ULCISCIA CASTRA
Red.
È l'odierna località di Szent Endre in Ungheria, una decina di km a N di Aquincum.
In gran parte scavata da L. Nagy (da cui si aspettava, prima della sua morte, una esauriente monografia). [...] Il centro era formato da un castrum delle dimensioni di m 180 per 140, provvisto di una serie di dieci torri caratteristiche dell'età di Diocleziano. Le ditnensioni del centro fortificato corrispondono ...
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Castra Fiorentino
Fabrizio Beggiato
In VE I XI 3 D. giudica con disprezzo il volgare romanesco e afferma che furono scritte in improperium di esso e delle parlate spoletina e marchigiana parecchie canzoni [...] " è un cognome assai comune nelle Marche. D. lesse questa composizione in un manoscritto in cui veniva attribuita a un Castra fiorentino, e in essa avvertì un preciso intento parodistico della parlata marchigiana da parte di un rimatore colto. Aperto ...
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CASTRA BATAVA (odierna Passau)
H. Kähler
Sulla lingua di terra formata dal Danubio e dall'Inn era situato, secondo quanto attestano antichi avanzi, l'oppidum celtico Boiodurum. Circa nell'80 d. C. questo [...] III Batavorum, che impiantò, ad O dell'oppidum celtico, un accampamento che dalla truppa prese il nome di Batavis o Castra Batava. Nell'epoca tardo-romana questo campo fu abbandonato e fu invece nuovamente fortificato il luogo dove sorgeva l'oppidum ...
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Accampamento o campo militare dei Romani (sulla pianta e distribuzione di esso v. accampamento; cardine; castello). L'origine dei castra romani è stata a lungo discussa e controversa. Da molti oggi ancora, [...] (Anz. f. Schw. Altert., 1924, pp. 212-263) per Eburodunum; del Fyot (Bull. Com. Trav. hist., 1920, pp. 299-321) per il castro Divionense; di R. E. M. Wheeler e Ph. G. Laver (Journ. Rom. Stud., 1919, pp. 139-169), per Colchester; di L. Chatelain (Bull ...
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RATISBONA (ted. Regensburg; A. T., 51-52)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Pietro ROMANELLI
Walter HOLTZMANN
Carlo MORANDI
Città della Baviera, capoluogo dell'Alto Palatinato (Oberpfalz), posta sul Danubio, [...] Marco Aurelio vi ebbe posto di stanza la terza legione Italica (v. rezia): fu allora costruito un campo fortificato, detto Regina Castra, le cui mura e porte furono compiute nel 179 dal legato M. Elvio Clemente Dextriano, e che divenne la sede del ...
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Vedi CASTRUM dell'anno: 1959 - 1994
CASTRUM (più comunemente castra)
A. Rumpf
L'accampamento dell'esercito romano che, dopo ogni giornata di marcia, veniva allestito e fortificato. Così si chiamavano [...] , per cui le fondamenta e le fosse di fondazione vengono intersecate, fanno si che la pianta si mostri confusa.
I castra meglio esplorati sono, in Germania, i grandi accampamenti, rispettivamente di una e di due legioni, di Novaesium (Neuss) e Vetera ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] , Ṣaḥyūn) e alcuni resti in Cilicia (per es. Vahga, Lampron, Anavarza); intorno al 1100 in questa stessa regione si costruirono i castra di Korykos e Kamardesion (od. Silifke), a cui fece seguito nel sec. 12° un gran numero di c. feudali armeni, che ...
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Domus, archiettura
MMaria Stella Calò Mariani
Nello Statutum de reparatione castrorum (v.) federiciano, oltre i castra sono elencate le domus (v.). Il termine designa sia residenze urbane, sia costruzioni [...] Mariani, Bari 1998.
N. Masini, La fotointerpretazione aerea finalizzata allo studio morfologico dei siti urbani, in "Castra ipsa possunt et debent reparari". Indagini conoscitive e metodologie di restauro delle strutture castellane normanno-sveve ...
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Figlia di Germanico e di Agrippina, sorella di Caligola, nata nei castra di Germanico prima del 17 d. C., nel quale anno era presente con gli altri fratelli al trionfo del padre. Fu amata molto da Caligola, [...] sì che si parlò di passione incestuosa per lei. Morì nell'anno 38 ed ebbe grandi onori dal fratello e la proclamazione a diva.
Ebbero lo stesso nome di Drusilla l'unica figlia di Caligola nata nel 40 d. ...
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castrare
v. tr. [lat. castrare]. – 1. a. Togliere a un animale, maschio o femmina, gli organi della riproduzione, o determinarne in altro modo l’atrofia, per renderlo più mansueto o più adatto all’ingrassamento: c. un cane, un gatto, un maiale,...
castrato
agg. e s. m. [part. pass. di castrare]. – 1. agg. Privato degli organi della riproduzione: un gatto c.; galline c.; Gridava il vecchio, che parea c. (Berni). 2. s. m. Maschio della pecora castrato, spec. quando è macellato: coscio...