
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CURIA
G. Lugli
F. Castagnoli
I Romani chiamarono curĭa la sede dove i cittadini si radunavano per deliberare o per scopi religiosi. Le curie vecchie, ricollegate dalla tradizione alla primitiva città [...] , erano alle falde del Palatino, di fronte al Celio e si riferivano agli abitanti dei sette pagi che costituivano allo stesso Romolo. Le nuove curie erano, a quanto sembra, sul Celio, un po' a oriente delle vecchie, presso il vicus Fabricii ( ...
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Scolaro di Asclepiade, fu allievo del celebre anatomico Erofilo, e fu uno dei più illustri rappresentanti della scuola che derivò da lui. Fu autore di una grande opera di medicina in cinque libri, citata [...] da Celio Aureliano e da Galeno. Visse verso la fine del sec. I a. C., poiché Strabone parla di lui come di un suo contemporaneo. Furono suoi scolari Demostene, che portò, come il maestro, ii nome di Filalete, e Aristosseno. ...
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Pittore (Lucca 1708 - Roma 1787). Allievo a Roma di S. Conca e di A. Masucci, si rivolse soprattutto allo studio dell'antico e di Raffaello. La prima opera di grande respiro (Madonna col bambino e santi, [...] 1733, Roma, S. Gregorio al Celio) gli diede una fama che andò rapidamente crescendo. Amico di R. Mengs, fu uno dei massimi protagonisti del primo neoclassicismo romano, ma il suo classicismo, più che da un programma teorico, nasce dalla tradizione ...
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Ecclesiastico (Csehimindszent, Vas, 1892 - Vienna 1975), sacerdote (1915), divenuto vescovo di Veszprém nel 1944 prese posizione contro il nazismo e dopo l'occupazione tedesca dell'Ungheria venne imprigionato [...] (nov. 1944 - apr. 1945). Arcivescovo di Strigonia (1945), cardinale titolare di S. Stefano al Celio (1946) fu nuovamente arrestato nel 1948 e condannato all'ergastolo con l'accusa, non provata, di tradimento. Liberato durante la rivoluzione dell'ott. ...
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celare
v. tr. [lat. cēlare] (io cèlo, ecc.), letter. – Nascondere, tener nascosto alla vista d’altri: essendosi tutto il bianco vestimento e sottile loro appiccato alle carni, né quasi cosa alcuna del dilicato lor corpo celando... (Boccaccio);...