ALBERICO di Roma
Girolamo Arnaldi
Nato da Alberico di Spoleto e da Marozia, figlia di Teofilatto "senator Romanorum" e della senatrice Teodora, A. è generalmente menzionato come Alberico II, ma tale [...] . Il monastero di S. Silvestro, devastato dai Saraceni, non s'era più risollevato; i monaci vivevano secondo la carne ("carnaliter") e i beni del monastero erano andati dispersi, perché concessi "in bassallatico a (sic!) fidelibus principis" (p ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] crede alla resurrezione dei corpi e alla vita eterna; afferma che il commercio sessuale non è peccato; si compiace di mangiar carne nei giorni di digiuno; ama farsi effigiare in statue, che vengono venerate come idoli). Fra ridicole e futili e odiose ...
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CLEMENTE XI, papa
Stefano Andretta
Giovanni Francesco Albani nacque il 22 o il 23 luglio 1649 ad Urbino da Carlo e da Elena Mosca, nobildonna pesarese.
La famiglia, già considerata "molto facoltosa [...] la maggior parte del carico fiscale. Dopo aver ripristinato vecchie imposte ordinarie (come l'odiatissima gabella sulla carne) e averne introdotte di nuove, nel 1710 venne soppressa la tassa straordinaria senza avere raggiunto il fatidico milione ...
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ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] tra le donne violentate ed uccise; atti empiamente sacrileghi, come il cibarsi delle specie eucaristiche dopo essersi satollati di carne. A un quadro volutamente caricato di tinte assai più fosche del vero, per meglio scuotere l'animo di Pipino ...
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carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere bene in c., fare c., rimettersi o tornare...
carnato
s. m. e agg. [der. di carne]. – 1. s. m., tosc. Carnagione, soprattutto se bella e colorita: ha un bel c.; Un c. di qualche dea di cielo (L. Lippi). 2. agg., non com. Che ha il colore della carne: una rosa carnata. 3. agg., ant. Incarnato,...