Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] cortile dicasa trasformato in cinema, di Red river (1948) di Howard Hawks. Se nell'ambito del teatro di prosa totale fra l'autore e il proprio personaggio (interpretato da Burt Lancaster): sia sul tema del disprezzo misoneista, sia sul motivo della ...
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Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] inserito può assumere profonde valenze connotative. Il valzer che Don Fabrizio (Burt Lancaster) balla con Angelica (Claudia Cardinale) è così descritto nel romanzo di G. Tomasi di Lampedusa: "…ad ogni giro un anno gli cadeva giù dalle spalle; presto ...
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Nacque a Roma, il 7 marzo 1908, da Marina Magnani, sarta, originaria di Fano, e da padre ignoto.
Secondo la versione più accreditata sembra che la M. non abbia mai conosciuto il padre, che sarebbe stato [...] dove si sarebbe formata una famiglia (di qui le illazioni sulle origini esotiche della Magnani). Nella casa della nonna, in via S. a non colorire troppo il personaggio della vedova Serafina, e B. Lancaster - uscì nel 1955 e fruttò alla M. l'Oscar come ...
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Cooper, Gary (propr. Frank James)
Gaia Marotta
Attore cinematografico statunitense, di padre inglese, nato il 7 maggio 1901 a Helena (Montana) e morto il 13 maggio 1961 a Brentwood (California). Interprete [...] brava e onorata donna dicasa.Nei film successivi l'immagine cinematografica di C. si mosse di Burt Lancaster, in Vera Cruz di Robert Aldrich, e tre anni più tardi in Love in afternoon (1957; Arianna) di Billy Wilder, in cui interpretò la parte di ...
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Lorre, Peter
Serafino Murri
Nome d'arte di László Löwenstein, attore e regista cinematografico, nato a Rosenberg (od. Ružomberok, Repubblica Slovacca), nella parte ungherese dell'impero austro-ungarico, [...] i primi studi a Vienna, a 17 anni L. fuggì dicasa, e mentre studiava recitazione lavorava in banca per sbarcare il lunario Rope of sand (1949; La corda di sabbia) di William Dieterle, con Burt Lancaster. Dopo un passaggio in Inghilterra, dove ...
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The Killers
Claudio G. Fava
(USA 1946, I gangsters, bianco e nero, 105m); regia: Robert Siodmak; produzione: Mark Hellinger per Universal; soggetto: dall'omonimo racconto di Ernest Hemingway; sceneggiatura: [...] svedese', collega di lavoro di Nick in un distributore di benzina. Quando il giovane si libera corre a casa dello 'svedese schermo, nella parte dello 'svedese', Burt Lancaster…". Un esordio clamoroso per freddezza di stile e per sintonia con il tema e ...
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Il Gattopardo
Giorgio Gosetti
(Italia/Francia 1963, colore, 205m); regia: Luchino Visconti; produzione: Goffredo Lombardo per Titanus/Pathé/SCG; soggetto: dall'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di [...] vissuto dicasa Lampedusa. La fotografia di Giuseppe Rotunno, poi autore di un impeccabile restauro integrativo che di recente al confronto. Capitolo a parte costituisce l'adesione di Burt Lancaster a un don Fabrizio da leggenda: tanto perfetto ...
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Judgment at Nuremberg
Claudio G. Fava
(USA 1961, Vincitori e vinti, bianco e nero, 178m); regia: Stanley Kramer; produzione: Stanley Kramer per Roxlom/United Artists; sceneggiatura: Abby Mann, dal suo [...] cena? dello stesso Kramer) e ci lascia qui una toccante testimonianza della maniera di recitar antica americana. Come tanti: dallo scattante Widmark al contenuto e misterioso Lancaster, da Clift alla Garland (i loro camei sono straordinari, degni del ...
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