CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] le concordanze icnografiche tra l'impianto di Aquisgrana (ottagono con ambulacro e galleria) e le altre c. palatine, d'età carolingia e successive, spesso non vanno oltre la semplice adozione di uno schema centrale: la piccola chiesa di Germigny-des ...
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Figura (disegno o fotografia) stampata o inserita in un volume o in un periodico.
L’uso di illustrare un testo compare in epoca antichissima, prevalentemente circoscritto nell’antico Egitto a opere di [...] anche dall’incorniciatura. Si destina all’i. anche un’intera pagina, con una serie d’immagini disposte a registro (bibbie carolinge) o con l’i. di un unico soggetto (il ritratto dell’autore, in evangeliari, omeliari ecc., la scena della dedica ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] forma di una tipologia che si è voluta direttamente dedotta dalla villa rustica romana (De Angelis d'Ossat, 1961).
Le abbazie carolinge e il Piano di San Gallo. - L'a. di Corbie, fondata da monaci colombaniani provenienti da Luxeuil tra il 657 e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ordini religiosi
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il concetto di ordine monastico si afferma nel IX secolo con un processo [...] monastici e canonicali
Il concetto di ordine applicato al sistema monastico si afferma all’indomani delle riforme carolinge, quando il differenziato sistema cenobitico sviluppatosi in Europa subisce un processo di normalizzazione all’insegna della ...
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GIOVANNI XII papa
Giovanni Battista Picotti
Ottaviano, figliuolo di Alberico "principe e senatore di tutti i Romani", era nel 954 succeduto nel titolo e nell'autorid dei padre: il quale, ritenendo non [...] i diritti di questo su Roma e il suo intervento nell'elezione papale; furono confermate alla Chiesa le donazioni carolinge: il testo, però, del privilegium Othonis giunto a noi fu probabilmente alterato. G., partito l'imperatore, intrigò con i ...
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ATRIO
Negli edifici di culto cristiani l'a. è un cortile a cielo aperto, circondato da portici su tre o quattro lati, con funzione di vestibolo. Nella maggior parte degli esempi conosciuti, i portici [...] quello di S. Ambrogio a Milano, costruito alla fine del sec. 11°, lungo il doppio della larghezza, di proporzioni tipicamente carolinge; è possibile che questo a. ne abbia sostituito un altro del sec. 9° a cui allude forse l'epitaffio di Ansperto ...
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TERENZIO AFRO, Publio
F. Cecchini
Poeta comico romano (195/190-159 a.C.), T. fu uno degli autori classici più apprezzati nel Medio Evo, modello per eccellenza della poesia comica, opposto e complementare [...] Vat. lat. 3226), avvenne nell'ambito dell'imponente fenomeno di recupero e trasmissione di testi classici che caratterizzò la prima età carolingia: un codice di T., forse illustrato (Villa, 1984, p. 2), figurava già alla fine del sec. 8° nel catalogo ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] Ravenna e la ristrutturazione del palazzo Lateranense nel IX secolo nei rapporti con quello di Costantinopoli, in Roma e l'età carolingia, "Atti delle Giornate di studio, Roma 1976", Roma 1976, pp. 39-54; C. A. Willemsen, Die Bauten Friedrichs II. in ...
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Adelrico di Corvey
L. Speciale
Miniatore attivo nel sec. 9°, identificato in base all'invocazione "Miserere mei D(eu)s se [...] Adelricus me fecit". A questa firma confusa nel fregio dell'edicola con [...] tardoantico del codice, generalmente attribuito al sec. 5°-6°, al punto da renderne problematica la collocazione nel panorama delle scuole carolinge.
Difatti al nome di A. e con esso a quello di Hrodegarius, lo scriba che si firmò nell'explicit del ...
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ASHBURNHAM, Bertram
B. Narkiss
Conte inglese (1797-1878) che acquistò tre importanti collezioni di manoscritti: i fondi Libri (1847), Stowe (1849) e Barrois (1849), che comprendevano ca. 3.600 codici. [...] pagina mancante e rifatta una delle due figure del 'duplice Creatore'. Il codice esercitò notevole influsso sui miniatori delle bibbie carolinge della c.d. scuola di Tours; ancora nel sec. 11° le pitture murali della chiesa di Saint-Julien di Tours ...
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carolingio
carolìngio (o carolìngico) agg. [der. del lat. Carŏlus «Carlo»] (pl. f. -gie o -ge). – Dei Carolingi, dinastia francese che ebbe come più illustre rappresentante Carlomagno (dal quale prese il nome); che si riferisce a Carlomagno...
umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...