La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] significato valutativo: tra gli altri, hanno dato origine a nomi di strumento i procedimenti in -accio/-accia (catenaccio, ferraccia), in -ello/-ella (fornello, timonella), in -etto/-etta (cavalletto, mitraglietta), in -ino/-ina (frustino, lampadina ...
Leggi Tutto
Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] ha ugualmente una sola attestazione, di Andrea da Grosseto (1268), anch’essa riferita al fiorentino. Volgare latino chiamano CatenaccioCatenacci l’anagnino, fra Duecento e Trecento; l’Anonimo Genovese la sua lingua, prima del 1311; Boccaccio il ...
Leggi Tutto
Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] strategico per lo sviluppo della piazza finanziaria italiana («La Repubblica» 1 febbraio1999)
c. Gente rozza, loro o noi? («Il Catenaccio» 22 luglio 2009)
In (7) b. la subordinata relativa crea tra il nome ed il verbo una distanza sintattica ...
Leggi Tutto
Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] completa. Ai componenti tradizionali del paratesto di un articolo giornalistico (titolo, occhiello o sopratitolo, sommario o sottotitolo, catenaccio) si sono aggiunti in tempi recenti i titolini interni che separano sezioni testuali dell’articolo, e ...
Leggi Tutto
La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] , che non di rado si estendono al resto del Mezzogiorno, come si può vedere nei tipi catenaccio «lucchetto», giardino «agrumeto», lacerto «girello [taglio di carne]», mappina «cencio, strofinaccio», melone, mellone «anguria», tuppo «crocchia ...
Leggi Tutto
Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] , lingua della). La superiorità degli italiani nel calcio spiega la diffusione di termini calcistici, per es. catenaccio, libero, tifoso. Italianismi del XX secolo non ancora menzionati sono aggiornamento nel senso di «adattamento della Chiesa ...
Leggi Tutto
catenaccio
catenàccio s. m. [lat. tardo catenaceum, der. di catena «catena»]. – 1. a. Spranga o cilindro di ferro (raramente di legno) che scorre entro appositi anelli fissati ai due battenti di un uscio per tenerlo chiuso (generalm. gli anelli...
aiutino s. m. (fam.) Qualsiasi atto, strumento o accorgimento anche improprio che possa aiutare a ottenere un risultato favorevole. ◆ [tit.] «Doping, incredibile questo nuoto» / [catenaccio] L’ex campione Guarducci: «Senza “aiutino” non arrivano...