FERRI, Giustino
Franco D'Intino
Nacque a Picinisco (oggi in provincia di Frosinone, già in provincia di Caserta) nel 1857. Nel 1878 si laureò in giurisprudenza a Napoli. Fu introdotto nell'ambiente [...] 205; U.Fleres, Il caleidoscopio di Uriel, Roma 1952, pp. 109, 112, 119 ss.,126, 129 s., 133-36; M. Praz, La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica, Firenze 1966, p. 238; A. Briganti, Un intellettuale fra utopia e professione: G.L.F ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] ora il diapason presso un fruitore borghese (via via anche piccoloborghese) che il suo eroe ce l'aveva, finalmente, in carne ed ossa. Avvolto dal tepore del lusso, il D. lavorò alacremente alle prime Laudi, alcune pubblicate su La Nuova Antologia ...
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BONAVENTURA da Bagnoregio, santo
Raoul Manselli
Nacque a Civita di Bagnoregio, nella Tuscia romana, da un medico di elevata condizione familiare, Giovanni di Fidanza, e da Maria di Ritello. Battezzato [...] con Filippo: 'ci basta', e udire con S. Paolo: 'ti basti la mia grazia', e possiamo esultare con Davide esclamando: 'la mia carne e il mio cuore vennero meno, Dio del mio cuore, Dio in eterno parte di me. In eterno il Signore sia benedetto ed ogni ...
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ALESSANDRO VIII, papa
Armando Petrucci
Appartenente a una famiglia originaria di Padova o della Dalmazia, iscritta da non molto tempo nel libro della nobiltà veneta, Pietro Ottoboni nacque a Venezia [...] suo predecessore, ai bisogni delle popolazioni. Ordinò importanti sgravi fiscali, liberalizzò il commercio dei grani, aboli la gabella della carne e quella del grano macinato in Roma, provvide alla salute dei cittadini e al decoro di Roma con alcune ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] eloquenzia" allorché, immerso in un fiume un corpo chiuso in una cassa "tutta pertugiata", l'aveva estratto privo di carne quando ormai mostrava, nelle ossa e nei nervi, i "meravigliosi secreti della natura" ("Così fatto corpo, dalle ossa sostenuto ...
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FRANCESCA Bussa (Francesca Romana), santa
Arnold Esch
Nacque nel 1384 a Roma, figlia del nobilis vir Paolo di Giovanni Bussa (morto nel 1401), residente nel rione Parione nella parrocchia di S. Agnese [...] tutt'altro che patetica. La sua esperienza ascetica si volse sempre più alla dura pratica penitenziale e alla mortificazione della carne. Ma non si allontanò dal marito ("in eadem camera, sed non in eodem lecto iacebat" ), tanto più che questi ...
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DATI, Agostino
Paolo Viti
Nacque a Siena da Niccolò e da Angela ai primi del 1420.
Il D. risulta infatti battezzato il 18 febbr. 1420 (Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1132, c. 384v); la famiglia, [...] De connubiis sanetorum, nel quale, partendo da- Adamo e ricollegandosi allo parole di Cristo sull'uomo e la donna che tormano una carne sola, si passa a nevocare le condizioni di mariti famosi, da Noè ad Abramo, a Isacco, e di tanti altri ancora ...
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CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] è il prete, il pitocco, l'evangelico povero di spirito, colui che intende la pratica sessuale come peccato della carne, tentazione diabolica. Come ogni motto di spirito anche l'allusività camascialesca crea un rapporto triadico, tra chi racconta, chi ...
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DANDINI (Dandino), Anselmo
Annna Foa
Nacque a Cesena (Forlì) verso il 1546 dal conte Pompeo, fratello del cardinal Girolamo. Nel 1557 iniziò gli studi di diritto a Bologna, dove ebbe tra i suoi maestri [...] si vendono come le vigne et le case ... . Le biastemme ancora sono assai colmo, et il nefando vitio de la carne" (Corresp. ..., p. 152). Come correttivo, il nunzio, dietro consiglio dei gesuiti, chiedeva a Roma la facoltà di assolvere i casi ...
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Testimonianze - Carl Theodor Dreyer
Pietro Citati
Carl Theodor Dreyer
Carl Theodor Dreyer nascose sempre gelosamente il segreto della sua nascita e della sua infanzia. Con una specie di ossessione, [...] preso appunti da decine di libri, annotando i temi ossessivi, come Mario Praz, proprio negli stessi anni, scriveva La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica. Leggendo la sceneggiatura, e poi vedendo il film, si ha l'impressione ...
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carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere bene in c., fare c., rimettersi o tornare...
carnato
s. m. e agg. [der. di carne]. – 1. s. m., tosc. Carnagione, soprattutto se bella e colorita: ha un bel c.; Un c. di qualche dea di cielo (L. Lippi). 2. agg., non com. Che ha il colore della carne: una rosa carnata. 3. agg., ant. Incarnato,...