CIMA, Giovanni Battista, detto Cima da Conegliano
Luigi Menegazzi
Forse figlio di Pietro, "cimatore" di panni, nacque a Conegliano nel 1459 o '60: nel 1473 risulta tra le persone tenute a pagare le [...] (Madonna col Bambino fra s. Michele Arcangelo e s. Andrea della Galleria nazionale di Parma).
Molto si è discusso della influenza di Carpaccio sul C. (T. Pignatti, in Omaggio a G.B. C. ..., 1962, pp. 9-11), ma forse il problema è più semplice di ...
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Editore e libraio (Venezia 1842 - St. Moritz 1911). Prima direttore, poi proprietario della casa Münster, fondata a Venezia (1846), produsse ottime edizioni d'arte relative a Venezia e alla sua civiltà, [...] lo più in collaborazione con l'Istituto di storia dell'arte di Padova e con l'Istituto di architettura di Venezia: ricordiamo Carpaccio nella Scuola di S. Giorgio degli Schiavoni (1964) di G. Perocco, La Basilica di S. Giovanni e Paolo (1965) di F ...
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Storico dell'arte, nato a Giacciano (Rovigo) il 16 novembre 1884. Titolare della cattedra di storia dell'arte nell'università di Padova, socio nazionale dei Lincei.
Fin dai primi scritti (La giovinezza [...] ecc.) sia in uno studio organico d'assieme su quella pittura (Verona 1928). Parimenti fondamentali sono le monografie: Carpaccio, Roma 1931; Mantegna, Milano 1937; Pordenone, Udine 1939; Giorgione, Bergamo 1942; Crosato, Padova 1941. Il F. ha recato ...
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CINCANI, Bartolomeo (Bartolomeo Montagna)
Lucio Grossato
Figlio di Antonio "Cinchani" da Orzinuovi (Brescia), nacque poco prima del 1450 (L. Puppi, 1968, p. 20, ma v. Gilbert, 1967, p. 185). Che fosse [...] è collocato, secondo una esigenza tutta veneta; senza tuttavia giungere mai alle soluzioni pretonali di un Giambellino e di un Carpaccio, nelle quali sono contenute le premesse della pittura tonale di Giorgione. Il C. rimane al di qua di quelle ...
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Cerimonie, feste, lusso
Federica Ambrosini
Cerimonie e processioni
Nel corso dei secoli, fino alla caduta della Repubblica, la vita veneziana appare scandita da una grande varietà di pubbliche cerimonie. [...] Rocca, "Né altro fu fatto che balar", pp. 43, 46, 55, 58.
74. M.T. Muraro, La festa a Venezia, p. 339.
75. L. Zorzi, Carpaccio, in particolare pp. 65-73, 103, 131-132; P. La Rocca, "Né altro fu fatto che balar", pp. 38-41. La momaria di re Pancrazio ...
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SERRES, Michel
Paola Ricciulli
Filosofo francese, nato ad Agen il 1° settembre 1930. Nel 1948 entrò all'Ecole Navale e nel 1952 all'Ecole Normale Supérieure. Conseguita l'agrégation in filosofia (1955), [...] distribution (1977); Lucrèce (1977); Le passage du Nord-Ouest (1980). Si è occupato anche di arte (Esthétiques sur Carpaccio, 1975; L'Hermaphrodite, Sarrasine sculpteur, 1987) e ha scritto lunghe riflessioni filosofiche (Genèse, 1982; Rome, le livre ...
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SCARPA, Natalino Bentivoglio
Claudia D'Angelo
SCARPA, Natalino Bentivoglio (Cagnaccio di San Pietro). – Nacque a Desenzano del Garda il 14 gennaio 1897 in contrada Patria n. 4, dove vivevano la madre [...] gestazione lungo diversi anni, in cui si alternarono le firme «Scarpaccio», in omaggio al noto concittadino Vittore Carpaccio, e «Cagnaccio Scarpa», utilizzata in occasione del debutto espositivo veneziano del salone Bonvecchiati nel 1916. La scelta ...
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PIRANO (A. T., 24-25-26)
Claudia MERLO
Alberto RICCOBONI
Attilio TAMARO
Cittadina della provincia di Pola, situata nella parte sudorientale del Golfo di Trieste, all'estremità di un promontorio che [...] di S. Francesco (1301), trasformata nel sec. XVI e seguenti, con elegante chiostro, è nota per la pala d'altare di Vittore Carpaccio (firmata e datata, 1518) e per il bel pulpito di legno intagliato del Cinquecento con i simboli degli Evangelisti. L ...
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Gli stranieri e la città
Donatella Calabi
Una "patria" ospitale
"Una stantia frequentata da molte genti d'ogni lingua e paese" e forse anche per questo "nobilissima et singolare": nel 1581 Francesco [...] 11, c. 34.
16. Le Scuole di Venezia, a cura di Terisio Pignatti, Milano 1981, pp. 92-96.
17. Gustav Ludwig, Vittore Carpaccio. I: La Scuola degli albanesi in Venezia, "Archivio di Storia dell'Arte", 3, 1897, pp. 405-431.
18. G. Fedalto, Le minoranze ...
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Pittore (n. presso Novacella, Bressanone, 1460 circa - m. dopo il 1520). Operò prevalentemente nella sua città natale, a Brunico e a Salisburgo. Attivo (1470-80) nella bottega di F. Pacher a Brunico, entrò [...] , nell'ampiezza degli sfondi e nella preziosità cromatica, la conoscenza della pittura veneziana, in particolare di G. Bellini e di V. Carpaccio, tanto da far supporre un viaggio di R. a Venezia, forse nei primi anni del sec. 16º. Per la tecnica ...
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carpaccio
carpàccio s. m. [dal nome del pittore V. Carpaccio, perché il filetto così preparato è stato ideato in occasione di una mostra a lui dedicata nel 1963 nel Palazzo Ducale di Venezia]. – Filetto al c., o più brevemente carpaccio: pietanza...
telero
telèro s. m. [adattam. del veneto telèr, forma corrispondente all’ital. telaio]. – Nome dato alle grandi composizioni pittoriche su tela che, tra la fine del 15° sec. e il 16° sec., costituirono la decorazione murale più diffusa a Venezia,...