CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] discendere dal piedistallo patrizio; quanto l'audacia di confessioni da homme moyen sensuel, partecipe delle tentazioni della carne ed inchinevole al peccato, epperò generosamente compassionevole dei soverchi peccati dell'amico. Più in profondo, il C ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] reazione violenta dell'Università dei macellai di Roma, che giunse fino ad organizzare il blocco della vendita della carne al pubblico, e il malumore popolare scatenato dalle riforme del tesoriere determinarono, nel 1794, il licenziamento del Ruffo ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] di manovra. Solo al culmine del conflitto con Venezia vennero introdotte ulteriori imposte indirette, fra l'altro sulla carne, che, con la fine delle spese straordinarie per l'armamento, scomparvero immediatamente. Per limitare l'onerosità del debito ...
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EMANUELE FILIBERTO, duca di Savoia
Enrico Stumpo
Nacque a Chambéry l'8 luglio 1528, terzogenito di Carlo II, duca di Savoia, e di Beatrice di Portogallo.
Il 19 ottobre dello stesso anno, nella cappella [...] permanente. L'aumento della gabella del sale, l'introduzione del tasso, le gabelle dei consumi del vino e della carne, quelle sul commercio d'esportazione e di transito fecero in effetti crescere notevolmente il gettito delle imposte. In pochi anni ...
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DELLA SCALA, Cangrande
Gian Maria Varanini
Terzogenito di Alberto (I), dominus di Verona, e di Verde da Salizzole, Canfrancesco, detto sin dall'infanzia "Canis magnus", nacque - come è ormai pacificamente [...] per sempre, irrimediabilmente privo di contatti con i castelli del territorio, impossibilitato ad incidere - se non come carne da cannone, completamente subalterna alla città ospitante - nella vita politico-militare della città o del distretto di ...
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PETRARCA, Francesco
Francisco Rico
Luca Marcozzi
PETRARCA, Francesco. – Di nessun altro uomo vissuto nella sua epoca o nelle precedenti abbiamo simile mole di notizie, e per lo più da sue testimonianze, [...] provvedendo alla cura dell’anima senza perdere il tempo in conversazioni letterarie, dando inizio alla rinuncia ai piaceri della carne: ‘post iubileum’ (Seniles, VIII 1).
Sulla via del ritorno fece sosta ad Arezzo per visitare la propria casa natale ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] dabbene deono conversare con le belle donne, acciocché il merito cresca, il quale nasce dalla resistenza che si fa alla carne, la quale non può molestare coloro che non veggono mai donna... Io crederei che fosse più sicura cosa l'armare tuttavia ...
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Altavilla, famiglia
Salvatore Tramontana
I documenti disponibili non permettono di stabilire se sia stata la famiglia Altavilla a dare il nome al piccolo insediamento Hauteville-le-Guichard che si trova [...] gesti scurrili. Non disdegnava le cerimonie ufficiali, il piacere della tavola, l'ebbrezza del vino, le gioie della carne: le fonti gli attribuiscono numerosi figli illegittimi, ma evidenziano pure la componente affettiva del rapporto con la giovane ...
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FERDINANDO CARLO Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Unico figlio del duca di Mantova Carlo II e di Isabella Clara d'Asburgo, figlia dell'arciduca Leopoldo e nipote dell'imperatore [...] ove s'adunavano, attratte dai compensi e dai regali di F., avventuriere, ballerine, commedianti, cantanti, quasi tutte bene in carne, ché così F. le preferiva. Egli le pagava tutte, ogni tanto s'invaghiva di qualcuna e, comunque, pretendeva una ...
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DECEMBRIO, Pier Candido
Paolo Viti
Nacque a Pavia il 24 ott. 1399 da Uberto, allora segretario e notaio del vescovo di Novara Pietro Filargis (Filargo) detto Pietro di Candia (il futuro papa Alessandro [...] ", "irascibile" e "concupiscibile", per fermarsi poi ad osservare le "azioni" dell'anima secondo che agisca inclinando verso la carne o verso Dio, e per concludere che l'uomo dovrà sforzarsi di vivere più ipiritualmente possibile.
Uno scritto di cui ...
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carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere bene in c., fare c., rimettersi o tornare...
carnato
s. m. e agg. [der. di carne]. – 1. s. m., tosc. Carnagione, soprattutto se bella e colorita: ha un bel c.; Un c. di qualche dea di cielo (L. Lippi). 2. agg., non com. Che ha il colore della carne: una rosa carnata. 3. agg., ant. Incarnato,...