Filosofo greco, scolaro del pitagoreo Filolao, e poi, con Simmia, di Socrate, è personaggio del Fedone platonico. Dei tre dialoghi, attribuitigli da Diogene Laerzio (III, 125), sono probabilmente spurî il Φρύνιχος e la 'Eβδόμη che non conosciamo, e certamente il Πίναξ ("tavola"), forse del 1º sec. d. C., di contenuto prevalentemente cinico-stoico e di tendenza neopitagoreggiante, il cui titolo deriva ...
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Filosofo pitagorico (sec. 5º a. C.); a causa dei violenti moti antipitagorici, si trasferì da Crotone a Tebe dove divenne maestro di Epaminonda e inaugurò una tradizione pitagorica a cui appartennero Filolao [...] e i suoi scolari Simmia e Cebete. ...
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Pensatore greco della seconda metà del 5º sec. a. C., noto principalmente attraverso il Fedone platonico, in cui compare quale scolaro prima del pitagorico Filolao, che a Tebe aveva insegnato per un certo [...] periodo di tempo, e poi di Socrate; insieme con Cebete, anch'esso scolaro di Filolao, è il principale interlocutore di Socrate nella discussione circa l'immortalità dell'anima. Nulla di preciso si sa circa le sue dottrine, né si è potuto stabilire se ...
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Filologo classico (San Piero in Bagno 1876 - Vilminore di Scalve 1965). Prof. univ. dal 1922, insegnò letteratura greca a Messina, Pisa, Padova; diresse la Biblioteca Classense di Ravenna. Socio nazionale [...] (1934); Il nostro Carducci (1935); Uomini e scrittori del mio tempo (1943; 2a ed., ampliata, 1965); Il mantello di Cebete (1947); La mula di don Abbondio (1954); Carducci allegro (1955); Il fratello Valfredo (1961); gli ultimi tre ristampati in ...
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BERTOLOTTI, Gian Giacomo
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Era figlio di Pellegrino e nipote di Francesco, entrambi rinomati medici. La prima notizia pervenutaci che lo riguardi è del 1491, anno in cui era studente di filosofia e [...] sulle concezioni dei platonisti, compipilata a Ferrara il 13 dic. 1498. Ancora del 1498 è una traduzione della Tabula di Cebete, compiuta per Niccolò M. d'Este sulle versioni latine di Odorisio da Padova e Gregonida Spoleto (inedita, contenuta nel ...
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FAÀ DI BRUNO, Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque ad Alessandria il 4 genn. 1814, uno dei dodici figli (fra i quali anche Emilio, Giuseppe e Francesco si illustrarono in vari campi) di Lodovico, marchese [...] nel 1858); da Epistola de arte poetica ... di Orazio (già Savona 1858), dedicata al Boselli; e da La tavola, di Cebete Tebano (già Savona 1862). Non sono invece inseriti nella raccolta l'importante Tacito, Annali, Volgarizzamento di C. Faà di Bruno ...
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CANDIDO, Pietro
Paolo Orvieto
Monaco camaldolese, è stato, e continua a esserlo tuttora, confuso con il più famoso Pier Candido Decembrio; tant'è vero che molte delle opere dell'uno sono state attribuite [...] ), che era stata tradotta dal greco in latino. Pure al Delfino è dedicata la traduzione in latino della Tavola di Cebete Tebano. Avrebbe poi curato una versione latina del Tetraevangelio, di alcune orazioni di s. Giovanni Crisostomo e di alcune opere ...
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BRIZIO (Briccio, Bricci, Brizzi), Francesco
Anna Ottani
Figlio di Giov. Ludovico e di Orsolina Pizziroldi, nacque a Bologna intorno al 1574; avviato a lavorare presso un calzolaio, fu in seguito secondato [...] lodati dal Malvasia (I, p. 383; cfr., Master drawings, V [1967], p. 379).
Celebratissimo, fra i dipinti perduti, il Cebete di casa Angelelli, per il quale presentò pure la propria candidatura Alessandro Tiarini, e ancora vale la pena di ricordare le ...
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BRIGANTI, Giovanni Gabbriello (Gabriele)
Felice Del Beccaro
Nacque il 14 ott. 1874 a Ripafratta (Pisa) da Biagio, fattore, e da Albina Berchielli. Conseguita a Lucca la licenza della scuola tecnica, [...] dell'Accademia lucchese di scienze,lettere ed arti, n.s., VI (1948), pp. XVII-XIX; M. Valgimigli, Unamico lucchese, in Ilmantello di Cebete, Milano 1952, pp. 165-174 (poi in Uomini e scrittori del mio tempo, a cura di M. V. Ghezzo-I. De Luca, Firenze ...
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LUCCHESINI, Cesare
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 2 luglio 1756, ultimo dei tre figli del marchese Francesco e di Maria Caterina Montecatini. Nel 1764, con i fratelli Girolamo e Giacomo (1753-1820), [...] sole Olimpiche la prima e seconda Pizia, la terza Istmia, Lucca 1826), da Omero (primi libri dell'Iliade) e della Tavola di Cebete (edita a Lucca nel 1812 in aggiunta a una versione di L. Papi del Manuale di Epitteto; del Papi pubblicò poi le Lettere ...
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sabadiglia
sabadìglia s. f. [dallo spagn. cebadilla, dim. di cebada «orzo», der. di cebar «cibare»]. – Nome comune di una pianta liliacea (lat. scient. Schoenocaulon officinale o Sabadilla officinalis), inclusa nella sottofamiglia Melanthioideae...