Per quanto non sia semplice stabilire con certezza la produttività di un elemento derivazionale, non c’è dubbio che la suffissazione con -eggiare (‘fare come, essere come, imitare qualcosa o qualcuno’), [...] luteraneggiare, da luterano, si legge già nella risposta di Baldassare Castiglione ad Alfonso Valdes, composta nel settembre 1528; cfr. GDLI, della lingua italiana, Torino-Napoli, Unione tipografico-editrice torinese, 1861-1879, 4 voll. in 8 tomi [ ...
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(I gueffus) Si chiamano così perché quando li mettiamo a caramella nella carta, tagliuzziamo i bordi a denti piatti, come le torri dei castelli guelfiMichela Murgia L’Italia dei mille campaniliI prestiti [...] italianizzato nel XIX secolo. La forma originaria, probabilmente torinese, è ghersìn ‘filo di pane’ (o bocca italiana. Fortuna nazionale di termini gastronomici romaneschi, in M. Castiglione, G. Rizzo (a cura di), Parole da gustare: consuetudini ...
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Pittore (Torino 1814 - Castiglione Torinese 1887). Studiò all'accademia Albertina di Torino; insieme con A. Beccar, E. Perotti e altri mirò al rinnovamento della pittura di paesaggio in Piemonte.