Periodo dell’anno antecedente la quaresima (il nome deriva dall’espressione latina carnem levare «toglier la carne»), la cui data di inizio è, secondo alcuni, il giorno di S. Stefano, ma per i più il 17 [...] gennaio. Non di rado la festa si limita agli ultimi 3 giorni, o addirittura al martedì grasso, che precede il mercoledì delle ceneri e chiude il carnevale. Nelle chiese di rito ambrosiano, invece, il ...
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ORCO
Raffaele Corso
. Nei racconti popolari è un essere più o meno mostruoso, avido di carne umana, rappresentato in forma di gigante, dal capo grossissimo, dalla bocca enorme, dagli occhi di brage, [...] dalla barba e dai capelli ispidi, folti e arruffati. Per tali suoi caratteri è detto anche "il Gigante" per antonomasia (Svezia, Scozia, Irlanda, Gran Bretagna, ecc.). Una raffigurazione differente è nei ...
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POLISARCIA (dal gr. πολύς "molto" e σάρξ "carne")
Sviluppo eccessivo delle parti molli, per la maggior parte a carico del tessuto adiposo; v. obesità. ...
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sarcomero
sarcòmero [Comp. del gr. sárx sarkós "carne" e -mero] [BFS] L'unità di base della fibra muscolare striata: v. contrazione muscolare: I 738 f. ...
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Escrescenza carnosa coriacea di varie forme e dimensioni che si osserva sulla superficie di taluni semi, attorno o vicino al micropilo, e che trae origine da ipertrofia locale dello spermoderma o buccia del seme. Se ne hanno esempî tra le Euforbiacee (Ricinus), Papaveracee (Chelidonium), Fumariacee (Corydalis), dove ha la funzione ecologica di favorire il distacco dei semi e la loro disseminazione ...
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IPOCREACEE (dal gr. ὑπό "sotto" e κρέας "carne"; lat. scient. Hypocreaceae)
Giovanni Battista Traverso
Famiglia di Ascomiceti dell'ordine Pirenomiceti, con periteci rotondeggianti o ovoidali, di consistenza [...] carnosa o cerosa, di colore per lo più vivace, non nero, ostiolati all'apice, per lo più riuniti in numero più o meno grande entro stromi della stessa consistenza carnosa, donde il nome; di rado solitarî. ...
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magrezza
Nel senso proprio di " scarsezza di carne ", il termine è usato a indicare l'aspetto denutrito della lupa, allegoria dell'avarizia, che di tutte brame / sembiava carca ne la sua magrezza (If [...] I 50), " quia quanto ditior tanto pauperior est avarus " (Benvenuto). In Pg XXIII 39 e XXIV 69 è riferito ai golosi puniti col non poter mai soddisfare la brama di mangiare e di bere ...
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Abbacchio Romano IGP
Indicazione geografica protetta della carne fresca prodotta in tutto il territorio della regione Lazio. È ottenuta da agnelli da latte maschi e femmine delle razze Sarda, Comisana, [...] Sopravvissana, Massese, Merinizzata Italiana e relativi incroci, nati, allevati e macellati nella regione Lazio. Le tipologie sono mezzena, spalla, coscio, costolette, testa e coratella. Il prodotto si ...
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cannibalismo
Atto o abitudine di cibarsi di carne umana, come uso diffuso in passato presso alcune società primitive; è detto anche antropofagia. Si distingono il c. rituale, in cui si consumano le carni [...] della vittima sacrificata in relazione a riti religiosi, a volte per appropriarsi magicamente del coraggio, della forza o di altre sue facoltà, e il c. patologico, come aspetto molto particolare della ...
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PANCREAS (dal gr. πᾶν "tutto" e κρέας "carne")
Michele MITOLO
Mario DONATI
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Luigi ZOIA
È una grossa ghiandola annessa al canale alimentare; essa riversa il proprio secreto nel duodeno, vale a dire [...] nel tratto prossimale dell'intestino tenue (v. digerente, apparato).
Fisiologia. - Il pancreas è dotato di una duplice secrezione, esterna e interna; ambedue sono funzioni distinte di elementi istologici ...
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carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere bene in c., fare c., rimettersi o tornare...
carnato
s. m. e agg. [der. di carne]. – 1. s. m., tosc. Carnagione, soprattutto se bella e colorita: ha un bel c.; Un c. di qualche dea di cielo (L. Lippi). 2. agg., non com. Che ha il colore della carne: una rosa carnata. 3. agg., ant. Incarnato,...