TORELLI, Gaspare (Gasparo, Guasparre, Guasparri). – Nacque a Borgo Sansepolcro, dove fu battezzato il 7 giugno 1572. Il padre, Francesco di Franciotto, era conduttore della gabella della carne nel 1585, [...] mentre uno zio paterno, suo omonimo, era professore di diritto a Pisa e letterato: aveva pubblicato un libro di Rime (Lucca, Busdraghi, 1561) e un sonetto encomiastico nella prima edizione del Fronimo ...
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LANCIA, Vincenzo
Franco Amatori
Nacque il 24 ag. 1881 a Fobello in alta Valsesia, terzo figlio di Giuseppe e Marianna Orgiazzi, originari della zona.
Giuseppe aveva accumulato una considerevole fortuna [...] grazie alla produzione di carne conservata, della quale, già durante la guerra di Crimea, aveva rifornito le truppe piemontesi. Così alla villa nella natia Fobello aggiunse diverse proprietà a Torino, dove nel 1891 la guida Marzorati lo registrava ...
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MADIAI, Francesco
Laura Demofonti
Nacque nel 1805 a Diacceto di Pelago, nei dintorni di Firenze. Figlio di Vincenzo, piccolo proprietario di campagna, quando era ancora un fanciullo la sua fede cattolica [...] fu scossa dalla severità di un sacerdote che gli negò l'assoluzione per aver confessato di aver mangiato carne in tempo di Quaresima, attenendosi alle prescrizioni del medico.
A 16 anni si trasferì, anche per curare una malattia al fegato, a Firenze, ...
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BURONZO, Giacomo
FF. Ch. Uginet
Di nobile famiglia, nacque probabilmente a Savigliano intorno al 1400. Entrato nell'ordine domenicano nella città natale, nel 1431 era prete e professore di teologia [...] distinte da quelle usate dai cristiani: la misura aveva lo scopo di impedire che i cristiani acquistassero dagli ebrei la carne di animali uccisi secondo il loro rito. Nel contempo si affermava come rigido difensore della pubblica moralità; la sua ...
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COLONNA, Stefano
Peter Partner
Appartenente al ramo di Palestrina della potente famiglia dei feudatari romani, nacque con ogni probabilità sullo scorcio del sec. XIV da Niccolò di Stefano e da Clarissa [...] casata. Uomo d'armi, condottiero delle milizie della Chiesa nel maggio del 1425, nel 1430 acquistò insieme con altri la gabella della carne a Roma. Sempre in quell'anno, il 13 agosto, versò 1.200 fiorini d'oro alla Depositeria apostolica per la metà ...
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CAULA, Marco
Albano Biondi
Figlio di Lorenzo, “altramente detto de’ Medici cittadino modenese”, nacque a Modena da famiglia originaria di Sassuolo.
La famiglia Caula era stata una delle più potenti [...] ): nella prima si contestarono al C. negazione del purgatorio, negazione del libero arbitrio e del valore della preghiera, consumo di carne il venerdì e in quaresima; il convenuto respinse le accuse limitandosi ad ammettere quella relativa al mangiar ...
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GRASSO, Giovanni
Franco Ruffini
Nacque a Catania il 19 dic. 1873 da Angelo, puparo, e da Ciccia (Francesca) Tudisco, sua seconda moglie, anche lei pupara, secondogenito di quattro figli (Marietta, Domenico [...] nome di teatro Machiavelli; secondo G. Pitrè, fu proprio lui a rimpiazzare per la prima volta i pupi con attori in carne e ossa. Alla sua morte il Machiavelli, per sopravvivere, si trasformò in teatro di varietà: vi si fermavano piccole compagnie di ...
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GIAQUINTO, Adolfo
Carlo D'Alessio
Nacque a Napoli il 25 ott. 1847 da Antonio e Amalia Cicciarella; quando aveva tre mesi, la famiglia si trasferì a Roma.
Dopo aver completato la prima istruzione, il [...] di Roma (Sforza Cesarini, Doria, Lavaggi, Fiano, Taverna ecc.).
Il G. fu anche inventore del famoso estratto di carne Excelsior e autore di fortunati libri di ricette, che erano state precedentemente pubblicate su Il Messaggero. Tra questi si ...
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GAZZOTTO, Matteo
Alessandro Pastore
Nacque intorno al 1533-34 a Spezzano (frazione di Fiorano Modenese), nel territorio di Sassuolo, dominio della famiglia Pio. Contadino e praticante di medicina popolare [...] riflesso la dichiarazione di estrema povertà del G. che aveva affermato di non avere avuto i mezzi per cibarsi di carne negli ultimi tre anni. Inoltre egli cercò di giustificare le ripetute assenze dalle cerimonie religiose con gli impegni della sua ...
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ACCASCINA (Accaxina, Accalxina)
Roberto Zapperi
Famiglia magnatizia di origine pisana, stabilitasi a Palermo durante il regno di Alfonso il Magnanimo. Attivamente impegnati nel commercio e in speculazioni [...] e finanziarie (risulta fra l'altro che Carlo comprò, nel 1552, cinquanta onze annuali di rendita sopra le gabelle della caxia e carne di Palermo, che lasciò poi in eredità al fratello Alfonso, con testamento del 23 ag. 1555), gli A. cominciarono però ...
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carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere bene in c., fare c., rimettersi o tornare...
carnato
s. m. e agg. [der. di carne]. – 1. s. m., tosc. Carnagione, soprattutto se bella e colorita: ha un bel c.; Un c. di qualche dea di cielo (L. Lippi). 2. agg., non com. Che ha il colore della carne: una rosa carnata. 3. agg., ant. Incarnato,...